Patrimonio culturale: Avise

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Pierre Taillée

Architettura romana  -  Avise

Lungo la strada statale n° 26, all’altezza dell’abitato di Avise, dove oggi sorge una galleria, l’antica strada romana delle Gallie doveva affrontare un temibile tratto angusto, di cui l’ingegneria romana ebbe ragione con il taglio della roccia: si tratta della strettoia di “Pierre Taillée”.

Il luogo si prestava anche al controllo militare, per cui, al di sopra della galleria, si possono ancora notare i resti di fortificazioni che giocarono un ruolo notevole in occasione delle invasioni francesi del 1691 e del 1704-1706.

Castello d’Avise

Castelli e torri  -  Avise

Arrivando ad Avise, il primo edificio che si incontra sulla sinistra — un fabbricato di tre piani, affiancato da una torre quadrata — è il castello di Avise. Il castello fu costruito verso la fine del XV secolo da Bonifacio d’Avise o da Rodolfo d’Avise.
La torre ha un bel motivo decorativo a caditoie, e sul lato sud si apre una serie di finestre geminate a chiglia rovesciata.
L’interno, affrescato e con arredi riflettenti il gusto “ufficiale” dell’epoca, comprende una grande sala con il camino, la “camera della cassaforte” e la “sala delle mensole”, dove 14 mensole di legno scolpito rappresentano figure di animali, mostri e personaggi in vesti quattrocentesche.

Il monumento ospita attualmente una struttura ricettiva con ristorante.

Castello di Blonay

Castelli e torri  -  Avise

Vicino alla chiesa parrocchiale è ben visibile il complesso del castello, costituito da una torre quadrata (sec. XII) e da un corpo di fabbrica più recente (sec. XV), dalle pregevoli finestre a crociera.
Il castello fu in passato dimora della potente famiglia D’Avise, e solo nel 1645 passò ai fratelli de Blonay, cambiando il nome.
La torre antica era detta “des Prisons”: nel 1787 il nobile Filippo de Blonay rivendicava il diritto indiviso con gli altri signori d’Avise di rinchiudervi i malfattori. La torre venne ceduta a famiglie del posto dai Bianco di San Secondo, mentre l’annesso edificio fu alienato dai Blonay.

    0165.91113

Castello di Cré

Castelli e torri  -  Avise

All’uscita del capoluogo, al limite di un promontorio, si trova questa casa-forte in parte distrutta.
Probabilmente costruita nel X secolo, si afferma che appartenesse a Pierre d’Avise, vice balivo di Aosta nel 1425. Nella seconda metà del secolo XV fu venduta a Bonifacio Ducrest, funzionario ducale originario della Savoia.
La famiglia Ducrest scomparve all’inizio del XVIII secolo.

    0165.91113

Cappella di San Teodulo

Chiese e santuari  -  Avise

La cappella si trova nella frazione Cerellaz, poco distante dal comune di Saint Nicolas.
All’interno dell’edificio settecentesco, si conserva fra l’altro una grande tela che raffigura la deposizione di Gesù dalla Croce. Oltre a due vescovi, sono anche rappresentati i santi Rocco, Barbara e Grato.

    (+39)016591102

Chiesa parrocchiale di San Brizio

Chiese e santuari  -  Avise

Situato nel capoluogo, l’edificio fu costruito sulle fondamenta di uno più antico, basso, irregolare e troppo piccolo, che fu interamente demolito. Una tradizione vuole che la chiesa parrocchiale fosse anticamente eretta sulla strada romana, tra Runaz e Pierre Taillée.
Allorché questa chiesa, dedicata a San Martino, venne distrutta con tutto il villaggio di Runaz dagli eserciti di passaggio intorno al IX - X secolo, sarebbe stata ricostruita sull’altro lato della Dora, meno esposta alle incursioni militari, e dedicata a San Brizio, discepolo e successore di San Martino.
Nel 1400, grazie a due benefattori (zio e nipote) che si chiamavano entrambi Antoine d’Avise, fu costruito il campanile della chiesa parrocchiale, ad opera di mastro Pierre Sella.

