Itinerari sportivi: Torgnon

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Ciclotour: Chambave - Colle San Pantaleone - Chambave

Ciclismo  -  Chambave

Chambave è una località famosa per i suoi vini. Da qui prendendo la strada per Saint-Denis, dove domina il castello di Cly (XI sec.) e dove in estate si svolgono rievocazioni medievali, si sale sulla collina lungo la strada che, attraverso il colle di Saint-Pantaléon, porta a Torgnon.
Torgnon è un antico borgo sparso in numerose frazioni che conservano la caratteristica architettura alpina. Il paese si trova in posizione soleggiata con una splendida vista sul Cervino. Da qui si scende verso Antey-Saint-André da dove si possono raggiungere La Magdeleine o proseguire fino alla località Breuil Cervinia. Si prosegue invece in discesa fino a Châtillon, borgo che si estende su un’ampia conca alle pendici della Valtournenche.

Località interessate dal percorso:
- Chambave (520 m )
- Saint-Denis 4 km (830 m)
- Petit Brusson 8,3 km (1140 m)
- Colle S.Pantaleone 16,4 km (1650 m)
- Torgnon 19,7 km (1530 m)
- Antey-Saint-André 26,1 km (1045 m)
- Centrale idroelettrica Covalu 30,2 km (780 m )
- Chatillon 33,6 km (530 m)
- Bivio Pontey 35,7 km (460 m )
- Chambave 38,6 km (520 m)

Ciclovia della Becca d’Aver

Mountain Bike  -  Nus

Difficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero

La Ciclovia della Becca d’Aver attraversa i paesaggi di alta quota di tre comuni, da Saint-Barthélemy di Nus, a Verrayes per finire al cospetto del Cervino affacciandosi sul vallone di Chavacourt di Torgnon.

Il tragitto ti porta attraverso boschi di conifere, praterie da pascolo e grandi spazi aperti. Ogni pedalata ti fa scoprire villaggi, alpeggi, natura incontaminata e tracce di un mondo antico che ancora vive. Lungo il percorso, puoi fermarti per una pausa rigenerante nei punti ristoro e nei locali presenti, e se sei a Lignan, troverai un comodo distributore automatico di prodotti alimentari, perfetto per i ciclisti in partenza o in arrivo.

La partenza è dalla chiesa di Saint-Barthélemy a Lignan, poi si pedala fino al villaggio di Vencorère, nel comune di Verrayes. Da lì, su strada asfaltata, si attraversa la frazione di Grand Villa fino all’area pic-nic di Champlong. La strada poi prosegue verso il col de Bornel, da cui una strada poderale ti porta all’area pic-nic di Chantorné e a Plan Prorion, nel comune di Torgnon.

Oltre, il percorso abbraccia l’area umida dello stagno di Lo Ditor, poi passa per Tellinod e si conclude a Gilliarey. E' eventualmente possibile proseguire fino al lago di Cignana e al rifugio Barmasse (circa 5 km). Un’esperienza in mountain bike o in e-bike che ti fa respirare la vera essenza della montagna!

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Torgnon - Saint-Barthélemy - Nus

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

Da Pont-Saint-Martin, dopo aver ammirato il suo antico ponte romano, percorrete il fondovalle fino a Châtillon da dove salirete poi lungo la Valle del Cervino. All'altezza di Antey-Saint-André trovate il bivio per Torgnon. Da Torgnon transiterete in seguito dal panoramico colle di San Pantaleone da cui potrete raggiungere Verrayes scegliendo tra due diversi percorsi: passando da Lozon (riserva naturale) oppure da Semon (comune di Saint-Denis). Da Verrayes raggiungete nuovamente il fondovalle ed arrivate a Nus da cui salite verso Saint-Barthélemy dove si apre un altro panorama eccezionale. Il percorso si conclude con la ridiscesa verso Nus.

TORGNON: ARCHITETTURA RURALE E PANORAMA
Torgnon rimane impressa nel cuore di chi la visita non solo per la sua posizione privilegiata, a metà della valle del Cervino, in quota (1489 m) ma anche per le sue numerose frazioni che conservano la loro caratteristica architettura alpina. Tra queste spiccano i villaggi di Etirol e Triatel, le cui case ospitano il museo etnografico Petit-Monde sulla storia, il sistema produttivo e l’organizzazione sociale di questo piccolo mondo antico.
La vista, dal vicino Colle di San Pantaleone, è incantevole e abbraccia sia la Valtournenche, circondata dalle Grandes Murailles e dal Cervino, sia la valle centrale.

