Patrimonio culturale: Donnas

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La strada romana delle Gallie ed il suo arco

Architettura romana  -  Donnas

La strada romana delle Gallie, costruita per collegare Roma alla Valle del Rodano, ha nel tratto di Donnas uno dei suoi punti più caratteristici e spettacolari, intagliata com‘è nella viva roccia per una lunghezza di 221 metri.

In un luogo dove, in antico, il promontorio roccioso arrivava a tuffarsi nelle acque della Dora, i Romani hanno lanciato una vera e propria sfida alla natura intagliando una roccia viva su cui hanno saputo tirare pareti perfettamente verticali e nel cui grembo hanno ricavato il sedime stradale.

Emozionante ed insolita, qui la Via delle Gallie dà il meglio di sé offrendo lo spettacolo di un passaggio ad arco di 4 metri di spessore, 4 metri di altezza e quasi 3 metri di larghezza che illustra eloquentemente la mole di roccia asportata, mostrando tutta la raffinatezza di una tecnica stradale mai più raggiunta fino ai viadotti e alle gallerie moderne.

Nel Medioevo servì come porta del borgo, che veniva chiusa durante la notte; le altre difese erano naturali: da una parte la montagna e dall’altra il fiume.

Una strada fondamentale, molto utilizzata nel corso dei secoli come, effettivamente, testimoniano i profondi segni lasciati dal passaggio dei carri e l’usura del piano di calpestio che, in più punti, presenta rattoppi e risarciture operate nel tempo.

Poco oltre, sulla destra, si riconosce il profilo aggettante di un miliario, anch’esso risparmiato nel banco roccioso, che ci informa in merito alla distanza da Augusta Praetoria (l’attuale città di Aosta): XXXVI miglia (circa 54 km).

    0125804728

Lou Dzeut - manufatti in canapa

Artigianato  -  Donnas

Sulle tracce di un’antica tradizione, la Cooperativa “Lou Dzeut” di Champorcher – ora presente anche a Donnas – porta avanti l’arte della tessitura a mano della tela di canapa, creando e ricamando corredi e manufatti che racchiudono una storia e una memoria consolidata, sinonimo di unicità e qualità. Il nome “Lou Dzeut” non è casuale: nel patois locale significa sia "sciame", evocando il lavoro collettivo e la collaborazione, sia "germoglio", come promessa di nuovi frutti.

Il lavoro manuale sui telai in legno di antica fattura, dove mani e piedi delle tessitrici si muovono in maniera aritmica, richiama un’attività d’altri tempi, faticosa e impegnativa, ma anche affascinante, dove la qualità prevale sulla quantità. Le tessitrici, insieme alla maestra di cucito, alle ricamatrici e merlettaie, continuano a produrre tessuti in canapa e lino, realizzando oggetti unici e personalizzati per la casa e il corredo.

Nell’atelier si creano pezzi di alta qualità che rispettano la tradizione, ma che si rinnovano con uno sguardo attento alle esigenze contemporanee. È possibile anche ordinare camicie e gilet su misura realizzati con la tela prodotta in loco.

Aperto dal martedì alla domenica (chiuso il lunedì) dalle 9:00 alle 12 e dalle 14:00 alle 17:00

    (+39) 012537327

Torre di Pramotton

Castelli e torri  -  Donnas

È la prima torre che si incontra risalendo la Valle d’Aosta e risale al XIII secolo.
Situata a circa trenta minuti di sentiero dalla frazione Pramotton, sulla destra orografica della Dora Baltea, la torre ha pianta esagonale ed è ornata da sei merli, posti in corrispondenza degli spigoli.
L’ingresso è posto a quattro metri dal suolo ed è in parte ancora visibile la cinta muraria che originariamente la circondava.

Cappella di Albard

Chiese e santuari  -  Donnas

La cappella di Albard si trova nei pressi dell’omonimo villaggio del comune di Donnas, a 613 metri di altitudine, che sovrasta il forte ed il borgo di Bard, ed è dedicata alla Traslazione delle reliquie di San Grato.

La facciata è datata 1756 ed è affrescata con la scena della deposizione della Santa Croce sotto una gloria di angeli.

Cappella di Sant’Orso

Chiese e santuari  -  Donnas

Tra le più antiche cappelle del territorio di Donnas, si trova a ovest del borgo medievale e sarebbe stata fondata per salvaguardare le case dalle frequenti e pericolose inondazioni della Dora Baltea. La cappella pare sia già stata citata nel 1176 in una bolla di Papa Alessandro III.

L’architrave del portale di ingresso reca la data 1692, anno in cui la cappella fu ricostruita. Il bel portale in pietra risulta una copia in scala ridotta di quello della chiesa parrocchiale di Issime (1685 circa).
All’interno, si può ammirare un pulpito del tardo Settecento in legno dorato e policromo su cui spiccano figure di santi e ghirlande di fiori.

Cappella di Verale

Chiese e santuari  -  Donnas

Nell’alpeggio di Verale, a 1215 metri di altitudine, sorge la cappella dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore, fondata nel 1753. Nel villaggio si può vedere anche il forno comunitario usato per la cottura del pane.

