Antico bastione romano, la Torre del Lebbroso venne trasformata in residenza feudale dai nobili Friour, dei quali si ha notizia dal 1191.
Nel corso del ‘400 fu costruita la torre scalare sul lato nord per permettere un più comodo accesso ai piani e aperte le finestre in pietra sul lato sud.
Dopo alcuni cambi di proprietà fu acquistata nel 1773 dall’Ordine Mauriziano che vi ospitò il lebbroso Pietro Bernardo Guasco, originario della città di Oneglia, la cui permanenza nella Torre fu resa famosa dalle pagine del romanzo Le lépreux de la cité d’Aoste, scritto nel 1811 dal nobile savoiardo Xavier de Maistre.
Non visitabile.