SAINT-BARTHELEMY, VERSO LE STELLE
La Valle di Saint-Barthélemy, inizialmente tortuosa e molto ripida, in località Lignan a 1.633 metri di altitudine, si apre in un vasto pianoro da cuI potete ammirare uno splendido panorama. L’osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, base di importanti ricerche scientifiche, è uno dei luoghi più indicati per le osservazioni astronomiche, grazie a condizioni favorevoli, dovute principalmente allo scarso inquinamento luminoso.
Nel comune di Nus sono prodotti eccellenti vini locali: il Nus Rouge e la ricercata Malvoisie, preziosità enologica prodotta da uve appassite.

Anello Chantorné - Lago Gordzà

Escursioni in giornata  -  Torgnon

A Chantorné, lasciare l’auto nel parcheggio della stazione di arrivo della telecabina, aperta solo durante la stagione invernale. Proseguire lungo la strada poderale pianeggiante che passa dietro al Ristorante La Montanara. Arrivati in una radura, appena prima di un alpeggio, svoltare a sinistra e continuare sulla strada che man mano sale in mezzo al bosco (segnaletica n° 9 o 105) fino a raggiungere il piccolo lago Gordzà, ideale per rilassarsi, dove sono disponibili delle panchine. Il lago è anche pesca sportiva gestita dal ristorante adiacente la riva. Per il rientro imboccare il sentiero n° 15 (pista invernale di sci) che scende vicino al bosco fino raggiungere il punto di partenza.
Nelle vicinanze si trova il Summer Park, un’area gioco per bambini aperta generalmente alcuni week-end e giornalmente da metà luglio a fine agosto.

Chantorné - Alpeggio Châtelard

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Lasciare la macchina nel parcheggio in prossimità della seggiovia Chantorné (aperta in inverno), attraversare e imboccare la strada sterrata che passa vicino al ristorante Les Montagnards e proseguire sul percorso denominato anche Tour des alpages.
La prima parte sale piano piano e attraversa una prateria, in seguito si sviluppa nel bosco per poi sbucare in un punto molto panoramico sulla Valle e su tutta Torgnon. Verso la fine ci si trova ad affiancare degli alpeggi, il primo, Les Chavannes, segue Arpeilles e poi in alto si vede quello di Châtelard. In alcuni punti panoramici sono disponibili alcune sedute e tavoli per pic-nic.
Volendo si può continuare ancora per poco più di 2500 metri e arrivare fino alla palude di Lodetor oppure lasciare il sentiero e salire per un 20 minuti circa al Lago Gordzà.

Chaté - Becca d'Aver

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Da Chaté, una delle ultime frazioni di Torgnon raggiungibile in auto, imboccare la strada poderale, n°9, che sale all’Alpe Chatelard Dessous. Da qui in poco tempo, continuando su sentiero, si raggiunge l’alpe Chatelard Dessus. Svoltare a sinistra sulla strada poderale che conduce all’alpe Chantorné e che termina nei pressi dell’alpe Fonten. Giunti alla fine della strada, imboccare il sentiero (sempre n° 9) che sale sulla destra fino al col Fenêtre, da dove, piegando verso sinistra, su un itinerario in cresta molto panoramico, si guadagnano il Mont de la Fenêtre e in seguito la Becca d’Aver.

Chaté - Monte Méabé

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Da Chaté, una delle ultime frazioni di Torgnon raggiungibile in auto, imboccare la strada poderale, n°9, che sale all’Alpe Chatelard Dessous. Da qui, continuando su sentiero, in poco tempo, si raggiunge l’alpe Chatelard Dessus . Svoltare a sinistra sulla strada poderale che conduce all’alpe Chantorné Damon e che termina nei pressi dell’alpe Fonten. Giunti alla fine della strada, imboccare il sentiero (sempre n° 9) che sale al col Fenêtre. In corrispondenza di un crocevia abbandonare l’itinerario n°9 o 105 per imboccare sulla destra il sentiero n. 8 che permette di raggiungere prima l’anticima, quindi alla vetta del Mont Méabé.