Oggi la chiesa, consacrata nel 1869, presenta una facciata neoclassica mentre gli interni sono stati affrescati nell’Ottocento.
Il fastoso altare maggiore presenta due dipinti rappresentanti a Resurrezione e la Natività e grandi statue di San Brizio, San Grato, San Biagio, San Germano e San Claudio.

L’organo della cantoria è del 1868, opera di Costantino Mazzia.

    (+39)016591102

Maison de Mosse

Musei  -  Avise

La famiglia dei D’Avise costruì questa casaforte , nota con il nome di Casa Nobile di Runaz o Maison de Mosse, accanto alla strada romana delle Gallie che attraversava il territorio di Runaz da est a ovest.
Verso la fine del XV secolo la signoria dei D’Avise venne divisa tra quattro fratelli: a Jean l’Ancien toccò Valgrisenche, a Boniface toccò Avise, Rolet dominò su Leverogne e Planaval, e infine Jean le Jeune fu signore di Runaz. Probabilmente fu proprio costui a trasformare la casaforte in un’abitazione: ne sono prova le belle finestre risalenti al XVI secolo. Lo stile è tardo gotico e le loro cornici carenate, scolpite in pietra di Villeneuve, sono divise in quattro parti da una croce in pietra. Alla base delle croci e delle cornici sono state scolpite alcune piccole guglie. Notevoli sono pure il portone d’ingresso e il camino con guglie.

La struttura, sede di mostre di carattere etnografico e storico, ospita la sede della Association Valdôtaine des Archives Sonores ed è gestita direttamente dall’AVAS. Una fototeca e una videoteca, che costituiscono gli archivi etnografici della Regione, sono a disposizione di chi ne fa richiesta: ricercatori o semplici cittadini.

    (+39) 335.5933650
    (+39) 329.0610804
    info@avasvalleedaoste.it

Museo parrocchiale di arte sacra

Musei  -  Avise

Il museo realizzato nella chiesa parrocchiale di San Brizio custodisce statue di Santi e oggetti d’uso liturgico provenienti oltre che dalla chiesa stessa, anche dalle cappelle dei villaggi del territorio di Avise.

Ricavato nella prima cappella della parete laterale destra dell’edificio sacro, lo spazio espositivo raccoglie diverse opere, tra cui alcune di altissimo livello, che coprono un arco cronologico che va dal XV al XIX secolo: ospita inoltre una cospicua serie di oreficerie ed un lavorato tessile probabilmente riferibile ad una manifattura italiana attiva intorno alla metà del XVIII secolo.

AI centro della parete di fondo campeggia l’antico Cristo crocifisso della metà del XVIII secolo proveniente dalla cappella di San Giovanni Battista a Vedun.

La raccolta comprende altre importanti statue lignee. Il gruppo scultoreo con la Pietà e due statue raffiguranti un santo vescovo e san Lorenzo provengono dalla cappella di San Lorenzo e Santa Barbara a Charbonnière. La Pietà e il san Lorenzo risalgono presumibilmente al terzo decennio del XVII secolo, epoca di fondazione e costruzione della cappella.

Ad artisti della Valsesia sono attribuibili le due statue raffiguranti angeli ceriferi, di legno policromo, dorato e argentato, databili all’inizio del XVIII secolo.

Due opere in alabastro gessoso rivestono particolare interesse: un santo vescovo proveniente dalla cappella di San Teodulo a Cerellaz ed un bellissimo san Giacomo Maggiore (1430 circa) proveniente dalla cappella di San Giacomo a Runaz che stupisce per la qualità scultorea e la cura minuziosa dei dettagli ed è attribuito alla fase matura della produzione plastica di Stefano Mossettaz , importante scultore valdostano attivo nel XV secolo.

    (+39) 0165.99079
    39) 0165.91102