Itinerari sportivi: Aosta
Ciclotour: Aosta - Colle del Gran San Bernardo
Ciclismo - AostaSalendo verso il colle del Gran San Bernardo il primo centro che si incontra è Gignod, caratterizzato dalla pittoresca chiesa con portale gotico. Continuando a salire si incontra Étroubles, borgo medievale con un interessante museo a cielo aperto.
A pochi chilometri dal confine si attraversa Saint-Oyen, piccolo borgo con case in stile valdostano. Ai piedi del borgo principale trovano posto la casa ospitaliera dei canonici del Gran San Bernardo e il monastero Regina Pacis.
L’ultimo comune sul versante italiano è Saint-Rhémy-en-Bosses famoso per il prosciutto crudo DOP, il “Vallée d’Aoste Jambon de Bosses”. Prima di entrare nel paese, svoltando verso destra, si imbocca invece la strada che in 10 km porta al passo del Gran San Bernardo. Per il Colle passarono i Celti, i Romani, e, dal medioevo, numerosi pellegrini che percorrevano la Via Francigena in direzione di Roma. Il passaggio più celebre è quello di Napoleone Bonaparte.
Nei pressi del valico, sconfinando per pochi metri in territorio elvetico, si trova il famoso ospizio dove venivano allevati i cani San Bernardo.
Località interessate dal percorso:
- Aosta (590 m)
- Bivio per Arpuilles 1,9 km (690 m)
- Bivio per Valpelline 3,8 km (780 m)
- Gignod 8 km (960 m)
- Etroubles 16,4 km (1265 m)
- Saint-Oyen 18,1 km (1350 m)
- Bivio Colle Gran San Bernardo 20,3 km (1490 m)
- Saint-Rhémy 22,2 km (1615 m)
- Colle del Gran San Bernardo 35,1 km (2473 m)
Percorso compreso nella tappa del giro d’Italia del 1973 (Ginevra/Aosta), tappa vinta da Merckx (Belgio).
Passaggio previsto della 13a tappa del Giro d’Italia 2023 da Borgofranco d’Ivrea a Crans-Montana, dove il Colle del Gran San Bernardo era la “cima Coppi” cioè il punto più elevato di tutta la competizione (annullato per problemi meteo).
Ciclotour: Aosta - Courmayeur
Ciclismo - AostaPartendo da Aosta in direzione Courmayeur la prima località che si incontra è Sarre. Il suo castello fu acquistato dai Savoia nel 1869 e adibito a residenza di caccia. Subito dopo si giunge a Saint-Pierre dove si possono ammirare i castelli di Sarriod de la Tour e quello dall’aspetto fiabesco di Saint-Pierre.
Sulla strada per Courmayeur si incontrano Arvier, che sorge in una piccola conca coltivata a vigneti, e Avise, antico borgo dominato da tre castelli medievali.
Passata la cascata di Lenteney, sulla sinistra, La Salle segna la porta d’ingresso della Valle del Monte Bianco. In posizione digradante, tra i vigneti e i frutteti e felicemente esposto al sole, il villaggio è stato quasi completamente ristrutturato rispettando l’originale architettura delle case preesistenti. Proseguendo si raggiunge Morgex, vecchio borgo situato in un ampio spazio pianeggiante circondato da una bella cerchia di montagne. Prima di continuare l’itinerario verso Courmayeur vale la pena fare una sosta a Pré-Saint-Didier, importante stazione termale già conosciuta e apprezzata dagli antichi Romani. Courmayeur si trova ai piedi del gigantesco massiccio del Monte Bianco. Sviluppatasi attorno all’antica chiesa dei Santi Pantaleone e Valentino, fin dall’800 è da considerarsi la capitale dell’alpinismo e dell’escursionismo di montagna.
Località interessate dal percorso:
- Aosta (585 m)
- Bivio Valle di Cogne 4,5 km (625 m)
- Bivio Rhemes/Valsavarenche 10,1 km (670 m)
- Bivio Valgrisenche 13,7 km (745 m)
- Bivio Strada dei Salassi 15,3 km (780 m)
- Bivio Colle San Carlo 24,9 km (920 m)
- Pré-Saint-Didier Bivio Colle Piccolo San Bernardo 29,7 km (1010 m)
- Courmayeur 35,1 km (1200 m)
Percorso compreso nella tappa del giro d’Italia del 1959 (Aosta/Courmayeur). Tappa vinta da Gaul (LUX).