Etirol - Bivacco Rivolta - Col de Fort

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Dalle case di Etirol (1598 m) seguire la bella mulattiera (n. 107 / 7) che entra nel vallone. Proseguire sino ai piani superiori, si passa vicino all’alpe Tsantsevella e si prosegue sino al laghetto (n. 105) per poi attraversare il torrente e risalire sulla strada poderale fino all’alpe Beutsòlo. Seguire la poderale (n.1) fino a che non la si abbandona, sulla sinistra, per il sentiero che permette di guadagnare i ruderi dell’Hospice de Chavacour. Nei pressi dei ruderi, ad un crocevia, imboccare sulla destra l‘itinerario n. 5 che in breve tempo conduce all‘alpe Château. Attraversata la strada proseguire lungo l‘itinerario n. 5 fino ad incontrare nuovamente la strada sterrata. Dopo pochi metri sulla stessa in corrispondenza di un incrocio, proseguire sul ramo di sinistra che, immettendosi sul sentiero (sempre n. 5) raggiunge l‘alpe Grand-Drayères, visibile da lontano per la caratteristica forma a volta, quindi proseguire per il bivacco Rivolta. Il sentiero è molto impegnativo nell’ultimo tratto.

Etirol - Cima Bianca

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Dalle case di Etirol (1598 m) seguire la bella mulattiera (n. 107 / 7) che entra nel vallone. Proseguire sino ai piani superiori, si passa vicino all’alpe Tsantsevella e si prosegue sino al laghetto (n. 105) per poi attraversare il torrente e risalire sulla strada poderale fino all’alpe Beutsòlo. Seguire la poderale (n.1) fino a che non la si abbandona, sulla sinistra, per il sentiero che permette di guadagnare i ruderi dell’Hospice de Chavacour. Nei pressi dei ruderi, ad un crocevia, imboccare sulla destra l‘itinerario n. 5 che in breve tempo conduce all‘alpe Château. Attraversata la strada, proseguire lungo l‘itinerario n. 5 fino ad un ulteriore incrocio. Qui, trascurato il ramo di destra che conduce verso il bivacco Rivolta, seguire il ramo di sinistra che, dopo aver ancora incrociato la sterrata, raggiunge l‘alpeggio Crô di Loy. Da qui, proseguire sul sentiero n° 3 verso il bivacco di Tsan. Prima di raggiungere tale bivacco, in corrispondenza di un crocevia, imboccare il ramo di sinistra, sempre n.3, trascurando il ramo di destra n. 4. Proseguire quindi alla volta dell‘Alpe Erbion e da qui, guadagnare la Cima Bianca.

Etirol - Col de Tsomioy (Chomioi)

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Dalle case di Etirol (1598 m) seguire la bella mulattiera (n. 107 / 7) che entra nel vallone. Proseguire sino ai piani superiori, si passa vicino all’alpe Tsantsevella e si prosegue sino al laghetto (n. 105) per poi attraversare il torrente e risalire sulla strada poderale fino all’alpe Beutsòlo. Poco dopo, sulla sinistra, imboccare la sterrata che conduce prima all‘alpe Courthoud di Meiten (Cortod), quindi all‘alpe Crot des labies (Crô di Labie) e infine all‘alpe Chomioi, da dove l‘itinerario prosegue sul sentiero n° 6 fino a guadagnare il Colle Chomioi.
Itinerario escursionistico fino all‘alpe Chomioi.
Itinerario per Escursionisti Esperti (EE) dall‘alpe Chomioi al colle omonimo.

Etirol - Fenêtre de Tsan

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Dalle case di Etirol (1598 m) seguire la bella mulattiera (n. 107 / 7) che entra nel vallone. Proseguire sino ai piani superiori, si passa vicino all’alpe Tsantsevella e si prosegue sino al laghetto (n. 105) per poi attraversare il torrente e risalire sulla strada poderale fino all’alpe Beutsòlo.
Seguire la poderale (n.1) fino a che non la si abbandona, sulla sinistra, per il sentiero che permette di guadagnare i ruderi dell’Hospice de Chavacour. Nei pressi dei ruderi, ad un crocevia, imboccare sulla destra l‘itinerario n. 5 che in breve tempo conduce all‘alpe Château. Attraversata la strada, proseguire lungo l‘itinerario n. 5 fino ad un ulteriore incrocio. Qui, trascurato il ramo di destra che conduce verso il bivacco Rivolta, seguire il ramo di sinistra che, dopo aver ancora incrociato la sterrata, raggiunge l‘alpeggio Crot de Loup (Cro du Loï). Da qui, proseguire sul sentiero n° 4 verso il bivacco di Tsan. Prima di raggiungere tale bivacco, in corrispondenza di un crocevia, imboccare il ramo di destra, sempre n. 4, trascurando il ramo di sinistra per la Cima Bianca segnalato con il n° 3. Dal bivacco, camminando quasi parallelamente all‘omonimo lago si perviene all‘itinerario dell‘Alta Via n°1 che si segue verso sinistra fino alla Fenêtre de Tsan.

