La chiesa di Valpelline è stata costruita nel 1722. È a tre navate divise da colonne monolitiche in pietra.
Da segnalare:
- il portale di pietra con porta a pannelli intagliati, sormontato da una statua di legno del patrono San Pantaleone, che ha preso il posto di quella originaria del XVIII secolo, ora restaurata e custodita nel piccolo museo all’interno della chiesa stessa
- l’altare maggiore e le balaustre risalgono al XVIII secolo e sono dono del conte Perrone, allora proprietario delle miniere di Ollomont. Lo stesso conte avrebbe donato anche la tela che sovrasta l’altare maggiore, un dipinto di scuola fiamminga raffigurante la vergine e i santi eletti protettori della parrocchia nelle diverse epoche
- il battistero con vasca di pietra del XV secolo
- il pulpito in legno con pannelli intagliati del XVIII secolo
- il piccolo museo di arte sacra posto a destra dell’entrata custodisce vari oggetti di arte sacra di notevole valore storico: un cofanetto reliquario d’argento del XV secolo, una croce lignea del XIV secolo in lamina d’argento che, secondo la tradizione, è stata sottratta alla città di Ginevra durante la riforma protestante, un’altra croce astile in lamina di rame del XVI, in parte argentata e in parte dorata, un turibolo in ottone argentato a base esagonale del XV secolo, una pianeta in velluto del XVII secolo, la statua reliquaria di San Rocco del XVIII ed il busto reliquario di san Pantaleone.
Il campanile, costruito anch’esso nel 1722, era dotato in origine di otto campane, ma Napoleone Bonaparte ne requisì cinque per fonderle e trasformarle in cannoni.