Della chiesa menzionata nella bolla del 1176 rimane probabilmente il campanile che, sia pure rimaneggiato nei secoli successivi, conserva tracce della sua costruzione in epoca romanica.
In occasione della consacrazione dell’edificio rinnovato, il 14 maggio 1441, in mancanza delle tradizionali reliquie, fu posta nell’altare un’ostia consacrata, che sarebbe stata prodigiosamente ritrovata intatta a distanza di quasi due secoli e mezzo, durante nuovi lavori di restauro della chiesa, eseguiti intorno agli anni Ottanta del XVII secolo.
Nel XV secolo fu probabilmente sopraelevato il campanile, in seguito ulteriormente alzato con l’aggiunta della cella campanaria e dell’altissima guglia.
Un vano quattrocentesco a pianta quadrata, addossato alla parete sud del coro e visibile dall’interno del cimitero, è sopravvissuto ai rimaneggiamenti successivi, e mostra ancora una finestra e una porta decorati col motivo dell’arco carenato: ospitava la cappella fondata dai nobili Sarriod e dedicata ai santi Caterina e Michele.
Nel 1904 la chiesa assunse l’aspetto attuale: il prolungamento della navata comportò l’addossamento della facciata alla vicina casa parrocchiale e il conseguente spostamento dell’ingresso sul fianco meridionale; ai lavori contribuirono in modo diretto i fedeli del luogo, con prestazioni d’opera volontarie.
L’edificio ha una pianta a forma di croce latina. Il presbiterio, con la sua volta a spicchi, risulta lievemente più elevato rispetto alla navata. L’interno fu ridecorato nei primi anni del Novecento, secondo il gusto del tempo e le modeste risorse rimaste a disposizione della parrocchia.
L’altare maggiore, in legno scolpito e decorato con colonne tortili percorse da tralci di vite, risale alla fase ricostruttiva tardoseicentesca e conserva un dipinto attribuito all’artista valsesiano Giacomo Gnifeta (1695), in cui si osserva l’episodio della conversione di san Paolo. Di grande pregio è il tabernacolo, interamente dorato, a forma di tempietto, con due registri sovrapposti di minuscole colonne alternate a nicchie recanti statuette di santi. Completano la decorazione le statue di san Paolo (a sinistra dell’altare) e di san Pietro (a destra).
Gli altari laterali, di analoga fattura, presentano gli stessi elementi decorativi barocchi dell’altare maggiore. Quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Rosario; quello di destra è intitolato a san Giuseppe, pur presentando una tela raffigurante una Madonna con Bambino e i santi Antonio abate e Luigi Gonzaga.