Patrimonio culturale: Challand-Saint-Victor

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Ponti "romani"

Architettura  -  Challand-Saint-Victor

Nella frazione Verval si trovano due ponti di origine medievale, noti però come “ponti romani”, che meritano di essere visti. Sono in pietra, costruiti a forma di schiena d’asino.
Particolare importanza hanno rivestito per l’economia rurale, in quanto permettevano il passaggio di uomini e animali collegando l’envers con l’adret (cioè un versante della valle con quello opposto).

Come arrivare
Giunti al paese di Challand-Staint-Victor, seguire i cartelli turistici di colore marrone per i ponti romani. Si scende con automobile per circa 1 km fino ad un piccolo parcheggio dove finisce la strada. Si segue l’indicazione del sentiero ed in 2-3 minuti si è in vista del torrente e dei due ponti.

Castello di Villa

Castelli e torri  -  Challand-Saint-Victor

È il più antico dei manieri della nobile famiglia degli Challant, una delle più importanti della Valle d’Aosta; fu costruito intorno al X secolo, ma assunse la sua forma definitiva nei primi decenni del Trecento, grazie ai lavori realizzati da Ebalo I di Challant. Il castello controllava, oltre al ricco feudo agricolo che vi era annesso, il transito commerciale lungo la Valle d’Ayas e specialmente il suo collegamento con quella di Gressoney, attraverso il Colle Dondeuil.

I ruderi del castello di Villa si trovano all’interno della riserva naturale “Lago di Villa” nel comune di Challand-Saint-Victor: salendo da Verrès, un chilometro dopo l’abitato di Villa, imboccare a sinistra una deviazione con l’indicazione “strada per il castello”. Dal posteggio circa 30 minuti a piedi.

Torre di Bonot o Tour des Signaux

Castelli e torri  -  Challand-Saint-Victor

La torre, che si erge in località Bonod a 744 metri di quota, è raggiungibile percorrendo un breve tragitto a piedi dalla frazione di Isollaz.
Alta una dozzina di metri, di forma cilindrica e priva di merlature, presenta una sola apertura, utilizzata per l’ingresso e posizionata a diversi metri di altezza: l’accesso avveniva attraverso una scala a pioli, che veniva poi ritirata all’interno.
Si dice che fosse utilizzata come torre di segnalazione per porre in collegamento il castello di Graines con quelli di Villa (Challand) e di Verrès, utilizzando fuochi variamente colorati a seconda della notizia da trasmettere, per consentire rapide comunicazioni.

Cappella della Madonna delle Nevi

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

Costruita nel XVII secolo e poi completamente rifatta nel XIX mostra, sulla facciata,un affresco del 1872 del pittore Sogno. Vi appaiono la Vergine Addolorata e due angeli. All’interno, tela del Seicento con la Pietà, san Francesco, santa Lucia ed un perso­naggio di casa Masu.

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Cappella di Isollaz

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

Collocata nella frazione di Isollaz, fu costruita nel 1859 a metà di un ponte, a testimonianza della richiesta di protezione divina su un luogo di passaggio pericoloso.
Gli affreschi della facciata presentano la Madonna d’Oropa, san Giacomo, san Bernardo ed il martirio di sant’Erasmo.

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Cappella di Oillon

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

Situata nella frazione omonima (1.169 metri), risale al 1747 ed è dedicata a San Grato. Col suo candore, offre un suggestivo spettacolo.

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Cappella di Targnod

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

La Cappella di Targnod è dedicata a Saint-Préjet (Proietto), soldato romano, fu compagno di martirio di san Maurizio e di san Vittore. Nel patois locale infatti “predzi” significa “parlare” e per questo ancora oggi si invoca il Santo a cui è dedicata la piccola cappella, affinché guarisca i bambini dalla balbuzie; in segno di gratitudine viene tradizionalmente offerto un galletto. La cappella è stata ricostruita già nel 1501. Sulla facciata, affresco del 1903 del pittore Stornone: Préject vi figura nelle vesti di ufficiale romano. Una nicchia nel muro meridionale conserva, secondo la tradizione, l’impronta del piede del santo sulla roccia.

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Cappelle

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

Cappella di Oillon
Situata nella frazione omonima (1.169 metri), risale al 1747 ed è dedicata a San Grato. Col suo candore, offre un suggestivo spettacolo.

Cappella dei Santi Erasmo e Giacomo
Collocata nella frazione di Isollaz, fu costruita nel 1859 a metà di un ponte, a testimonianza della richiesta di protezione divina su un luogo di passaggio pericoloso.

Oratorio di Saint-Maxime
Collocata nella frazione Targnod, la cappella è anteriore al XV secolo e sarebbe stata la prima chiesa di Challand. Tradizione vuole che gli abitanti di Issime, nella vicina Valle di Gressoney, attraversassero il colle Dondeuil e scendessero fino all’alpe di Cialesch per assistere di lassù alla celebrazione della Santa Messa nella sottostante cappella. Lo stesso itinerario è oggi percorso, in senso inverso, da una corsa podistica che si svolge nel mese di settembre. Sulla facciata, nell’abside e nell’arco trionfale pregevoli affreschi del 1441. Di fronte alla cappella, un grossa roccia presenta numerose coppelle, forse di origine druidica.

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Chiesa parrocchiale di San Vittore

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

La parrocchia è nominata per la prima volta nella bolla del 5 aprile 1145 con la quale il papa Eugenio III prende sotto la sua protezione i canonici di Saint-Gilles di Verrès.

