Il 23 gennaio 2012, una settimana prima di morire, Carlo Plassier legava con lascito testamentario al Comune di La Salle la sua casa con gli arredi e le opere d’arte in essa contenuti, il tutto vincolato a una futura pubblica fruizione.
La collezione donata alla comunità di La Salle è il frutto di sessant’anni d’inesauribile e febbrile tableaumanie.
Autodidatta, Carletto acquista alle aste, ai mercati delle pulci o nelle botteghe dei rigattieri, lasciandosi guidare da predilezioni istintive o dal gusto per l’affare, e poi si preoccupa di far restaurare accuratamente ogni quadro. Stringe amicizia con diversi artisti che negli anni Sessanta e Ottanta è solito invitare nel suo albergo, offrendo loro il soggiorno in cambio di lavori realizzati sul posto.
La raccolta ha un carattere discontinuo: mette insieme autori famosi e pittori “della domenica”, ma sorprende talvolta con scelte raffinate e niente affatto scontate.
L’apertura al pubblico ha svelato a residenti e turisti la ricchezza del lascito. Al primo piano è possibile visitare l’abitazione di Plassier, mentre l’appartamento al piano terreno, presenta un profilo biografico del proprietario e l’esposizione della notevole raccolta di opere di artisti valdostani, primo tra tutti Italo Mus.