Escursione alla riserva naturale Lo Tsatelet
Escursioni in giornata - AostaLa riserva si trova a Nord-Est di Aosta su una collina dai fianchi scoscesi, ma dalla sommità pianeggiante, si estende su 14 ettari, ad un’altitudine di circa 800m.
Si tratta di un’area di notevole interesse geomorfologico e archeologico, con aspetti paesaggistici tipici dei versanti di bassa montagna a esposizione meridionale. Nel tardo neolitico, circa 3000 a.C., un insediamento umano occupava la sommità della collina.
Dall’ Arco d’Augusto attraversare il torrente, passare sul Ponte Romano e girare a sinistra. Arrivati al sottopasso e alla rotonda girare a destra, la strada inizia a salire e dopo circa 100 metri prendere la stradina che sale a sinistra indicata con il segnavia 6. Costeggiare il Parco Fontaine Saint-Ours e salire fino a raggiungere Busseyaz. Continuare sulla strada che in seguito diventa sterrata. Lasciare il bivio di destra e alla biforcazione successiva prendere prima a destra poi a sinistra. Seguire quindi il sentiero che si stacca a destra e raggiunge l’area ricreativa. Seguire il sentiero che sale sulla sommità della riserva.
MOTOTOUR - Aosta - Bionaz - Diga di Place Moulin
Motociclismo - AostaDa Aosta, capoluogo della regione, fino al territorio del comune di Bionaz, passando per villaggi di Valpelline ed Oyace.
AOSTA: STORIA ANTICA E SHOPPING
Prima di puntare a nord e addentrarvi nella Valpelline, regalatevi qualche ora per visitare Aosta. Scoprirete che ne vale davvero la pena e ripartirete con un solo pensiero: quello di ritornarci presto!
Parcheggiate la moto ai piedi dell’Arco di Augusto, monumento simbolo di Aosta realizzato nel 25 a.C., anno di fondazione della città. Pochi passi nel centro storico e arrivate alla Porta Praetoria, al Teatro Romano, al Foro… E poi la Cattedrale, la Collegiata di Sant’Orso, la basilica di San Lorenzo, Piazza Chanoux. Ma non è tutto. Potete immergervi nelle antiche vie della città, fare shopping negli eleganti negozi dell’isola pedonale, godervi il piacere di un ristorante tipico e visitare le esclusive botteghe di artigianato locale. Ora basta, però. La Valpelline vi aspetta!
IN MOTO LUNGO LA VALPELLINE
Godetevela tutta, l’atmosfera particolare di questa valle. Strade tranquille e poco frequentate, uno scenario affascinante, dominato dalle imponenti vette che segnano il confine con la Svizzera, fitti boschi e prati invitanti, ideali per una bella sosta. Assai viva anche la cultura gastronomica, con la “Seupa à la Vapelenentse” e, naturalmente, la Fontina alla quale è dedicata la grande festa che si svolge ogni anno, a metà agosto, ad Oyace.
Una forma intera, nel bauletto, forse non ci sta. Ma una fetta sì. Una bella fetta di Fontina da gustare alla sera o magari da sciogliere per una sostanziosa fonduta. E allora fate una piccola deviazione, poco dopo il capoluogo di Valpelline, fino al centro visitatori della Cooperativa Produttori Latte e Fontina. La visita al centro comprende anche gli spettacolari magazzini di stagionatura delle fontine scavati nella roccia, uno dei quali ricavato all’interno dell’antica miniera di rame e dove la Fontina DOP rimane per 80 giorni e prende il suo gusto dolce e inimitabile.
BIONAZ E LA DIGA DI PLACE MOULIN
Bionaz, uno dei comuni con maggiore estensione territoriale della regione, è situato a 1600 metri di altitudine in testa alla Valpelline. Per una sosta diversa dal solito, potete fermarvi presso l’area picnic Lexert, immersa nel verde, sulle rive di un grazioso laghetto. La strada prosegue oltre tra curve e verdi panorami fino ad arrivare alla imponente diga di Place Moulin: il vasto lago di Place Moulin, dalle acque color smeraldo, è fiancheggiato da una strada sterrata poderale chiusa al traffico.
MOTOTOUR - Aosta – Gran San Bernardo (A/R)
Motociclismo - AostaPercorso mitico per chi ama i motori: qui si correva la gara di regolarità per auto storiche “Aosta-Gran San Bernardo”.
Potete imboccare subito la Valle del Gran San Bernardo oppure allungare un po’ la strada scegliendo la variante che vi porta a Doues, pittoresco paesino di media montagna, in ottima posizione panoramica.
