Costruita a Torino su ordine del CAI, smontata e trasportata a piedi sul Cervino nel 1893 ed ivi rimontata a quota 3840 metri lungo la Cresta del Leone, la Capanna fu intitolata al Principe Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, in onore delle sue numerose imprese alpinistiche.
Ceduta dal Club Alpino Italiano alla Società Guide del Cervino nel 1995, la Capanna costituì un rifugio per i grandi della storia dell’alpinismo prima di cedere il posto, nel 1968, al più ampio bivacco Jean Antoine Carrel, costruito una decina di metri più in basso.
Le frane del 2003 sul Cervino hanno quasi compromesso l’integrità della Capanna e, al fine di salvaguardarne l’integrità e di costituirne monumento storico, la Società Guide del Cervino si è fatta carico di rimuoverla. Smontata in loco nel corso dell’estate 2004, è stata trasportata a valle, rimontata e trasportata nella piazzetta delle Guide per diventare museo della storia dell’alpinismo e protagonista di ricordi per tutti coloro che l’hanno vissuta. Nel 2009, con l’apertura del nuovo ufficio delle Guide del Cervino a Breuil Cervinia, la capanna è stata collocata nell’area adiacente.
Costruita in tavole di legno, il fronte principale evidenzia, vista l’irregolarità alla base delle assi, come la Capanna fosse fondata e adattata perfettamente al terreno roccioso, la cui traccia è evidente anche sul legno al di sotto della copertura in lamiera.
I fronti rivestiti in lamiera erano posizionati a nord e a est per ragioni di isolamento termico, in quanto non esposti al sole.
Le finestre presenti sulle facciate, originariamente esposte a sud e a ovest, si presentano di piccole dimensioni, al fine di favorire la minor dispersione termica possibile.
La Capanna offriva al suo interno 10 posti letto, distribuiti su due tavoloni di legno ricoperti da materassi di crine.
L’interno, interamente costruito in legno, era riscaldato dalla piccola stufa il cui camino esterno risultava rivolto verso il basso affinché la neve non lo tappasse annullandone il tiraggio.