Mongnod - Maisonnet - Col Saint-Pantaléon - Saint-Evence

Escursioni in giornata  -  Torgnon

In corrispondenza dell’ultimo tornante verso destra prima del capoluogo di Torgnon, imboccare sulla sinistra il sentiero n. 13 che conduce a Maisonnet quindi al Col Saint-Pantaléon. Da qui, in corrispondenza della chiesetta, imboccare l’itinerario n. 2 sulla sinistra che sale dolcemente verso il santuario di Saint-Evence.
Nella radura, vicino alla cappella disponibili tavoli per pic-nic.
Itinerario panoramico con ampia vista sulla Valtournenche.
Per ridurre il percorso è possibile anche raggiungere direttamente con la macchina il Col Saint-Pantaléon e fare gli ultimi 2500 m nel bosco in un dolce saliscendi.

Triatel - Santuario di Gilliarey

Escursioni in giornata  -  Torgnon

Questa escursione parte dalla Fraz. Triatel che assieme alla Fraz. Etirol prendono il nome di Petit Monde. La prima parte del percorso segue la strada comunale asfaltata (è possibile raggiungere immediatamente con la macchina la Fraz. Etirol) e lungo questa prima parte di strada è possibile vedere un vecchio mulino, ancora funzionante fino a pochi anni fa. Lasciata la strada si prosegue su sentiero, n. 107, quasi interamente nel bosco fino a raggiungere l’alpe Tsantsevella . Da qui si imbocca, per circa 500 m, una sterrata per poi proseguire sulla destra della stessa sul sentiero, sempre n. 107, che conduce a Crêt. Superata tale località si incrocia nuovamente una sterrata che si segue fiancheggiando le case di Tellinod e giungendo alla località di Gilliarey, nei pressi della quale si trova il Santuario omonimo.
Si può fare un’alternativa, poco prima di Crêt, imboccare il sentiero n. 7 che sale più ripido, passando dall’alpeggio Comianaz.
A Gilliarey la vista è memorabile sulla vallata di Valtournenche e sul Cervino.

Tour degli alpeggi di Torgnon

Mountain Bike  -  Torgnon

Difficoltà tecnica: media/difficile
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero

Si percorre l’autostrada A5 Torino-Aosta, uscita “Châtillon-Saint Vincent”, si prosegue sulla strada regionale 46 per circa 7 km fino all’abitato di Antey-Saint-André, qui si imbocca la strada regionale 9 che, dopo 6 km circa, giunge nel capoluogo di Torgnon, dopodiché si supera il centro abitato e si seguono le indicazioni dell’area sportiva e pic-nic di Plan Prorion.

Da un punto di vista geologico la prima parte del percorso si svolge attraversando le rocce mesozoiche del complesso dei calcescisti con pietre verdi che costituivano il vecchio oceano perduto, che formano la zona del Monte Meabé; ad ovest del percorso, a partire dal Monte Miracolo, si possono osservare gli gneiss d’Arolla che facevano parte del vecchio continente africano, mentre la Cima Bianca è costituita da sedimenti di copertura costituiti principalmente da marmi.
Da un punto di vista idro-geologico si nota la presenza di rocce calcaree. La zona del lago Tsan è costituita da percorsi carsici mentre la zona paludosa di Loditor è interessata da un importante sistema di zone umide.

Sotto il profilo faunistico, tra il bacino acquitrinoso di Loditor e la zona degli alpeggi di Gilliarey, è possibile avvistare numerose marmotte. Nei boschi di abete rosso e larici a monte di Chantorné e Loditor si possono avvistare alcuni scoiattoli, lepri, caprioli, cervi, mentre occorre un binocolo per osservare gli stambecchi ed i camosci nei radi boschi e pascoli d’alta quota sottostanti il Monte Meabé e sotto la Punta Tsan. Nel cielo non è difficile scorgere vari tipi di uccelli quali la pernice, rapaci di varia specie, fra i quali l’aquila.
Il bosco è composto da fustaia di abete rosso e larice, mentre il sottobosco è caratterizzato dalla presenza di felce, sambuco, mirtillo, rosa canina e lampone.