Altra località da “gustare”, in tutti i sensi, è Saint-Rhémy-en-Bosses, dove nasce il rinomato Jambon de Bosses DOP, una vera e propria rarità gastronomica, celebrata ogni anno a luglio durante un evento che vede protagonista questo delizioso prosciutto crudo.
Superato il borgo di Saint-Rhémy, la strada sale fino ai 2.473 metri del Colle del Gran San Bernardo (non dimenticate guanti e maglia pesante!), importante passo alpino utilizzato fin dall’antichità, come attestano numerosi ritrovamenti archeologici. Fu proprio San Bernardo a costruire qui, nell’XI secolo, il grande ospizio che per molto tempo diede assistenza ai viandanti.
Dietro la sua statua, che domina oggi il colle, è ancora ben visibile l’antica strada romana scavata nella roccia.
MOTOTOUR - Aosta – Saint-Nicolas - Planaval (La Salle)
Motociclismo - Aosta
A Saint-Nicolas parcheggiate la moto e fate quattro passi fino al belvedere, suggestiva terrazza a strapiombo sulla valle centrale: qui la vista spazia da Aosta ad Arvier, tra vigneti e campi coltivati; alzando lo sguardo, vi sembra di toccare i ghiacci della Grivola e del Rutor e, di fronte, vi si aprono ben quattro vallate, la Valle di Cogne, la Valsavarenche, la Val di Rhêmes e la Valgrisenche. Una posizione straordinaria, che fa di Saint-Nicolas un centro turistico particolarmente apprezzato. Una curiosità: questo è anche il paese natale dell’Abate Cerlogne, il primo codificatore della lingua valdostana; non a caso, oggi, ospita il Centro Studi “René Willien”, impegnato nella difesa e nella diffusione del dialetto locale.
Sentieri, ru e strade militari nella valle del Gran San Bernardo
Mountain Bike - AostaDifficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: difficile
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
Raggiunto l’abitato di Arpuilles, frazione del comune di Aosta, si prende la strada denominata “dei Salassi” segnalata da un cartello e si prosegue fino ad un incrocio posto su di un tornante, dove si trova il cartello che indica la “Colonia Città di Collegno”.
Lasciata la macchina nei pressi della colonia abbandonata della Città di Collegno si percorre il ru Neuf in direzione nord fino ad incrociare la strada asfaltata. Abbandonato lo sterrato si sale lungo quella che ben presto diventa una poderale che, attraversati un paio di villaggi, porta ad un bivio; proseguendo verso destra si scende per circa un km fino ad incrociare la strada che provenendo da Planet porta ad alcune frazioni e alpeggi soprastanti. Imboccando questa, si ricomincia a salire incontrando gli abitati di Romparmé e Ronc dove è possibile fermarsi a riempire le borracce ad ammirare il panorama sulla vallata centrale e sui monti che circondano la città di Aosta.
Percorrendo la strada fino a raggiungere una palina di segnalazione dei sentieri che indica il bivio tra la punta Chaligne e l’Alpe d’Arsy, si prosegue oltre, fino ad un bivio posto su un tornante. Andando verso destra ci si inoltra in un bosco di larici lungo un percorso dal fondo inerbito paesaggisticamente molto suggestivo. Dopo uno slargo la pista inerbita lascia posto ad una poderale con forte pendenza. Percorsa per qualche decina di metri si intravede sulla destra una stradina che, seguendo la freccia gialla di indicazione di sentiero, raggiunge un torrentello. Attraversato questo, si esce dal bosco e lungo un sentiero si raggiunge la suggestiva Alpe Arolla da dove si può godere un meravigliosa vista sul Grand Combin e sulla Valpelline. Andando oltre si raggiunge la strada poderale che proviene dall’abitato di Buthier e porta all’Alpe Chaligne. Imboccata questa, dopo qualche km si raggiunge il Rifugio Chaligne dove è possibile sostare, rifocillarsi ed eventualmente dormire.
Ripresa l’escursione si ripercorre in discesa un breve pezzo della strada fatta in salita fino ad incrociare una poderale che, in piano, ripercorre il ru Collet attualmente interrato. Il ru Collet prosegue in piano attraverso i boschi e girando attorno alla cresta Tardiva raggiunge la comba d’Arsy e l’omonimo alpeggio da dove si apprezza una fantastica vista sull’antistante vallone del Menouves.
