Patrimonio culturale: Valtournenche

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Cappella di San Domenico Savio

Chiese e santuari  -  Chamois

Nel 1970 il signor Amato Gorret di Valtournenche fece costruire a 2500 metri di quota, sul displuvio del Col Clavalité, una cappella a forma di semibotte, con la porta di accesso verso Chamois. Tutti gli anni, nella prima settimana di agosto, viene fatto un incontro tra le comunità di Chamois e Valtournenche con la celebrazione della Santa Messa.

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Cappelle

Chiese e santuari  -  Valtournenche

Barmasse - si trova sulla strada per Valmartin, ai piedi delle rocce che formano un riparo (le cosiddette “barmes”) ad alcune costruzioni del minuscolo villaggio. È stata costruita nel 1926 a cura di Pietro Hosquet ed è dedicata alla Madonna di Lourdes; è tuttora di proprietà della famiglia Hosquet.
Bringaz - di recente costruzione, si trova a quota 1720 nella frazione omonima e prende il nome dal termine valdostano “brenva”, che significa larice. Dedicata a santa Rita da Cascia.
Busserailles - della costruzione originaria resta un’iscrizione in latino: “Hoc opus f. fieri. D.nus Gabriel Goyet presbyter Issimiensis et Vallistornenchiae curatus 1679” (Quest’opera è stata ordinata da don Gabriel Goyet, sacerdote di Issime e parroco di Valtournenche). Nel 1934 essa fu demolita per far posto alla strada del Breuil, per poi essere ricostruita poco distante dal luogo precedente.
Chaloz - l’attuale costruzione, del 1910, ha completamente sostituito il primitivo edificio del 1722. Sulla facciata, una nicchia ospita una statua seicentesca della Madonna Addolorata, a cui la cappella è intitolata insieme a San Rocco.
Cheneil - nascosta nella pineta dell’incantevole conca, non ancora raggiunta dalla strada carrozzabile, risale al 1896, come attesta la data incisa su una pietra. È dedicata a Notre Dame de la Guérison.
Cheperon - villaggio e cappella prendono il nome dal patronimico Perron, assai diffuso a Valtournenche. Dedicata alla Madonna del Carmine e a San Leonardo, fu fondata dai canonici Carrel nel 1739. La facciata è ornata da un affresco con la Madonna del Carmine, San Gottardo, San Francesco di Sales, San Grato e San Rocco. Vi si conserva un messale del 1733.
Cignana - posta a 2191 metri, è stata costruita nel 1928 assieme alla diga che crea l’invaso da cui scende l’acqua che fa funzionare la centrale idroelettrica di Maen. Dedicata alla Madonna delle nevi, conserva due fregi dorati policromi provenienti da una cappella più antica, sull’altra sponda del lago.
Crépin - fondata nel 1694 da Giovanni Ménabreaz, è dedicata ai santi Crispino e Crispiniano. Il piccolo portico antistante è stato affrescato dal Tantardini (1948) con le immagini della Santa Famiglia, di San Teodulo con il demonio e la campana e di San Crispino con gli strumenti del lavoro.
Crétaz - fondata da Michele Perron nel 1730, è dedicata a Notre Dame de Tout Pouvoir. L’altare ligneo policromo è del Settecento, ornato da colonne tortili e varie statue.
Euillaz - situata negli alti pascoli di Valtournenche, è raggiungibile in un’ora di cammino da Champlève. Il trave riporta la data del 1860. È dedicata alla Madonna de la Salette, rappresentata nell’affresco della facciata.
Losanche - questo villaggio, posto appena dopo il capoluogo, ospita due cappelle. La prima, nel centro del paese, risale al 1732 ed è dedicata ai Santi Leonardo e Teodulo. L’altra, situata a monte delle abitazioni, risale al 1716, anche se l’attuale costruzione è di metà ‘800, ed è dedicata a Maria Ausiliatrice e a San Leonardo.
Cappelle di Maen - la minuscola, vecchia cappella del villaggio (1724), ormai inservibile, si distingue appena, non lontano dalla grande centrale idroelettrica dell’Enel. Risale invece solo al 1968 la nuova cappella, costruita vicino al torrente, che però ospita il crocifisso ed i resti del vecchio altare settecentesco dell’antico edificio.
Montaz - si trova al centro della frazione, che riceve il proprio nome dal fatto di trovarsi alla fine della salita che porta a Valtournenche. Fondata da Pantaleone Gorret nel 1733, è dedicata a Sant’Orso e alla Sacra Famiglia, rappresentata in una tela proveniente dal convento dei Cappuccini di Châtillon, all’epoca della loro espulsione ad opera di Napoleone, nel 1803.
Mont-Mené – si trova in un piccolo villaggio, arroccato sul costone ripido a destra della piana di Maen, raggiungibile in mezz’ora di strada a piedi ed oggi non più abitato per la maggior parte dell’anno. Fondata nel 1747 da Antonio Hosquet, è dedicata a San Germano e San Grato, rappresentati sulla facciata.
Pecou - sorge sulla sinistra della Valle, di fronte a Maen; fu fondata nel 1753 da Giovanni Giacomo Gorret e dedicata a Nostra Signora degli Eremiti.
Ussin - costruita a seguito di un voto in occasione della peste del 1630, da cui la parrocchia di Valtournenche era stata preservata, è dedicata a San Michele. Sulla facciata, splendido affresco rappresentante il Giudizio Universale; l’interno invece è spoglio di tutto, a causa di furti ripetuti.
Valmartin - costruita durante la seconda guerra mondiale, è dedicata a San Giuseppe e a Maria Ausiliatrice.