Si inizia su un tratto asfaltato di 700 m circa che sale verso gli impianti di risalita di Chantorné, fino a raggiungere le prime baite dove si abbandona la strada per proseguire, a destra, sul tracciato della pista di fondo. Proseguendo per la strada sterrata si raggiunge l’Alpe Chavannes, Arpeille per poi incontrare l’Alpe Brusoney e l’Alpe Bedsoloz.
Si giunge poi ad un incrocio con una strada asfaltata che non è da imboccare ma occorre proseguire diritto su una pista con fondo erboso che si fa via via più stretta. Si continua all’ombra di larici ed abeti percorrendo un tratto in cui l’uomo è intervenuto creando delle passerelle in legno al fine di non danneggiare col passaggio le zone umide sottostanti.
Dopo essere transitati su di un ponte in legno in una zona che ci permette di ammirare la bellezza della rocciosa punta Tsan, un breve tratto di salita ci permette di raggiungere la “zona umida” di Loditor (1950 m). Da Loditor salendo a destra per la strada sterrata, si perviene alla località di Gilliarey, al km 9,250 a quota 2180 m, che rappresenta un primo giro di boa della nostra gita ma è anche un punto panoramico sul Cervino, sul ghiacciaio del Plateau Rosà e sulla Valtournenche che merita una sosta.

Per il “Giro degli alpeggi con vista sul Cervino” occorre ripercorrere la strada utilizzata all’andata e scendere sino all’Alpe Tellinod (al km 11,350) dove si svolta a destra per proseguire sempre su strada sterrata ed oltrepassare l’Alpe Palud fino all’Alpe Château.

Nei pressi di quest’alpeggio sono presenti i ruderi dell’ospizio Chavacour situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del vino moscato di Chambave. Proseguendo per il nostro percorso svoltiamo a sinistra per una strada sterrata larga e pianeggiante che in parte ripercorre il tracciato del canale irriguo di Chavacour importante opera dell’uomo che serve a permettere la coltivazione del foraggio e l’allevamento di bestiame in alcuni Comuni situati sul versante dell”adret”, come Verrayes, Saint-Denis, Chambave.

Il giro prosegue toccando le baite di Cortod, e di Tronchaney, da questo punto molto panoramico possiamo ammirare quasi tutta la conca degli alpeggi di Torgnon ed in basso la “zona umida” di Loditor.

Proseguendo il nostro tragitto fra boschi di abeti e larici, dopo una leggera discesa si arriva nella zona di Chantorné dove sono presenti le piste da sci, oltrepassate le quali si dovrà affrontare un breve tratto di discesa ripido (150 m circa) con fondo sconnesso e pietroso eventualmente da percorrere a piedi.
Risaliti in sella si percorre ancora una stradina in leggera discesa, che ricalca la pista di fondo, molto suggestiva in quanto, voltandosi indietro è possibile scorgere, fra le fronde degli alberi il Monte Cervino ed alcune vette del gruppo del Monte Rosa.

Si perviene quindi al Col des Bornes (al km 28,800) punto panoramico sulla vallata centrale della Valle d’Aosta dove la vegetazione cambia per lasciar posto al pino silvestre visto l’ambiente più secco dovuto all’esposizione a Sud. Svoltando a destra sempre sulla pista di fondo si prosegue su un tratto pianeggiante alternato a leggere salite (2 km circa) fino a raggiungere un bivio dove si deve girare a sinistra ed affrontare una discesa ripida (1,5 km circa) che porta all’area pic-nic di Champlong (al km 31,450), secondo giro di boa del nostro tour dove è presente un punto di ristoro.

A Champlong è possibile, inoltre, visitare un alpeggio dove, nel periodo tra giugno e settembre, avviene la lavorazione quotidiana del latte per la produzione dei prodotti caseari tipici (fontina, burro, ricotta, ecc.) degustabili in loco.

Da Champlong (1625 m) si riguadagna quota sino al Col des Bornes (1770 m) percorrendo per il primo tratto la strada fatta all’andata per poi proseguire leggermente a destra su un tragitto più dolce fino al colle. Dal Col des Bornes si prosegue per circa un chilometro sulla strada percorsa all’andata ed al secondo bivio, si prende a destra per scendere verso l’area pic-nic di Plan Prorion dove ha termine il tour.