In passato i fedeli andavano in processione al vicino santuario di Machaby il 5 agosto per la ricorrenza della Madonna delle Nevi e, al ritorno, il giorno seguente, si fermavano a Verale per celebrare la Trasfigurazione. Oggi la festa si svolge il secondo sabato di agosto.

Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli

Chiese e santuari  -  Donnas

La chiesa parrocchiale si trova nel centro del paese, proprio vicino alla stazione ferroviaria.

Ricostruita nel 1830 sulle fondamenta della precedente, è ricca di affreschi, con un imponente altare maggiore in marmo del XVIII secolo.

Di rilievo sono le opere artigianali in legno, quali la cantoria, sostenuta da teste di cariatidi, e il pulpito finemente istoriato, oltre ai confessionali, il battistero, i banchi del coro e le porte.

Il Campanile a torre quadrata è stato costruito in epoca più recente rispetto alla chiesa ma è decorato alla base da un antico bassorilievo del XIII secolo raffigurante San Pietro.

    (+39) 0125.807032

Ecomuseo della Latteria turnaria di Treby

Musei  -  Donnas

L’edificio nella frazione Tréby di Donnas, che dal 1897 fino al 1980 ha ospitato l’attività della locale latteria sociale, riveste un duplice interesse storico-culturale, poiché testimonia da un lato il passato rurale del paese, quando l’allevamento era attività diffusa e contribuiva alla sussistenza della popolazione, dall’altro la secolare presenza a Donnas della Confraternita dello Spirito Santo, la cui attività di beneficenza è sopravvissuta fin quasi ai giorni nostri.

Mentre i locali usati fino a trent’anni fa come latteria sociale conservano gli arredi e l’attrezzatura utile al conferimento del latte e alla successiva lavorazione casearia, oltre che la documentazione e i registri relativi al funzionamento della società stessa, nella sala attigua, interamente affrescata, emergono le testimonianze dell’attività della «Confrérie du Saint-Esprit», esistente fin dal 1012 come riportato sull’affresco raffigurante l’ultima cena.
Vari dipinti testimoniano il lavoro svolto dalla confraternita a favore della comunità. Dovere dei confratelli era infatti tradurre la fede in opere di carità, distribuire cibo ai poveri e ospitare i senzatetto in caso di incendio. L’attività benefica della confraternita proseguì per più di un secolo e mezzo dopo la sua soppressione ufficiale avvenuta nel 1776.

L’atto di costituzione della latteria di Tréby porta la data del 25 luglio 1897. Cinque anni dopo, il 21 maggio 1902, la latteria sociale di Treby acquistò lo stabile della Confraternita dello Spirito Santo, dove svolse la sua attività fino al 1980, quando la società si sciolse.

L’intero fabbricato è stato restaurato e destinato nel 2003 a museo etnografico, arredato con le stesse attrezzature e materiali usati un tempo per la lavorazione del latte.

    (+39) 0125.807051
    info@comune.donnas.ao.it

Museo della vite e del vino

Musei  -  Donnas

La situazione climatica di cui gode Donnas ha favorito da sempre la coltivazione di piante mediterranee come l’ulivo e, naturalmente, la vite.
Gli enormi lavori di terrazzamento e le difficoltà imposte da un territorio in forte pendenza, hanno fatto sì che questa viticoltura sia definita “eroica”.

Attività profondamente radicate nella cultura locale, la produzione e la commercializzazione del vino sono oggi anche il veicolo per la valorizzazione dell’intero territorio.

Gli oggetti e le attrezzature presenti nel museo sono ancora oggi per la maggior parte di uso comune a Donnas.
La loro origine si perde nel tempo, i nomi in patois, spesso non traducibili, evocano un passato in cui la coltivazione della vite era un’attività diffusa e profondamente radicata nella cultura locale. Sono oggetti semplici, ma sapientemente realizzati da mani esperte a svolgere, nella vigna o in cantina, la funzione loro assegnata.

Il Museo è ubicato nelle cantine dell’asilo ‘‘Anna Caterina Selve’‘, fatto erigere in onore della madre dal commendatore Federico Selve a beneficio della popolazione di Donnas. L’elegante fabbricato è a struttura geometrica lineare, formato da un unico corpo con altezze diverse e presenta all’esterno sagomature orizzontali che suggeriscono l’idea del bugnato.

Le cantine sono caratterizzate da un bellissimo soffitto voltato in mattoni. Destinate inizialmente a deposito, i locali hanno ospitato dal 1971 al 1976 la sede delle Caves Coopératives de Donnas e le botti del primo vino a Denominazione di Origine Controllata della Valle d’Aosta: ristrutturate nel 2003 dal Comune di Donnas, oggi ospitano il museo.

Oltre ad attrezzi e oggetti legati alla raccolta dell’uva e alla sua trasformazione ci sono, lungo il percorso di visita, alcuni touch screen che illustrano le tecniche di lavorazione ed i pregiati vini locali.

    (+39) 340.3455869
    (+39) 338.8685598