Patrimonio culturale: Saint-Denis

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Castello di Cly

Castelli e torri  -  Saint-Denis

Sorto su un’altura rocciosa a controllo del fondovalle, in un’area già interessata da insediamenti di epoca protostorica (Età del Bronzo e del Ferro), questo maniero rientra a pieno titolo nella tipologia dei cosiddetti “castelli primitivi” in virtù del suo poderoso donjon, datato al primo trentennio dell’XI secolo, e della cappella castrense intitolata a San Maurizio, vero gioiello di architettura romanica la cui abside era anticamente decorata con dipinti murali, oggi quasi scomparsi.

Il castello appartenne agli Challant del ramo di Cly ed era la sede giurisdizionale di un vasto feudo che comprendeva i territori di Verrayes, Diémoz, Saint-Denis, Chambave, Antey, Torgnon, fino all’intera Valtournenche; a seguito di drammatiche vicende passò ai Savoia che lo tennero sino al 1550. Nel XVII secolo l’edificio fu acquistato dai baroni Roncas che ne smantellarono molti materiali per la costruzione del loro palazzo di Chambave.

Il complesso è parzialmente visitabile (l‘ingresso nord, la spianata a ovest e la cappella) unicamente attraverso le visite guidate organizzate nel periodo estivo e durante gli eventi organizzati al castello.

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Chiesa parrocchiale di San Dionigio

Chiese e santuari  -  Saint-Denis

Nella Bolla di Innocenzo III del 12 maggio 1204 viene menzionata la Parrocchia di Saint-Denis, come dipendente dalla Prevostura di Saint-Gilles. Dal 1754 la parrocchia è libero collazione del Vescovo.
La chiesa attuale di Saint-Denis fu ricostruita alla metà del sec. XVIII e consacrata il 3 giugno 1794 da Mons. François De Sales. Nel 1963 a causa delle numerose lesioni l’edificio fu dichiarato pericolante e l’amministrazione regionale ha curato ingenti lavori di consolidamento e di restauro e nel 1984 fu nuovamente aperta al pubblico.

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