Punta Tsan

Percorsi alpinistici  -  Torgnon

Primo giorno
Tra le frazioni Pecou e Chaté si imbocca a sinistra la mulattiera che sale verso nord e che passa accanto ad una cappella, situata in posizione dominante. Si costeggia un caratteristico dosso quotato 1845 m, quindi si sale all’alpeggio di Châtelard (1891 m) dove si incontra la strada sterrata proveniente da Septumian. Se ne segue il tracciato che si sviluppa nel bosco per raggiungere in piano lo stagno di Loditor (1900 m). Qui, a sinistra, si dirama un sentiero che sale sopra il dosso quotato 2107 m e che, dopo un tratto pianeggiante, transita nei pressi dei ruderi dell’antico ospizio di Château. Qui ci si imbatte nuovamente in una strada sterrata che si segue fino al suo termine, dove si incontra un sentiero che sale all’alpeggio Grand Drayère (2350 m). Si svolta quindi a destra per risalire un pendio erboso. Giunti in un pianoro, lo si abbandona ben presto per salire una ripida china prativa, al di sopra della quale ci si dirige a sinistra per affrontare un pendio detritico che sbuca nella conca che precede il bivacco Rivolta, raggiungibile in breve.
Secondo giorno
Dal bivacco ci si porta sul Col de Fort (2906 m) dove, a sinistra, ha inizio la cresta della Punta Tsan. Dopo i primi passi, si incontra un placca che si scala agevolmente per proseguire senza particolari difficoltà fino al termine del primo risalto. Il successivo tratto pianeggiante conduce ai piedi del secondo gradone, che si attacca a sinistra salendo una placca inclinata verso destra e che porta sul filo di cresta. Si obliqua quindi verso destra e ci si trova così sul versante nord alla base di belle placche compatte. Si scalano con due lunghezze di corda verso sinistra, fino alla base del camino Maquignaz, passaggio obbligato per raggiungere la cima del secondo risalto. Ancora un tratto pianeggiante conduce alla base del terzo risalto: lo si risale lungo un grande diedro che termina a pochi metri dalla vetta.
Discesa: ridiscendere con una calata il terzo risalto fino ai suoi piedi. Da qui, reperire una serie di ometti che permettono di imboccare un canale diagonale sul versante sud. Scenderlo, sempre seguendo gli ometti, fino alla base del secondo risalto. Quindi proseguire lungo la pietraia fino a pervenire nella conca a valle del bivacco Rivolta. Di qui ci si ricongiunge all’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Saint-Evence

Racchette da neve  -  Torgnon

Discendere la strada regionale sino ad incontrare, sulla sinistra, una palina segnaletica che invita a svoltare a sinistra: si ridiscende un breve tratto sino a raggiungere la Cappella di Saint-Pantaléon. Superata la Cappella si procede inoltrandosi in un bellissimo bosco di conifere con interessanti scorci panoramici sul Cervino, la Valtournenche, il gruppo dell’Emilius e sui pianori sottostanti. Il percorso si sviluppa in un abetaia attraverso i quali il sole gioca con i chiaroscuri sulla neve, si procede sulla traccia di un ampio sentiero che percorre una cresta spartiacque boscosa tra la Valtournenche e i pianori di Saint-Denis e Verrayes. La nostra marcia procede dolcemente seguendo i continui saliscendi del sentiero. Dopo circa 20 minuti si raggiunge, nel mezzo del bosco, la deviazione, a sinistra, per il Sez de Creuvö: si risale il bosco per un centinaio di metri e si incontra una particolare pietra vuota all’interno.
Ritornati sul percorso principale il sentiero incontra alcune panche che, poste lungo il percorso, permettono di godersi il bellissimo panorama che si apre sulla valle centrale. Infine si giunge sul piano nel quale è costruita la caratteristica Cappella.

Cima Bianca

Scialpinismo  -  Torgnon

Dall’abitato di Pecou 1650 m, iniziare a salire lungo la diagonale attraversando gli ampi prati in direzione nord, sino a raggiungere la carrozzabile all’altezza degli alpeggi Châtelard 1891 m. Seguire quindi il tracciato quasi pianeggiante per circa 3 km sino al laghetto di Loditor 1962 m facilmente localizzabile per l’ampia parete di roccia sovrastante. Iniziare a salire sulla sinistra in direzione degli alpeggi Château 2084 m e Le Crotte de Loup 2161 m. Risalire il ripido vallone che, in poco tempo, porta agli ampi ripiani soprastanti e raggiungere gli alpeggi Erbion 2522 m. Svoltare in direzione ovest e, lungo un pendio più ripido, portarsi sull’ampia cresta. Togliere gli sci e guadagnare la cima.