Posta nel cuore dell’abitato di Bionaz, la chiesa venne realizzata nel 1694, come si apprende dalla scritta scolpita sullo spigolo meridionale, ingrandendo la primitiva cappella del 1617, che già nel 1640 era divenuta chiesa parrocchiale. Anche il campanile è della fine del XVII secolo ed è stato restaurato nel 1964.
ELEMENTI INTERESSANTI:
- sulla facciata e nel presbiterio, affreschi e dipinti del pittore genovese Ettore Mazzini, sepolto nel cimitero di Bionaz
- l’altar maggiore, in stile barocco, in legno parzialmente dorato
- l’altare laterale di sinistra, del XVIII secolo, bell’esempio di stile barocco valdostano, con una statua di Madonna con bambino del XVII secolo, circondata da medaglioni raffiguranti i misteri del Rosario; restaurato nel 1990
- nella piccola vetrina-museo all’interno della chiesa sono raccolti alcuni oggetti di arte sacra tra cui una pianeta del secolo XVII che apparteneva alla cappella di La Lechère. Si tratta di un dono dell’arcivescovo di Parigi, Monsignor Leclerc de Juigné che, fuggito dalla sua diocesi ai tempi della rivoluzione francese, aveva attraversato il Col Collon per rifugiarsi a Bionaz.