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Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate

Chiese e santuari  -  Valtournenche

La chiesa si affaccia su una silenziosa piazzetta nel cuore del capoluogo, dove si trovano iscrizioni a ricordo della più famose guide alpine della Valle.
La costruzione risale al 1420, anno in cui ha sostituito una precedente cappella del 1412. Ha pianta rettangolare a tre navate e, tranne per la pala dell’altare maggiore del pittore Stornone, tutte le decorazioni sono del Mazzini.

Oltre all’altare maggiore in marmo policromo con tabernacolo e ciborio contemporaneo al rifacimento dell’edificio, si conservano altri due altari di fattezze quasi identiche. Sono entrambi in legno intagliato, dipinto ed in parte dorato, ed hanno quattro colonne tortili di diversa dimensione, separate da una cornice.
L’edificio attuale è frutto del rifacimento del 1854.
La torre campanaria, intonacata, sorge isolata: fu costruita tra il 1760 e il 1763 per volontà del parroco Jean-Jacques Perruquet che regalò anche la campana maggiore.

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Coro misto Les Votorneins

Gruppi folcloristici / bande / corali  -  Valtournenche

Nasce nel 1983, raccogliendo l’eredità del coro maschile. Composto da circa 20 componenti, varia il suo repertorio dal canto popolare a quello polifonico, dal canto in dialetto valdostano a quello in francese, toccando anche canti in inglese. Partecipa alla rassegna organizzata dall’Assessorato alla pubblica istruzione della Regione Autonoma della Valle d’Aosta. È gemellato con parecchi cori italiani come il coro El Vajo ed il coro La Rupe. Dal 1983, dopo gli insegnamenti del maestro Matteucci, è stato diretto dalla maestra Claudia Vallet, già organista della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio a Valtournenche e dall’aprile 2007 è passato nuovamente alla direzione del maestro Matteucci.

Link: www.regione.vda.it/turismo/tradition_musique_i.asp

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Maison de l’Alpage

Musei  -  Valtournenche

L’intento della mostra permanente della Maison de l’Alpage de la Vallée d’Aoste è di fornire una visione d’insieme dell’alpeggio, analizzandone vari aspetti: l’imprenditorialità, la modernità, la “multifunzionalità”, il sapere, le conoscenze, la cultura pastorale creata con il tempo, l’aspetto eco-sostenibile del sistema valdostano.

Il percorso museale

Nella sala principale attraverso interviste e video, sezioni di approfondimento, fotografie e pannelli, si sviluppano i seguenti temi, :

  • concetto di alpeggio: architettura, etimologia e attività dell’alpeggio;
  • geografia: la verticalità, l’ecosistema, le differenze fra adret e envers;
  • flora delle valli: gestione del pascolo (fieno, erba fresca), disponibilità, caratteristiche per altitudine e dunque i tramuti come risposta per sfruttare al meglio la distribuzione verticale delle risorse durante la stagione;
  • mucca valdostana: storia, evoluzione, tipi, caratteristiche delle razze tipiche;
  • produzione industriale: la moderna trasformazione “dall’erba al formaggio” e il suo aspetto eco-sostenibile grazie all’uso di attrezzature all’avanguardia, ma poco impattanti sull’ambiente.

Al piano terreno, ambientati all’interno delle originarie stalle del Rascard d’Entrèves, trovano spazio una sala audio-visiva con proiezione di filmati inerenti l’attività del mondo agricolo, il pascolo ed il processo di trasformazione del latte ed una sala didattica dove è possibile provare a mungere, ascoltare i suoni della stalla, vedere il processo di trasformazione del latte.

I visitatori possono partecipare alle visite guidate e, durante l’estate, a laboratori didattici e a visite sul territorio.

Accessibilità:

 A seguito della mappatura effettuata nel 2023 nell’ambito del progetto “Lo sci per tutte le abilità” è risultato quanto segue:

L’immobile si sviluppa su due piani non collegati internamente tra loro, al piano più alto vi si accede tramite l’ingresso dell’Ufficio Regionale del Turismo. L’ingresso al piano inferiore dell’immobile avviene tramite porta a battente il cui serramento presenta un leggero rialzo (non superiore ai 2,5 cm) e l’accesso è fattibile tramite una piccola rampa accessibile direttamente dal parcheggio adiacente, dove vi è un posto riservato alle persone disabili. Internamente al piano inferiore vi sono due vani principali collegati da un passaggio che presenta una leggera pendenza nei limiti della legge in vigore. All’entrata dell’Ufficio del Turismo sono poste due porte di accesso, poco agevoli da parte di persona su sedia ruote, ma superabili con l’aiuto del personale dell’ufficio o di accompagnatore.

 

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