Finita la fatica. Nei pressi dell’alpeggio parte una stradina trattorabile con una discreta pendenza. Proseguendo lungo la strada poderale e facendo attenzione alle canaline di raccolta delle acque, si raggiunge la strada militare di Condemine Gran Testa. Percorrendo quest’ultima in direzione est fino al raggiungimento del tornante della strada che conduce all’abitato di Buthier, è possibile vedere le pietre miliari con le progressive kilometriche.
Continuando su asfalto si prende il bivio per Petit-Buthier e una volta terminata la strada, si prosegue lungo la poderale svoltando a sinistra si attraversano i prati fino a raggiungere l’abitato di Moré-Buthier dove c’è l’azienda agricola Lo-Couis. Proseguendo oltre, in direzione sud, si imbocca il primo sentiero che si incontra sulla sinistra e che, attraverso spettacolari saliscendi nel bosco raggiunge il ru Neuf nei pressi di un tornante asfaltato dove si incontra la palina segnaletica che evidenzia il percorso della via Francigena. Attraversato il tornante si imbocca la strada poderale che sovrasta il ru che ben presto riemerge costeggiando il sentiero boscato e definendo un paesaggio da cartolina. Proseguendo oltre la palestra di arrampicata sportiva si oltrepassano in più punti alcune strade comunali sino a tornare al luogo di partenza.
Ciclotour: Pista ciclo-pedonale Sarre - Pontey
Ciclismo - GressanIl percorso ciclo-pedonale, anche noto come "Ciclovia Baltea", costeggia le sponde della Dora Baltea, il fiume che scorre lungo il solco centrale della Valle d’Aosta. Classificato come facile, il tracciato si snoda da Sarre a Pontey, attraversando i comuni di Gressan, Aosta, Charvensod, Pollein, Brissogne, Saint-Marcel, Fénis, Nus e Chambave.
Ad Aosta, il percorso è collegato alla pista ciclabile urbana.
Prevalentemente pianeggiante, l’itinerario è adatto ai biker che vogliono allenarsi ma anche alle famiglie che desiderano effettuare piacevoli pedalate all’aria aperta lontano dal traffico. La larghezza della pista è tale da consentire l’incrocio agevole delle biciclette, con fondo in asfalto e bordi di ghiaia ai lati per separare il tracciato dalla vegetazione e dai terreni limitrofi.
Ideale anche per la corsa e le passeggiate, la pista collega varie aree sportive, servite da parcheggi, consentendo di entrare ed uscire in più punti del tracciato e di abbinare altre attività di svago alla fruizione del percorso ciclo-pedonale. A breve distanza da alcuni punti di accesso alla pista si trovano siti di interesse culturale e centri abitati dove trovare bar, ristoranti, sistemazioni alberghiere e altri servizi.
Il percorso ciclo-pedonale ha uno sviluppo superiore ai 30 km.
Ingressi principali:
• area sportiva di Sarre
• area sportiva Montfleury di Aosta
• area sportiva e ricreativa Les Iles di Gressan
• area sportiva e ricreativa Tzamberlet di Aosta
• area sportiva Pont-Suaz di Charvensod
• area sportiva di Charvensod
• area sportiva e ricreativa Grand-Place di Pollein
• area sportiva e ricreativa Golf Les Iles
• area Palafent dedicata agli sport tradizionali valdostani di Brissogne
• campo sportivo di Saint-Marcel
• parcheggio del cimitero di Fénis
• area attrezzata Tzanté de Bouva di Fénis
Un punto di ingresso al percorso ciclo-pedonale è la zona sportiva Montfleury di Aosta, nei pressi del cimitero, con parcheggio per le auto ed un’area per la sosta dei camper e che è collegata, mediante una passerella che attraversa il fiume, all’area sportiva di Gressan, altro possibile accesso alla pista. All’altezza dell’area sportiva di Montfleury il percorso segue la sinistra orografica della Dora Baltea salendo in direzione di Sarre dove la pista termina all’altezza della zona sportiva.
Dall’ area sportiva di Gressan la pista segue la sponda destra del fiume. All’uscita della passerella che attraversa la Dora, un pannello descrive come la morfologia del fiume si sia modificata negli anni e, poco distante, si trova uno dei cartelli informativi, presenti in più punti della pista, con la mappa del percorso ciclo-pedonale e il suo regolamento di utilizzo.
L’area sportiva di Gressan è costituita da una vasta area verde circondata da un anello di 1 Km di pista ciclabile che funge anche da percorso salute. Sono presenti un parco giochi per bambini, fontanili, varie panchine e bar ristoranti, uno dei quali gestisce una piccola piscina scoperta (aperta in estate).
