Museo etnografico del Petit Monde
Località: Torgnon
Estate 2024
Il museo è aperto dalle 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00. Visite guidate gratuite alle 11:00 e alle 16:00.
- Giugno: 29-30
- Luglio: 6-7 e 13-14
- Tutti i giorni dal 20 luglio al 1° settembre
- Settembre: 7-8
Negli altri periodi, visite collettive su prenotazione (minimo 8 persone).
Si consiglia di contattare sempre anticipatamente per conoscere le date di apertura:
www.petitmonde.torgnon.org
Biblioteca tel. 0166.540.213 biblioteca@comune.torgnon.ao.it
Ufficio Turistico tel. 0166.540.433 info@torgnon.net
Negli orari di apertura si può contattare il numero di cellulare +39 334 1051588
Ingresso gratuito nei periodi di regolare apertura in estate.
Nei restanti periodi, per le visite collettive (minimo 8 persone) viene richiesto 1€ a persona, minimo 20 euro.
Visita solo su prenotazione telefonando all’ufficio turistico tel. 0166.540433 o in biblioteca tel. 0166.540213
negli orari di apertura si può contattare il numero di cellulare +39 334 1051588
Contatti
Le frazioni di Triatel e Étirol costituiscono l’insieme del Petit-Monde, il cui nome è indicativo del fascino di questa zona di Torgnon, che rappresenta effettivamente un piccolo mondo a sé stante, non solo per la collocazione geografica appartata e per il fatto di anticipare l’incanto del vallone di Lodetor, ma altresì per la sua storia ben documentata.
La storia
I particolari rapporti feudali con i signori di Cly, molto più stretti rispetto al resto del territorio comunale, permisero ai sudditi di questi villaggi di ottenere da parte dei loro feudatari concessioni relative al possesso di terre, case ed acque già a partire dal XIII secolo: le Reconnaissances (atti notarili attraverso cui si riconoscevano, dietro pagamento di tasse di vario genere, tali conferimenti) del 1588 sono perfettamente conservate in un volume che è divenuto per Torgnon un riferimento cardine per lo studio della storia del paese. Nel 1750 in occasione dell’accordo tra il comune di Torgnon e Jacques François Bergera, barone di Cly, per estinguere i benefici feudali e porre così fine alle servitù medioevali, la “Consorterie” di Petit-Monde si fece carico di pagare interamente la propria quota, ammontante a 1.280 lire, mentre l’amministrazione comunale versò 8.450 lire per gli altri feudi del comune: questa “consorterie” è rimasta attiva fino ai giorni nostri, sviluppando un elevato spirito di collaborazione per poter far fronte a tutte le necessità e difficoltà dovute all’isolamento della comunità.
Gli abitanti del Petit-Monde impararono così a gestire in autonomia la rete di distribuzione dell’acqua per l’irrigazione, il mulino ed il forno; si preoccuparono anche di dare l’istruzione di base ai loro figli e, quando a Torgnon capoluogo nel 1773 sorse la prima scuola comunale, essi pensarono di aprirne una nel villaggio (nel 1783) per evitare ai ragazzi il lungo e pericoloso tragitto.
La visita
Il complesso museale è costituito da un raccard a schiera, unico esempio in Valle d’Aosta, una grandze ed un grenier, costruiti tra il 1462 ed il 1700, restaurati e valorizzati da un allestimento molto originale.
La visita inizia al piano terra del raccard con l’esposizione permanente “Il labirinto della memoria”, che racconta la vera storia dell’uomo, l’origine, l’evoluzione del villaggio, la vita e l’organizzazione sociale degli abitanti di questo piccolo mondo antico.
I testi, una sintesi della ricerca storica, comprensibili anche dai più piccoli, sono valorizzati dai disegni di Francesco Corni.
Visitando le collezioni nei numerosi tsé e tzambron (locali interni), ci si può immergere nella vita degli abitanti del luogo, vita dura, scandita dai ritmi lenti del lavoro dei campi.
Il percorso si completa con la visita al mulino, che si trova poco distante, sul torrente Petit Monde.
Come arrivare
Per apprezzare il luogo, il sito museale e la natura che lo circonda, si consiglia di raggiungere il museo a piedi, attraverso una bella passeggiata alla portata di tutti che permette di ammirare lo splendido panorama su Torgnon, sulla Valtournenche e sul Cervino.
Il museo è raggiungibile anche in auto, per la stessa strada stretta e asfaltata, frequentata da molti pedoni (circa 1,8 km).