Patrimonio culturale: Arnad, Donnas

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Il Borgo Medievale di Ville

Architettura  -  Arnad

Il borgo comprende la casa forte dell’Ohta, interessante complesso signorile sviluppatosi attorno ad una torre alto-medioevale di notevoli dimensioni, con mura dello spessore di oltre due metri e l’ingresso posto a circa 8 metri dal suolo.

Nel XIV secolo l’abitato era probabilmente chiuso da una vera cinta muraria oppure mediante la giunzione delle case periferiche.
Nelle franchigie concesse agli uomini di Arnad nel 1321 da Amedeo di Vallaise, infatti, era previsto che il signore potesse ordinare l’esecuzione delle migliorie necessarie alle mura del borgo.
Oltre ad alcune case appartenute ai signori del luogo, che ancora presentano tratti “nobili”, sono numerose le case dei notabili, notai e funzionari signorili che hanno mantenuto pregevoli particolari architettonici quali ampi saloni, grandi camini e graziosi “viret o tornette”.

Ponte di Echallod

Architettura  -  Arnad

Il ponte di Echallod è un ponte pedonale in pietra, tra i più pittoreschi della Valle d’Aosta, costruito tra il 1770 e il 1776.

Restaurato più volte nel corso dei secoli, collega le frazioni di Echallod superiore ed inferiore agli altri villaggi del comune di Arnad, situati sulla sinistra orografica del fiume Dora Baltea.

La struttura simmetrica a schiena d’asino poggia su tre arcate sostenute da robusti contrafforti. Sulla spalla destra si trova un’edicola a protezione dei viandanti.
Si attraversa a piedi percorrendo l’itinerario escursionistico Cammino Balteo (tappa 22) che qui si sovrappone al tracciato della Via Francigena.

Casaforte e torre di Ville

Castelli e torri  -  Arnad

Nella frazione di Ville sorge un complesso, oggi ridotto ad abitazione rurale, costituito da una casaforte e da una torre, anche nota come “Tor de l’Ohta”. Quest’ultima, mozzata nella sua parte sommitale, è a pianta quadrata e presenta muri dello spessore di 2 metri.

La porta originaria si trova a circa 8 metri di altezza dal suolo ed è sostenuta da un architrave sormontato da un arco cieco. Numerose sono le finestre gotiche, alcune decorate con stemmi e cornici.
La torre è citata in un documento del 1295 come appartenente a Pietro di Vallaise.

La struttura presenta analogie con le primitive torri della Planta di Gressan, dell’Archet di Morgex e della Tour d’Héreraz di Perloz.

Castello Vallaise

Castelli e torri  -  Arnad

Costruito dalla famiglia Vallaise nel XVII secolo, il castello si sviluppa su 3 piani fiancheggiati da 2 torri quadrangolari.
La facciata interna si apre sul cortile, sul quale si affaccia un doppio loggiato con leggere colonnine in pietra.

Interessanti, nel Salone d’Onore, gli affreschi raffiguranti dieci vedute di località, in passato feudi appartenuti alla famiglia Vallaise.

Nel parco è situata la cappella esagonale dedicata a S. Giuseppe, Sant’Antonio e alla Vergine Maria, con altare barocco in marmo policromo.
In passato il castello era collegato tramite una galleria coperta al “Castello Inferiore della Costa”, ora ridotto a rudere.

Acquisito nel 2010 dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, il castello è attualmente oggetto di un intervento di restauro e valorizzazione volto a renderlo fruibile al pubblico.

Chiesa parrocchiale di San Martino

Chiese e santuari  -  Arnad

La chiesa di San Martino si trova nel capoluogo di Arnad-Le-Vieux.
L’edificio attuale ha una pianta ad andamento trapezoidale con tre navate, che conservano una copertura costituita da volte gotiche a crociera a sesto acuto ribassato. I pilastri a pianta quadrata sostengono grandi archi che si appoggiano su capitelli.
La facciata presenta un portale centrale in tufo del XV sec., decorato con un arco carenato che raffigura due tronchi d’albero intrecciati e sormontato da un rosone.

Le finestre sono costituite da slanciate monofore.
Il campanile, a pianta quadrata presenta un’alta cuspide piramidale.

Il sottotetto della navata sinistra è decorato con affreschi tardo-gotici; tra i soggetti rappresentati sono riconoscibili “San Giorgio che combatte il drago”, il “Banchetto di Erode”, una “Crocifissione” e la “Decollazione del Battista”.

    (+39) 0125804843

Santuario della Madonna delle Nevi di Machaby

Chiese e santuari  -  Arnad

Il santuario si trova a 696 metri di altitudine nel vallone di Machaby, non lontano dall’abitato di Arnad, in una splendida posizione fra boschi di castagno.
L’edificio, di origini trecentesche, è stato interamente ricostruito nel 1687.
Oltre a numerosi ex-voto, all’interno si trova una statua seicentesca raffigurante la Madonna, definita dallo studioso Bruno Orlandoni “uno dei maggiori capolavori della scultura barocca in Valle d’Aosta”.

Come arrivare
Camminata fra i boschi di circa un’ora, alla portata di tutti, partendo dal centro abitato di Arnad.

La visita
Celebrazione della Santa Messa a seguito del pellegrinaggio il 5 agosto, giorno della Madonna delle Nevi, cui il Santuario è dedicato.

Negli altri giorni dell’anno, visitabile esclusivamente su prenotazione contattando la parrocchia.

    (+39) 0125804843

La strada romana delle Gallie ed il suo arco

Architettura romana  -  Donnas

La strada romana delle Gallie, costruita per collegare Roma alla Valle del Rodano, ha nel tratto di Donnas uno dei suoi punti più caratteristici e spettacolari, intagliata com‘è nella viva roccia per una lunghezza di 221 metri.

In un luogo dove, in antico, il promontorio roccioso arrivava a tuffarsi nelle acque della Dora, i Romani hanno lanciato una vera e propria sfida alla natura intagliando una roccia viva su cui hanno saputo tirare pareti perfettamente verticali e nel cui grembo hanno ricavato il sedime stradale.

Emozionante ed insolita, qui la Via delle Gallie dà il meglio di sé offrendo lo spettacolo di un passaggio ad arco di 4 metri di spessore, 4 metri di altezza e quasi 3 metri di larghezza che illustra eloquentemente la mole di roccia asportata, mostrando tutta la raffinatezza di una tecnica stradale mai più raggiunta fino ai viadotti e alle gallerie moderne.

Nel Medioevo servì come porta del borgo, che veniva chiusa durante la notte; le altre difese erano naturali: da una parte la montagna e dall’altra il fiume.

Una strada fondamentale, molto utilizzata nel corso dei secoli come, effettivamente, testimoniano i profondi segni lasciati dal passaggio dei carri e l’usura del piano di calpestio che, in più punti, presenta rattoppi e risarciture operate nel tempo.

Poco oltre, sulla destra, si riconosce il profilo aggettante di un miliario, anch’esso risparmiato nel banco roccioso, che ci informa in merito alla distanza da Augusta Praetoria (l’attuale città di Aosta): XXXVI miglia (circa 54 km).

    0125804728

Cappella di Sant’Orso

Chiese e santuari  -  Donnas

Tra le più antiche cappelle del territorio di Donnas, si trova a ovest del borgo medievale e sarebbe stata fondata per salvaguardare le case dalle frequenti e pericolose inondazioni della Dora Baltea. La cappella pare sia già stata citata nel 1176 in una bolla di Papa Alessandro III.

L’architrave del portale di ingresso reca la data 1692, anno in cui la cappella fu ricostruita. Il bel portale in pietra risulta una copia in scala ridotta di quello della chiesa parrocchiale di Issime (1685 circa).
All’interno, si può ammirare un pulpito del tardo Settecento in legno dorato e policromo su cui spiccano figure di santi e ghirlande di fiori.

Cappella di Verale

Chiese e santuari  -  Donnas

Nell’alpeggio di Verale, a 1215 metri di altitudine, sorge la cappella dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore, fondata nel 1753. Nel villaggio si può vedere anche il forno comunitario usato per la cottura del pane.

In passato i fedeli andavano in processione al vicino santuario di Machaby il 5 agosto per la ricorrenza della Madonna delle Nevi e, al ritorno, il giorno seguente, si fermavano a Verale per celebrare la Trasfigurazione. Oggi la festa si svolge il secondo sabato di agosto.

Ecomuseo della Latteria turnaria di Treby

Musei  -  Donnas

L’edificio nella frazione Tréby di Donnas, che dal 1897 fino al 1980 ha ospitato l’attività della locale latteria sociale, riveste un duplice interesse storico-culturale, poiché testimonia da un lato il passato rurale del paese, quando l’allevamento era attività diffusa e contribuiva alla sussistenza della popolazione, dall’altro la secolare presenza a Donnas della Confraternita dello Spirito Santo, la cui attività di beneficenza è sopravvissuta fin quasi ai giorni nostri.

Mentre i locali usati fino a trent’anni fa come latteria sociale conservano gli arredi e l’attrezzatura utile al conferimento del latte e alla successiva lavorazione casearia, oltre che la documentazione e i registri relativi al funzionamento della società stessa, nella sala attigua, interamente affrescata, emergono le testimonianze dell’attività della «Confrérie du Saint-Esprit», esistente fin dal 1012 come riportato sull’affresco raffigurante l’ultima cena.
Vari dipinti testimoniano il lavoro svolto dalla confraternita a favore della comunità. Dovere dei confratelli era infatti tradurre la fede in opere di carità, distribuire cibo ai poveri e ospitare i senzatetto in caso di incendio. L’attività benefica della confraternita proseguì per più di un secolo e mezzo dopo la sua soppressione ufficiale avvenuta nel 1776.

L’atto di costituzione della latteria di Tréby porta la data del 25 luglio 1897. Cinque anni dopo, il 21 maggio 1902, la latteria sociale di Treby acquistò lo stabile della Confraternita dello Spirito Santo, dove svolse la sua attività fino al 1980, quando la società si sciolse.

L’intero fabbricato è stato restaurato e destinato nel 2003 a museo etnografico, arredato con le stesse attrezzature e materiali usati un tempo per la lavorazione del latte.

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