Anche la zona sportiva Tsamberlet di Aosta è collegata al percorso ciclo-pedonale e offre, tra le varie strutture sportive, una piscina coperta ed una scoperta (aperta da metà giugno a metà settembre) e un palazzetto per il pattinaggio su ghiaccio.
Proseguendo lungo il tratto di pista nel territorio del comune di Gressan, si incontra un raccordo con la strada regionale nei pressi di un ristorante, all’altezza della frazione Borettaz dove ha sede un’azienda agricola, visitabile su prenotazione, con vendita diretta di prodotti a Km zero. Questo collegamento è spesso utilizzato anche dagli spericolati biker che, arrivati al termine della pista di downhill che da Pila scende ad Aosta, percorrono la ciclabile fino a Pont-Suaz per poi uscirne e ritornare al piazzale della telecabina Aosta-Pila, utilizzata per salire in quota.
Anche a Pont-Suaz, nel comune di Charvensod, si può accedere dalla pista al centro abitato e a vari servizi di ristoro ed ospitalità ed è anche il punto più comodo per uscire dal tracciato per raggiungere, su strada o a piedi, il centro della città di Aosta , per visitare i suoi monumenti romani e le chiese medievali o semplicemente per trovare alloggio o passeggiare nelle vie pedonali, tra negozi e ristoranti.
Il percorso ciclabile prosegue, lungo la sponda destra del fiume, nel territorio comunale di Charvensod, con un accesso anche a livello del campo sportivo, nei pressi di un ristorante e di altri servizi, lasciandosi sulla sinistra la zona industriale di Aosta fino ad arrivare all’area verde Grand-Place di Pollein. Si tratta di un’area ricreativa con un parco giochi per bambini ed un vasto prato centrale al margine del quale si trovano panchine e fontanelle di acqua potabile. L’edificio a lato del parcheggio (a pagamento) è circondato su tre lati da un parco arboreo e dal giardino delle rocce.
Continuando nel territorio di Brissogne, la pista costeggia l’area sportiva che offre un Golf Club con campo pratica e un percorso a 9 buche, una piscina scoperta di 25 metri (aperta in estate) e un laghetto per gli sport acquatici oltre ad un bar ristorante. Sempre nel tratto di Brissogne, il percorso conduce al centro polivalente Palafent comprendente un bar-ristorante con parcheggio antistante ed un’area destinata alla pratica degli sport popolari valdostani (tsan, rebatta, fiolet e palet) i cui campionati si svolgono in primavera ed in estate.
La pista procede, sempre lungo il torrente, circondando nel suo percorso anche un’area naturalistica protetta, la Riserva Naturale zona umida di Les Iles che rappresenta il più importante sito regionale di sosta e alimentazione per gli uccelli migratori e che accoglie anche diverse specie di volatili stanziali. Il sentiero della riserva che si addentra verso i capanni di osservazione per il bird watching si percorre solo a piedi lasciando le bici in apposite rastrelliere.
La pista entra nel territorio del comune di Saint-Marcel dove si trova una distilleria visitabile che è anche una “merenderia” dove è possibile fermarsi per uno spuntino.
A Fénis la pista è in asfalto rosso ed il tracciato spicca più nettamente tra il verde dei prati e dei campi coltivati. Si tratta di un vero e proprio circuito ad anello accessibile sia dal parcheggio del cimitero di Fénis sia dall’area attrezzata Tsanté de Bouva. A breve distanza, il paese offre servizi di accoglienza e ristoro e una delle attrazioni turistiche più note della zona e della regione: il castello di Fénis. A Fénis è inoltre possibile visitare il MAV - museo dell’artigianato valdostano tradizionale.
Uscendo da Fénis e seguendo la via che porta al cimitero, si imbocca nuovamente la pista ciclabile. Di recente costruzione, molto ben tenuta e segnalata, si snoda su asfalto liscio. Costeggia la Dora Baltea sulla sua sponda destra. Più avanti, tra i paesi di Chambave e Pontey, si trovano aree attrezzate per pic nic e barbecue. Protette dal sole dalla folta vegetazione, alcune di esse offrono servizi igienici e posteggi per auto.
