Patrimonio culturale: Allein

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Casa medievale di Ayez

Architettura  -  Allein

Questa casa-monumento si trova in frazione Ayez, poco prima del capoluogo di Allein.
Risalente al XV secolo, è interamente in pietra a vista ed è costruita quasi senza far uso di malta. L’edificio presenta alcune interessanti finestre in pietra lavorata, con il caratteristico motivo a chiglia rovesciata.

L’antico edificio ristrutturato ospita il museo permanente del Carnevale della Coumba Frèida che presenta i costumi delle Landzette, le tipiche maschere carnevalesche della valle del Gran San Bernardo, accompagnati da testi, video e fotografie. Il carnevale della Couma Freide è uno dei più caratteristici dell’arco alpino.

Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea

Chiese e santuari  -  Allein

Pare che la chiesa originaria, situata nella frazione Villa, risalisse al 1307; i problemi di smottamento del terreno resero necessarie numerose ricostruzioni, una prima volta nel 1433 e poi nel 1525, ma all’inizio del secolo scorso la chiesa era di nuovo pericolante. Si decise perciò di costruirne una nuova in una sede diversa, e due anni dopo venne consacrata quella che è ancora l’attuale chiesa.

All’interno della chiesa sono presenti numerosi oggetti sacri che probabilmente provengono dalla chiesa precedente, tra cui un crocefisso da arco trionfale del XIV secolo, una statua di Sant’Antonio abate e un reliquiario in argento del XV secolo.

Museo del Carnevale della Coumba Frèide

Musei  -  Allein

Nei comuni della valle del Gran San Bernardo, il carnevale è una tradizione radicata da secoli, e viva ancora oggi.
Il Museo del Carnevale della Coumba Frèide propone un viaggio attraverso uno dei più antichi carnevali della Valle d’Aosta, e mette a confronto passato e presente.

Il museo si trova in una casaforte del XV secolo, esempio classico di architettura rurale tardogotica,

La mostra della Meison di Carnaval de la Coumba Freida è stata allestita con:

  • fotografie tratte dalla mostra “Quand l’ours se réveille… - Le Carnaval en Vallée d’Aoste de 1900 à 1970”, di proprietà del BREL
  • materiale di proprietà degli archivi AVAS (associazione valdostana archivi sonori)
  • lavori eseguiti nell’ambito del “Project Carnaval”, dalle scuole facenti parte dell’Istituzione Scolastica Grand Combin
  • materiale prestato o donato da privati.
    (+39) 016578266
    meisoncarnaval.allein@gmail.com - info@comune.allein.ao.it

Carnevale storico della Coumba Freide

Tradizioni  -  Allein

La Coumba Frèide è una valle stretta e profonda che collega la città di Aosta al Colle del Gran San Bernardo. Insieme alla Valpelline dà vita alla Comunità Montana Grand Combin che comprende 11 comuni. Dieci di questi - Allein, Bionaz, Doues, Etroubles, Gignod, Ollomont, Roisan, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen e Valpelline - organizzano ogni anno un carnevale le cui maschere e i cui personaggi sono praticamente gli stessi. L’origine di questa tradizione si è persa nei tempi, ma la prima documentazione storica della presenza delle maschere ad Aosta risale al 1467. Due le chiavi di lettura del carnevale della Coumba che vanno per la maggiore: secondo la prima, pseudo-storica, esso sarebbe legato al passaggio di Napoleone e delle sue truppe attraverso il Colle del Gran San Bernardo nel maggio del 1800. I costumi sarebbero dunque la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati. La seconda, più favolistica, ci racconta che il carnevale sarebbe nato in occasione del matrimonio di due sempliciotti, già un po’ anziani. Gli abitanti del villaggio avevano deciso di festeggiarli, ma provavano un certo imbarazzo all’idea di presentarsi in chiesa con gli abiti della domenica, e decisero così di indossare degli abiti inusuali. In realtà si ha ragione di credere che la festa del carnevale sia legata al grande esorcismo primaverile contro gli spiriti maligni. Ciò è testimoniato dalla diffusione, in una vasta area dell’arco alpino, degli stessi personaggi che fanno riferimento agli stessi simboli. Ritroviamo così l’orso, che rappresenta l’avvicendarsi delle stagioni e che, se esce presto dal suo letargo annuncia una primavera precoce; le code dei muli, che rappresentano i venti e servono per allontanare le correnti d’aria nefaste, avvicinando le favorevoli; gli specchi sui costumi, che devono scacciare gli spiriti maligni; il colore rosso, che simboleggia la forza e il vigore e che, anch’esso ha il potere di esorcizzare i malefici e le disgrazie. Il carnevale del Gran San Bernardo è particolarmente interessante dato che riunisce entrambe le figure più pregnanti del carnevale, e cioè l’uomo arboreo, rappresentato dagli elementi floreali dei cappelli, e l’uomo fauno, rappresentato dall’orso. I costumi sono cuciti a mano uno per uno. Il carnevale inizia il giorno dopo l’Epifania e si conclude il martedì grasso. I personaggi sono sempre gli stessi ed il loro ordine nella sfilata è rigidamente stabilito. Il corteo è preceduto da un Portabandiera o Guida, che lo dirige con la sua trombetta. I simboli della sua autorità sono gli occhiali e i baffi. Il gruppo musicale (costituito da due o tre musici che suonano la fisarmonica e/o il sassofono) segue la guida e precede il Diavolo, che indossa un corto mantello rosso. In mano tiene una forca della quale si serve per fare inciampare le persone. Dopo di lui vengono, a coppie, le Damigelle e gli Arlecchini. Troviamo in seguito i Neri, che simboleggiano le lunghe notti invernali, e i Bianchi, che annunciano le giornate solatie della primavera. Le maschere dei colori li seguono e tutti agitano una coda con la quale solleticano la gente. Il “Toc” e la “Tocca” (cioè i due sempliciotti) si trascinano dietro al corteo: lui fa cadere il cappello agli uomini, accarezza con il suo bastone la schiena ai bambini e solletica le gambe delle donne. Quest’ultima azione solleva la gelosia della “Tocca” che si getta su di lui e lo picchia senza pietà. Sono seguiti dall’Orso e dal Domatore. La bestia, che simboleggia anche la fecondità, insegue le donne e i bambini e getta gli adulti nella neve.

Interroga il data base turistico alla voce Manifestazioni per conoscere il programma dettagliato della prossima edizione del carnevale