Emerge a prima vista il contrasto tra la pietra a vista del campanile e le pareti intonacate della chiesa parrocchiale che le sorge accanto.

La chiesa fu edificata tra il 1871 e il 1875 e consacrata il 9 giugno 1876 da Monsignor Duc, vescovo di Aosta, in sostituzione dell´antica chiesa, eretta al momento della costituzione della parrocchia (1392), restaurata e ingrandita nel 1666 e nel 1821.
L´iniziativa dei lavori spettò al curato Blaise-Couronne Prince, che procurò i primi fondi a tale scopo: la partecipazione di tutti i parrocchiani alle spese e ai lavori fu generosa.

Il campanile è costituito da una torre quadrata in pietra a vista, un tempo addossata all’antica chiesa parrocchiale. La cella campanaria è ornata da bifore e sormontata da una singolare cuspide a forma di tiara a piramide ottagonale.

La chiesa è a navata unica, con due cappelle laterali. La decorazione della volta del coro fu eseguita dal pittore Giovanni Stornone di Ivrea nel 1874 raffigurando la SS. Trinità con i quattro Dottori della Chiesa e l’Assunzione della Vergine con i quattro Evangelisti.
Ernesto Lancia ha realizzato la pala dell’altare maggiore con l’Ultima Cena e il Cristo del Sacro Cuore.
L’altar maggiore, in marmo bianco di Carrara è stato installato nel 1923; i due altari laterali in marmo, dedicati al Sacro Cuore e alla Vergine, hanno sostituito i vecchi altari in legno nel 1913 e 1914.
Nell’abside trovano posto anche le statue di San Nicola e San Grato: quest’ultimo, patrono della della Valle d’Aosta oltre che della parrocchia, viene festeggiato il 7 settembre.

L’organo della chiesa, un Vegezzi & Bossi acquistato in seguito ad un lascito nel 1900, è stato dichiarato di particolare rilevanza storica e artistica.
In fondo alla chiesa, in un´urna, sono conservate le spoglie mortali di don Edoardo Bérard, parroco di Valgrisenche per 56 anni (dal 1893 al 1949), a cui si deve, in parte, la ricca decorazione della chiesa.