La chiesa di San Vittore è a pianta rettangolare ad una sola navata. La chiesa attuale risale alla fine del XV secolo o all’inizio del XVI e venne consacrata nel 1521. La sua costruzione fu finanziata dai conti di Challant, di cui si può osservare lo stemma in una chiave di volta sopra un contrafforte. La facciata fu ricostruita nel 1670 e presenta un porticato a protezione dell’ingresso.
Degno di nota è il portale seicentesco in pietra tagliata e scolpita e, nell’interno, interessanti sono anche gli altari barocchi in legno intagliato, dipinto e dorato. Gli stalli in noce del coro sono databili alla fine del secolo XVII e recano diversi stemmi di famiglie nobili della parrocchia.
A causa del nuovo orientamento della chiesa a partire dal Seicento, il campanile è venuto a trovarsi dietro l’abside. Crollato nel 1755, fu ricostruito nel 1762, ma pare conservare nella parte infe­riore la tipologia medievale.

Il museo parrocchiale conserva alcuni oggetti sacri tra i quali un crocifisso trecentesco in legno, capolavoro del gotico locale (XIV secolo). Finì esposto alle intemperie in un crocevia di Sizan da dove fu portato in chiesa nel 1930. Restaurato nel 1976, pare fosse il crocifisso trionfale offerto dagli Challant e sistemato nel coro della chiesa medievale.
Risalgono al Quattrocento una croce processionale, in lamina d’argento e con impugnatura di rame, ed un reliquiario in rame argentato.
Notevole anche una pianeta in damasco rosso con ricami in oro dei Seicento. Una curiosità sono gli attrezzi per modellare le ostie.

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Oratorio di Saint-Maxime

Chiese e santuari  -  Challand-Saint-Victor

Collocata nella frazione Targnod, la cappella è anteriore al XV secolo e sarebbe stata la prima chiesa di Challand.

Nel 1441 venne decorata dal pittore Giacomino da Ivrea, attivo, tra l’altro, anche nel castello di Fénis e nella cappella di Marseiller di Verrayes.

L’affresco della facciata presenta al centro la figura della Vergine con il Bambino con ai lati san Michele con spada e bilancia, sant’Antonio abate e un santo forse identificabile con san Bernardo d’Aosta. Non è più visibile l’iscrizione, posta sulla pedana del trono della Vergine, che tramandava il nome del committente.

All’interno, nel catino absidale, è raffigurato Cristo in mandorla circondato dal tetramorfo, costituito dai simboli dei quattro evangelisti (l’aquila, il bue, l’angelo e il leone). Sulla parete si susseguono invece le figure dei dodici apostoli con i santi Massimo e Sigismondo.

Tradizione vuole che gli abitanti di Issime, nella vicina Valle di Gressoney, attraversassero il colle Dondeuil e scendessero fino all’alpe di Cialesch per assistere di lassù alla celebrazione della Santa Messa nella sottostante cappella. Lo stesso itinerario è oggi percorso, in senso inverso, da una corsa podistica che si svolge nel mese di settembre.
Di fronte alla cappella, una grossa roccia presenta numerose coppelle, forse di origine druidica.

Guarda qui l'immagine 360° dell interno

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Coro Chanteurs du Ru Herbal

Gruppi folcloristici / bande / corali  -  Challand-Saint-Victor

Direttore: Mauro Savin
Il coro nasce nell’estate del 1999. Il coro prende il nome dal canale omonimo medioevale che forniva e fornisce tutt’ora l’acqua per l’irrigazione nelle varie comunità della vallata. Le Chanteurs Du Ru Herbal provengono dalle località toccate da questo canale. A fine 2003 il coro ha creato il primo cd “Rentrons, amis” composto da diversi brani anche inediti che danno vita al titolo delcd.

    ruerbal@arcova.org

Challand Art - museo all'aperto

Musei  -  Challand-Saint-Victor

Challand Art è un percorso artistico con 14 opere d’arte uniche, realizzate con materiali naturali: terra, foglie, legno, pietra, ferro.
Una facile passeggiata nel bosco consente di vistare questo museo a cielo aperto che si snoda lungo il sentiero n. 11 che collega il lago di Villa al Col d’Arlaz (lungo la tappa n. 6 del Cammino Balteo Challand-Saint-Victor - Saint-Vincent).

Corale "Les Voix du Glaciers"

Gruppi folcloristici / bande / corali  -  Champoluc/Ayas/Antagnod

Questa corale è nata nel 2002. Il nome evoca le comunità sorte lungo la val d’Ayas che trae vita proprio dal ghiacciaio del Monte Rosa. Nella corale sono rappresentati quattro comuni: Ayas,Brusson, Challand Saint-Anselme e Challand Saint-Victor.
Direttore: Valter Choucher

    voixduglaciers@arcova.org

Coro A Musica en fiour

Gruppi folcloristici / bande / corali  -  Champoluc/Ayas/Antagnod

Direttore: Valter Chouquer.
Il coro nasce nel 1999 da in’idea del maestro e di alcune mamme.Il coro è composto da bimbi con una età compresa tra i sei e i quattordici anni. Nel 2000 il coro coinvolge anche i bimbi di Ayas, Challand Saint-Victor e di Challand Saint-Anselme raddoppiando così il numero dei cantori. A giugno di ogni anno il coro organizza il baby festival canoro di primavera invitando altri gruppi.Il coro ha partecipato a diverse manifestazioni quali Telethon, l’adunata nazionale degli alpini,la presentazione dei cortrometraggi, Fete internazionale du Patois et des Emigrés. Attualmente il coro è composto da 30 bambini, dirige Valter Choucher e i loro canti sono accompagnati da una fisarmonica o una tastiera suonata da Leonardo Rous.

    musicaenfiour@arcova.org