Secondo una tradizione orale, non suffragata da documenti, anticamente la chiesa di Arvier si sarebbe trovata nella frazione Leverogne. In seguito venne edificata la chiesa sotto al castello con il monumentale campanile che da un punto di vista stilistico sembra risalire al XIII secolo.
L’edificio attuale è frutto della ricostruzione barocca della chiesa avvenuta nel corso della seconda metà del XVII secolo e fu consacrato nel 1701.
L’altare è caratterizzato delle statue del Salvatore del mondo e, più in basso, dell’Assunzione della Vergine Maria, al centro, e dei Santi Sulpizio ed Antonio abate ai lati.
Fra il 1837 ed il 1838, venne realizzata la cantoria sopra la porta d’ingresso, mentre nel 1842 furono realizzate le due sacrestie e, nel 1848, il pulpito.
Tutta la chiesa, fatti salvi i personaggi della cupola, fu ridipinta nel 1864 ad opera dei fratelli Avondo e tre anni dopo fu inaugurato il nuovo organo Vegezzi Bossi.
Il museo parrocchiale d’arte sacra allestito all’interno della chiesa custodisce statue di santi e suppellettili di culto. Da segnalare una madonna con bambino proveniente dalla cappella di San Pantaleone del villaggio di Chamin, scultura in albastro gessoso datata tra il 1420 e il 1422 ed attribuita a Stefano Mossettaz.