Principali regole di fruizione del percorso ciclo-pedonale:
• il percorso è fruibile esclusivamente in orario diurno dal 15 marzo al 15 novembre
• ogni utilizzatore è tenuto a rispettare gli altri frequentatori evitando comportamenti che possano impedire il normale uso del percorso
• è vietato introdurre cani e cavalli
• i ciclisti devono tenere una velocità moderata, mantenendo la destra e avendo padronanza del mezzo in rapporto al numero di persone che utilizzano il percorso
• la circolazione dei veicoli a motore è vietata (è consentita soltanto ai proprietari e ai conduttori legittimi dei terreni agricoli serviti dal percorso; i veicoli autorizzati devono procedere con cautela, non superare i 30 km l’ora, garantendo il rispetto del prioritario traffico ciclistico). Sono esclusi dal divieto di transito i mezzi di sorveglianza, di soccorso e di servizio per le operazioni di manutenzione.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Courmayeur
Motociclismo - Pont-Saint-MartinIl primo comune valdostano è Pont-Saint-Martin. Passati i comuni di Donnas, il forte di Bard, Hône, Arnad, Verrès e Montjovet, inizia la breve salita della "Mongiovetta" che vi porta a Saint-Vincent e poi a Châtillon. Attraversando poi Chambave, Champagne (Verrayes) e Nus, arrivate alle porte di Aosta, dove la strada statale diventa a due corsie per senso di marcia nei comuni di Quart e Saint-Christophe (zona commerciale).
Dopo un'eventuale sosta ad Aosta, superato il capoluogo valdostano (corso Ivrea, via Roma e via Parigi con numerose rotonde) e dopo il bivio che dà origine alla strada statale N. 27 del Gran San Bernardo, la SS26 prosegue verso ovest e attraversa Sarre (bivio per Cogne), Saint-Pierre, Villeneuve (bivio per Introd e le valli di Rhêmes e Valsavarenche), Arvier, Léverogne (bivio per la Valgrisenche), passa vicino a Derby (frazione di La Salle), attraversa La Salle e poi Morgex fino ad arrivare a Pré-Saint-Didier (bivio per La Thuile e, in estate, per il valico del Piccolo San Bernardo). Da qui proseguite fino a Courmayeur.
Per rientrare potete optare per il percorso di trasferimento lungo l’autostrada A5, che attraversa tutta la valle centrale, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin. Troverete indicati tutti i caselli e le uscite che possono servirvi per raggiungere i punti di partenza degli itinerari in moto o per tornare a casa al termine delle vostre escursioni.
Giro delle cantine: alla scoperta dei vini valdostani
Mountain Bike - VilleneuveDifficoltà tecnica: facile
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: strade asfaltate e sterrate
Da Aosta, procedere lungo la S.S. 26 in direzione Courmayeur, fino ad oltrepassare l’abitato di Villeneuve ed arrivare ad un grande piazzale sulla destra, punto di partenza dell’itinerario.
Dal piazzale in località Trepont di Villeneuve si percorre la S.S. 26, dirigendosi verso il centro sportivo di Villeneuve. Imboccando la passerella in legno che scavalca la Dora Baltea, si prosegue verso il centro del paese.
Usciti dall’abitato si prosegue verso Aymavilles, dove si sale alla sede della cooperativa Cave des Onze Communes. L’itinerario prosegue poi sulle strade sterrate che attraversano i vigneti di Les Crêtes, offrendo splendidi scorci panoramici (piana di Aosta e castelli).
Scesi ad Aymavilles, in prossimità dello svincolo autostradale, si oltrepassa il ponte sulla Dora Baltea e si prosegue l’itinerario costeggiando il fiume.
Attraversando l’abitato di Jovençan, si giunge al centro sportivo di Gressan. La passerella pedonale di recente costruzione consente di oltrepassare nuovamente la Dora, entrando nella periferia di Aosta e dirigendosi verso l’Institut Agricole Régional.
Da qui si riparte in direzione ovest (Courmayeur), raggiungendo la strada panoramica collinare, giungendo fino al municipio di Sarre. Oltrepassata la ferrovia, si giunge nuovamente in prossimità dello svincolo autostradale, dove inizia un divertente tratto di sterrato lungo l’argine della Dora.
Si prosegue così fino a Saint-Pierre, dove si potrà osservare il caratteristico castello di Sarriod de la Tour, raggiungibile con una breve, ma impegnativa strada sterrata.
Attraversata la S.S. 26, l’itinerario prosegue attraverso le frazioni della collina fino ad imboccare il ponte che conduce a Villeneuve. Raggiunto il parco fluviale, si percorre a ritroso il tratto iniziale della gita, giungendo nuovamente il punto di partenza a Villeneuve.
Le aziende vitivinicole sono visitabili solo su prenotazione. Sulla mappa selezionare l'icona “aziende agricole” per individuarle.