Le Prigioni - spazio museale permanente sulla storia del Forte di Bard
Località: Bard
La biglietteria chiude 45 minuti prima del Forte.
Orari:
- dal martedì al venerdì 11.00 – 18.00
- sabato, domenica e festivi 11.00 – 19.00
Gli orari sono soggetti a variazioni: si consiglia di verificarli sul sito web riportato nella sezione “Contatti”.
Ridotto ragazzi 19 - 25 anni: € 6,00
- All Forte (tutti i Musei e tutte le Mostre): 24 euro
- All Forte 19 - 25 anni (tutti i Musei e tutte le Mostre): 12 euro
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Ridotto applicato a:
- visitatori con età superiore ai 65 anni
- studenti universitari muniti di libretto
- gruppi: biglietto ridotto a partire da 12 persone; per gruppi di almeno 15 persone il 16° è gratuito.
- famiglie: biglietto ridotto per due adulti con minimo 2 ragazzi (massimo 18 anni di cui uno pagante).
- scuole: un adulto gratuito ogni 15 alunni
Gratuità per:
- bambini e ragazzi fino a 18 anni compiuti
- persone con disabilità e accompagnatore
- guide turistiche (munite di tesserino)
- abbonati Membership Card Forte di Bard “Save the Glacier”
- abbonati Circuito Piemonte Musei e Lombardia Musei
- giornalisti muniti di tesserino solo per motivi professionali (non per motivi personali) e con preventiva richiesta di accredito da inviare dal lunedì al venerdì all’indirizzo ufficiostampa@fortedibard.it. L’autorizzazione all’Ufficio Stampa va richiesta almeno con due giorni di anticipo.
Difficoltà di accesso per le persone con disabilità (pavimentazione in ciottoli).
Contatti
Collocate all’interno dell’Opera Carlo Alberto, le anguste celle del Forte di Bard dove venivano rinchiusi i prigionieri ospitano oggi un itinerario storico che guida il visitatore alla scoperta della storia del sito militare, per secoli strategico luogo di transito.
Attraverso filmati, documenti e ricostruzioni 3D di grande impatto i visitatori possono seguire l’evoluzione architettonica della fortezza e conoscere i personaggi che ne hanno segnato i principali avvenimenti storici dall’anno Mille alla sua ricostruzione nel 1830, sino ad arrivare ai giorni nostri.
Percorso di visita
Le Prigioni ospitano 24 celle, tutte di dimensioni molto ridotte (circa 1,3 × 2 metri) disposte lungo quattro sezioni precedute da una galleria d’ingresso che è stata dedicata alla rappresentazione iconografica del Forte.
L’atrio ospita un filmato relativo alla complessa opera di restauro e ricostruzione del Forte avvenuta tra il 1996 e il 2006.
Si accede poi a quattro delle sale della prima sezione in cui, attraverso postazioni caratterizzate da modelli tridimensionali, vengono mostrate le trasformazioni del Forte nelle varie epoche: romana, medioevale, ‘500 e ‘600 e ‘700. Negli spazi successivi, un filmato dà voce ai personaggi che hanno contrassegnato l’episodio storico più significativo della storia del Forte: l’assedio da parte delle truppe napoleoniche.
Nella seconda sezione, Napoleone Bonaparte, il generale francese Berthier ed il capitano austriaco Bernkopf svelano strategie offensive e difensive dell’aspra battaglia combattuta nella primavera del 1800. Il percorso è impreziosito dalle proiezioni dei disegni del topografo e pittore Pietro Bagetti e dagli scritti di Stendhal, testimoni privilegiati della storia di Bard.
La terza parte del percorso presenta la testimonianza del capitano del Genio militare Francesco Antonio Olivero cui Carlo Felice di Savoia affidò la ricostruzione del Forte dopo il passaggio di Napoleone. All’interno di una cella vengono proiettati documenti ed immagini. Un rilievo del Forte del 1829 e un progetto del 1830 mostrano come Olivero seppe sfruttare le peculiarità strategiche del luogo ideando la concezione di più corpi di fabbrica sovrapposti per moltiplicare le linee di fuoco; i lavori furono realizzati in soli otto anni.
La quarta sezione vede come protagonista Camillo Benso conte di Cavour, ”prigioniero” di lusso durante la ricostruzione. A lui fu affidata nel 1831 la supervisione dei lavori; per quanti entusiasmi l’impresa potesse suscitare in chiunque, Cavour visse l’esperienza come una punizione, una “prigione morale” che lui stesso in seguito definì un “esilio”. Nella sezione sono presenti anche alcuni oggetti in uso nella vita quotidiana della fortezza. Una scenografia ricrea l’atmosfera tipica di una cella, mentre su una parete è allestita una pannellatura dedicata alle guarnigioni che si sono succedute al Forte e le riproduzioni di alcune tavole dell’illustratore Quinto Cenni. Su due monitor, un filmato elaborato in collaborazione con l’Archivio militare del Genio di Roma, consente di scoprire i risultati di una ricerca sui militari di stanza nel Forte durante gli anni.
Nell’ultima sala, si ripercorre la decadenza e la rinascita del Forte nel corso del ‘900 attraverso un’intervista a Ferdinando Jacquemet, testimone vivente in grado di raccontare l’ultimo capitolo della storia di Bard.
Il percorso culmina con la proiezione di un’animazione che ripropone l’evoluzione degli insediamenti militari sulla rocca di Bard dall’anno mille ad oggi.
Al percorso è abbinata un’offerta di quattro laboratori didattici elaborati a seconda delle diverse fasce d’età degli studenti, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado.