Patrimonio culturale: Introd, Villeneuve

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Cascina "L'Ola"

Architettura  -  Introd

L’edificio accanto al castello di Introd, chiamato oggi “Cascina L’Ola” servì in passato come stalla e pagliaio dei Signori d’Introd. Più recente è la parte del vecchio stabile che è sostenuta da cinque grandi colonne e coperta da tetto aggettante. Di rilievo, sul lato Ovest, l’architrave di una porta, decorato da un motivo ad arco carenato.

Altra costruzione situata accanto al castello è poi il granaio, costruzione in pietra e legno sorta sulle fondamenta di un edificio precedente. Attraverso una piccola porta (molto interessante la serratura gotica che raffigura un castello medievale riccamente merlato), si accede alle due sale che si trovano nel sottosuolo. Queste sale sono fornite di feritoie oggi completamente interrate. Si racconta che nei secoli passati questo granaio fosse spesso teatro di furti di granaglie.

Les Combes d’Introd

Architettura  -  Introd

Il villaggio di Les Combes sovrasta il comune di Arvier, ma fa parte del comune di Introd.
Sorge in una radura in dolce pendenza, dedicata all’agropastoralismo, al grano e ai fieni ed è attraversato dall’itinerario escursionistico Cammino Balteo.

L’architettura tradizionale di Les Combes usa soprattutto la pietra, ed è composta da grandi abitazioni la cui evoluzione si dispiega dal Basso Medioevo al XIX secolo. Diverse costruzioni massicce del XV secolo, sempre in pietra, sono conservate al centro del villaggio, e sono affiancate, qua e là, da un granaio in legno.

Alcuni edifici rurali esibiscono gronde sostenute da colonne circolari di pietra. Tali colonne, simbolo del potere, testimoniano che in queste dimore dall’aspetto rurale visse un giudice, un castellano o un notaio. Furono innalzate da mastri costruttori esperti, provenienti soprattutto dalla valle del Lys, da Gaby e da Issime, culle native degli emigranti stagionali, specialisti nel lavorare la pietra, che operarono tra il XVI e il XIX secolo.

Le colonne circolari sono una caratteristica architettonica da mettere in relazione con il prestigio del podere signorile del Castello di Introd, L’Ola. L’aspetto possente de L'Ola ha influenzato i mastri costruttori che hanno edificato le abitazioni rurali nei paesi vicini, nella valle di Rhêmes e, sporadicamente, le case dei notabili dell’intera Valle d’Aosta e della vicinissima Tarantasia savoiarda.

Non lontano da Les Combes, nel villaggio di Villes-dessus di Introd, sorge la maison Bruil. È un edificio eccezionale, appartenuto dal XVII al XX secolo alle famiglie Buillet et Bruil. Adattamenti successivi, ne hanno fatto una grande abitazione multi-funzionale, con una corte interna coperta, che fiancheggia la facciata a tre colonne circolari del 1680, oggi inglobate all’interno della struttura del 1856. L’edificio ospita un museo etnografico sull’alimentazione in montagna.

Les Amis du Bois - Oggetti per la casa

Artigianato  -  Introd

Les Amis du Bois, fondata nel 1974, è una piccola impresa artigianale che produce oggetti tipici in legno lavorati secondo la tradizione locale. La produzione si indirizza principalmente nella realizzazione di grolle e coppe dell’amicizia, due oggetti simbolo dell’artigianato tipico valdostano, senza per questo dimenticare i piatti, i mortai, i vasi, le ciotole, i taglieri, i bassorilievi ed ogni sorta di oggetto scolpito, ma sempre rigorosamente in legno.

L’atelier è visitabile previa prenotazione telefonica.

Gli orari sono soggetti a variazioni: si consiglia di verificarli prima della visita (cfr. sezione “Contatti”)

    016595557
    info@lesamisdubois.com

Castello di Introd

Castelli e torri  -  Introd

Prenota qui la tua visita al castello.

Il castello
Il castello di Introd sorge su un promontorio protetto dalle aspre gole del torrente Savara e della Dora di Rhêmes (il nome di Introd, infatti, deriva da “entre-eaux”, ovvero “tra le acque”) e risale probabilmente al XII secolo; come il castello di Graines, all’origine consisteva probabilmente in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura.
Verso il 1260 Pierre Sarriod di Introd trasformò il castello primitivo, che in seguito alle modificazioni del XV secolo assumerà la forma poligonale quasi arrotondata che lo distingue tuttora dagli altri castelli valdostani. Queste trasformazioni segnano l’apogeo del casato Sarriod, nelle cui mani erano state riunite le signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre).
Il castello subì due rovinosi incendi nella seconda metà dell’800 e venne poi restaurato all’inizio del ‘900 dal cavalier Gonella che si avvalse dell’opera dall’architetto Chevalley.
Di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd; la gestione del Castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la fruizione.
Aperti al pubblico il piano terra ed il parco.

La Cascina L’Ola
L’edificio accanto al castello, chiamato oggi “Cascina L’Ola” servì in passato come stalla e pagliaio dei Signori d’Introd. Più recente è la parte del vecchio stabile che è sostenuta da cinque grandi colonne e coperta da tetto aggettante. Di rilievo, sul lato ovest, l’architrave di una porta, decorato da un motivo ad arco carenato.

Il granaio
Sulla spianata di fronte al castello si è conservata una magnifica struttura, uno dei rari esempi pervenutici di costruzioni interamente in legno tipiche dell’architettura del basso Medioevo valdostano: è il granaio quattrocentesco, dove si immagazzinavano il grano e le sementi. Attraverso una piccola porta, dotata di un’interessante serratura gotica che raffigura un castello medievale riccamente merlato, si accede alle due sale che si trovano nel sottosuolo; queste, munite di feritoie, oggi sono completamente interrate.

 

    (+39) 0165.749264
    info@grand-paradis.it

Cappella della Santa Sindone e di Sant'Erasmo

Chiese e santuari  -  Introd

È situata nel capoluogo, presso la strada regionale per le valli di Rhêmes e Valsavarenche. Sconsacrata, attualmente ospita mostre e concerti.
Nei paraggi sono state rinvenute delle tombe antichissime di epoca preromana.
All’esterno della chiesetta è collocata una croce lignea che ricorda la predicazione delle missioni popolari nel 1949. All’incrocio dei due bracci, l’intagliatore ha raffigurato un sudario col volto di Cristo.

    (+39)0165.900019

Chiesa parrocchiale della Conversione di San Paolo

Chiese e santuari  -  Introd

Della chiesa menzionata nella bolla del 1176 rimane probabilmente il campanile che, sia pure rimaneggiato nei secoli successivi, conserva tracce della sua costruzione in epoca romanica.

In occasione della consacrazione dell’edificio rinnovato, il 14 maggio 1441, in mancanza delle tradizionali reliquie, fu posta nell’altare un’ostia consacrata, che sarebbe stata prodigiosamente ritrovata intatta a distanza di quasi due secoli e mezzo, durante nuovi lavori di restauro della chiesa, eseguiti intorno agli anni Ottanta del XVII secolo.
Nel XV secolo fu probabilmente sopraelevato il campanile, in seguito ulteriormente alzato con l’aggiunta della cella campanaria e dell’altissima guglia.
Un vano quattrocentesco a pianta quadrata, addossato alla parete sud del coro e visibile dall’interno del cimitero, è sopravvissuto ai rimaneggiamenti successivi, e mostra ancora una finestra e una porta decorati col motivo dell’arco carenato: ospitava la cappella fondata dai nobili Sarriod e dedicata ai santi Caterina e Michele.
Nel 1904 la chiesa assunse l’aspetto attuale: il prolungamento della navata comportò l’addossamento della facciata alla vicina casa parrocchiale e il conseguente spostamento dell’ingresso sul fianco meridionale; ai lavori contribuirono in modo diretto i fedeli del luogo, con prestazioni d’opera volontarie.

L’edificio ha una pianta a forma di croce latina. Il presbiterio, con la sua volta a spicchi, risulta lievemente più elevato rispetto alla navata. L’interno fu ridecorato nei primi anni del Novecento, secondo il gusto del tempo e le modeste risorse rimaste a disposizione della parrocchia.
L’altare maggiore, in legno scolpito e decorato con colonne tortili percorse da tralci di vite, risale alla fase ricostruttiva tardoseicentesca e conserva un dipinto attribuito all’artista valsesiano Giacomo Gnifeta (1695), in cui si osserva l’episodio della conversione di san Paolo. Di grande pregio è il tabernacolo, interamente dorato, a forma di tempietto, con due registri sovrapposti di minuscole colonne alternate a nicchie recanti statuette di santi. Completano la decorazione le statue di san Paolo (a sinistra dell’altare) e di san Pietro (a destra).
Gli altari laterali, di analoga fattura, presentano gli stessi elementi decorativi barocchi dell’altare maggiore. Quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Rosario; quello di destra è intitolato a san Giuseppe, pur presentando una tela raffigurante una Madonna con Bambino e i santi Antonio abate e Luigi Gonzaga.

    parrocchia.introd@oratoriograndparadis.com

L’anima dei luoghi – museo all'aperto

Musei  -  Introd

Un invito ad incontrare l’anima di un luogo e a saperne cogliere il fascino, la storia, la magia…
Il villaggio di Les Combes, nel territorio del comune di Introd, alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è conosciuto per la sua gradevole architettura tradizionale con particolari edifici rurali in pietra, alcuni dei quali risalgono al Basso Medioevo, ma anche per aver ospitato per diverse estati le vacanze del pontefice Giovanni Paolo II e del suo successore, Benedetto XVI.

Proprio da Les Combes parte il percorso artistico “l’anima dei luoghi”, un itinerario per scoprire le opere dello scultore Franco Chevrère, che torna spesso tra i vicoli del villaggio, dove ha vissuto e a cui è fortemente legato.

Alcune opere sono collocate lungo la strada che da Introd sale a Les Combes, nella località di Le Truc-d’Arbé ed a Croux de Bouque, raggiungibile in circa un’ora a piedi da Les Combes lungo il sentiero con segnavia 4-5.

Maison Musée Jean-Paul II

Musei  -  Introd

Il museo di Les Combes, vero “santuario della memoria” con immagini, documenti ed oggetti relativi al pontificato di Giovanni Paolo II, vuole essere un doveroso omaggio alla figura del Papa polacco che per dieci volte, a partire dal 1989 al 2004, ha scelto per il suo periodo di riposo estivo proprio la Valle d’Aosta ed il villaggio di Les Combes.

La Maison Musée Jean-Paul II è dedicata all’esposizione di una serie di oggetti, documenti e fotografie del Santo Padre che danno una visione globale di questo pontificato.

Questa raccolta presenta da una parte l’aspetto apostolico del Santo Padre nel mondo e, dall’altra, la Sua presenza in Valle d´Aosta attraverso gli oggetti personali usati durante le vacanze valdostane.

A pochi metri dal museo, la Cappella di San Lorenzo è diventata un santuario dedicato a San Giovanni Paolo II che custodisce una reliquia del Santo Padre, una ciocca di capelli.
L’altare con l’immagine di Giovanni Paolo II scolpita in un tronco di mogano africano è dell’artista Franco Chevrere.

    (+39) 016599290
    (+39) 3409943515
    parrocchia.introd@oratoriograndparadis.com

Museo etnografico Maison Bruil - Maison de l'alimentation

Musei  -  Introd

Maison Bruil, in località Ville Dessus di Introd, è uno dei maggiori esempi dell’architettura rurale del Gran Paradiso.
Si caratterizza come un’antica casa rurale a funzioni concentrate: tutti gli spazi necessari alla sopravvivenza di persone e animali erano infatti raggruppati sotto un unico tetto.
La forma attuale è frutto di una evoluzione architettonica complessa databile tra il 1680 ed il 1856, periodo in cui diversi corpi di fabbrica si sono fusi a formare un unico nucleo.
La visita si snoda su tre piani fra i vari ambienti tipici della casa tradizionale e riportati con un restauro alla loro funzione originaria. La “crotta”, la ghiacciaia naturale, il “crotteun”, il “peillo”, le zone di essiccazione e il solaio sono alcuni degli spazi a disposizione del pubblico che voglia approfondire la propria conoscenza sull’architettura tradizionale.

La conservazione degli alimenti
Nella casa è stata allestita l’esposizione Conserver le souvenir…se souvenir pour conserver, per far conoscere i prodotti tradizionali e l’evoluzione delle tecniche conservative nel corso dei secoli. In Maison Bruil è possibile ritrovare esempi di metodi di conservazione dei cibi adottati dalla popolazione locale nei tempi addietro, quali la salatura, l’essicazione, l’isolamento dall’aria, il freddo e molti altri ancora presentati in maniera fedele nei vari spazi del museo. L’allestimento dei diversi ambienti delle abitazioni di un tempo fornisce lo spunto per approfondimenti sul tema dell’alimentazione tradizionale, con testimonianze in dialetto e riproduzioni interattive.

L’Atelier du Goût
All’interno del museo è presente uno spazio speciale: l’Atelier du Goût, una vetrina sui prodotti enogastronomici della tradizione valdostana.
Una rete di produttori enogastronomici del territorio del Grand Paradiso offre la possibilità di partecipare a presentazioni e a degustazioni che mettono in primo piano le tecniche e il contesto culturale che dà vita a un determinato prodotto alimentare o ad un vino.
La casa ospita inoltre un “Punto Parco - Marchio di Qualità Gran Paradiso”: una sezione espositiva e promozionale dedicata ai prodotti agroalimentari realizzati dagli operatori piemontesi e valdostani che hanno aderito al progetto “Marchio di Qualità Gran Paradiso”.

Il Mistero del bosco
Una formula di visita in stile Fantasy Game che coinvolge grandi e piccoli alla ricerca di indizi da decifrare ed enigmi da risolvere. All’interno delle sale della grande Maison Bruil, tra la stalla, le cantine, la cucina, la piccola latteria e il sottotetto, i visitatori dovranno affrontare un'affascinante sfida contro il tempo e risolvere l’intricato mistero

Latteria di Les Villes-Dessus
Questo edificio fu costruito su dei terreni acquistati dagli abitanti dei villaggi di Les Villes-Dessus e di Norat da adibire a latteria/caseificio con una stanza destinata alla scuola del villaggio. Ogni famiglia contribuì con una quota proporzionale al numero di mucche possedute. Realizzata tra il 1913 ed il 1914, la latteria disponeva di una cantina per la stagionatura dei formaggi ed era dotata di una turbina ad acqua collegata alla zangola e alimentata da un’antica sorgente.
La latteria funzionò ininterrottamente fino alla metà degli anni ’80. Ristrutturata opportunamente, la latteria è divenuta un centro ludico e interattivo dedicato alla scoperta della tradizionale filiera del latte, pensato in particolare per le scolaresche e per i giovani accompagnati dalle famiglie.

  • La latteria è visitabile in occasione di eventi speciali o su prenotazione per gruppi.
    (+39) 3898377437
    info@alpinsas.com

Museo parrocchiale di arte sacra

Musei  -  Introd

Allestito all’interno della chiesa dedicata alla Conversione di San Paolo, nel museo parrocchiale si possono ammirare statue, croci astili e suppellettili liturgiche provenienti dalla stessa chiesa e dalle cappelle dei villaggi.
Tra gli oggetti più rilevanti si segnalano due Madonne con Bambino del Quattrocento e una croce astile in lamina d’argento risalente al XVI secolo.

    parrocchia.introd@oratoriograndparadis.com

Centrale idroelettrica di Champagne

Architettura  -  Villeneuve

La centrale idroelettrica di Champagne 1 è un monumento industriale della Belle Époque. Realizzata nel 1921, è una delle centrali più interessanti dal punto di vista architettonico: austera e solida all’esterno, impreziosita di decorazioni e motivi architettonici all’interno. La centrale è caratterizzata dalla presenza di una struttura costituita da un corpo principale in pietra grigia con ampie finestre e due torri laterali quadrangolari. La struttura è in perfetta sintonia coi castelli situati nei dintorni: Saint-Pierre, Aymavilles, Introd, Avise ed Arvier. Ma la visita ha il suo maggior punto di interesse nell’esplorazione dell’interno della centrale. Una volta oltrepassato il portale d’ingresso si entra in un ampio salone, interamente decorato sul soffitto e sulle pareti. Di fianco a questa struttura si trova, più semplice nelle forme, l’altra centrale chiamata Champagne 2 (non visitabile).

Le decorazioni del 1929 sono state restaurate. Da questo salone, dove sono posizionate le turbine ed i generatori di energia, una maestosa scala conduce alla sala dove un tempo si controllava il funzionamento e la produzione della centrale.

La visita della centrale è interessante per comprendere il funzionamento delle centrali idroelettriche e per vedere come può essere prodotta l’energia partendo da un prezioso elemento naturale: l’acqua. Vicino alla centrale si può inoltre ammirare l’enorme ruota di una turbina idraulica.

La centrale è visitabile liberamente all’esterno durante tutto l’anno.
È possibile partecipare a visite guidate durante i giorni lavorativi, con orario 9.00-12.00 e 14.00-16.00. La visita guidata, all’esterno ed all’interno della struttura, dura circa mezz’ora. E’ necessaria la prenotazione.

    (+39) 0166.823111
    info@cvaspa.it

Châtel Argent

Castelli e torri  -  Villeneuve

Prenota qui la tua visita al castello.

Studi recenti hanno dimostrato che il castello fu costruito nell’aspetto attuale verso il 1275, anche se il toponimo Castrum Argenteum figura già dal 1176.
Il costruttore fu probabilmente Master James of Saint Georges, architetto del conte Pietro II di Savoia, già attivo nel Galles.
Il promontorio su cui sorge il castello e che sovrasta l’abitato di Villeneuve, era già abitato in epoca protostorica, così come ai tempi dei Romani.
La sua posizione strategica ha fatto sì che il castello restasse sempre nelle mani del conte di Savoia.

Il castello consta di un vasto recinto con fortificazioni ed una torre di vedetta anche all’esterno.
Sul lato est si trova la cappella, la parte più antica del complesso (sec. XI-XII). La parte ovest del recinto è delimitata da un muro difensivo nel quale è praticato l’ingresso. Questa seconda recinzione conteneva il corpo d’abitazione ormai distrutto, addossato alla cinta, la cisterna voltata ed il mastio a pianta circolare.
L’architettura evidenzia lo scopo difensivo della struttura originale: la porta d’ingresso era posizionata a diversi metri d’altezza e le uniche luci sono le feritoie, quasi invisibili esternamente.
Il castello è accessibile a piedi, in un quarto d’ora, dalla stradina che parte dal ponte sulla Dora Baltea nel centro abitato di Villeneuve.

    (+39) 016575301
    (+39) 0165.74040
    0165.74056
    info@grand-paradis.it

Antica chiesa di Santa Maria

Chiese e santuari  -  Villeneuve

Si accede alla chiesa a piedi, in cinque minuti, dalla strada che parte dal ponte sulla Dora Baltea.

L’antica chiesa di Villeneuve, menzionata per la prima volta in una bolla papale del 1184, figura, sotto il titolo di “Santa Maria”, tra i possedimenti della collegiata di Sant’Orso ad Aosta. Nel 1667 il Capitolo di Sant’Orso rinunciò ad ogni prerogativa sulla chiesa in favore del Vescovo di Aosta.

La chiesa, in stile romanico, posta ai piedi del castello medievale di Chatel Argent, fu sede della parrocchia sino alla fine del XVIII secolo. Il campanile è una tipica torre quadrata.

All’interno della chiesa, si possono ancora ammirare importanti affreschi dal XIII al XVI secolo ed arredi liturgici.
Un affresco sul lato nord rappresenta la Madonna con il Bambino, Giovanni Battista e Maria Maddalena raffigurati con l’aureola e, in basso, la famiglia dei committenti che fecero realizzare l’opera, probabilmente il figlio di Jean Sarriod de La Tour, Antoine, a sinistra, con il figlio Pierre e, a destra, la moglie Antoinette de Challant. ’affresco è situabile tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500.

Sugli archi di volta si legge la data del 1546, che segna il ciclo pittorico dei Profeti Daniele, Malachia, Osea, sull’arco sinistro e Amos, Giona, Gioele sul lato destro. Le citazioni dei profeti e degli apostoli, nei filatteri, preannunciano l’infanzia, la predicazione, la passione e la morte di Gesù.

Durante gli scavi effettuati nell’edificio sono stati rinvenuti i resti dell’antica chiesa paleocristiana e del relativo fonte battesimale.
La cripta di forma semicircolare, vicino al coro, risale all’XI secolo.

La chiesa si trova lungo l’itinerario escursionistico Cammino Balteo.

 

 

    (+39) 016595114

Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta

Chiese e santuari  -  Villeneuve

L’attuale chiesa parrocchiale nel centro del borgo di Villeneuve, consacrata a Santa Maria Assunta, fu costruita nel 1792 sulla cappella dell’antico ospedale.

La decorazione della facciata con colonne a “trompe l’oeil” risale al 1863 ad opera di Giuseppe Stornone e raffigura al centro l’ascensione della Vergine, ai lati San Grato e San Biagio e nel timpano la trinità con Gesù, Dio padre e la colomba simbolo dello Spirito Santo.

La decorazione pittorica interna si concentra sulle volte e sui soffitti.
L’altare maggiore in marmo policromo fu donato dalla famiglia Gerbore alla fine del 1700.
La pala d’altare è del 1914 mentre l’altare rivolto al popolo risale al 1975.

L’altare di sinistra in legno dipinto e dorato è dedicato alla Madonna del Rosario: la tela raffigura la Vergine in trono col bambino con santi, circondata dai 15 misteri del Rosario.
L’altare di destra, in legno intagliato, in parte dorato e dipinto, è dedicato a San Biagio, patrono di Villeneuve, e a Sant’Antonio.

L’organo a canne fu realizzato da Giovanni Franzetti e dal figlio nel 1861.

Curiosità:
Di fronte alla chiesa in piazza, è affrescata una meridiana con la data del 1875 ed i simboli della conoscenza: sestante, mappamondo, clessidra, penna e calamaio. Con la tavola d’equazione è possibile calcolare la differenza di tempo nei vari momenti dell’anno, che varia da + 15 a – 16 minuti.

La chiesa si trova lungo il percorso escursionistico Cammino Balteo.

    016595114