Anticamente denominato della Rivoire, il castello fu costruito in diverse fasi ed utilizzato come residenza dai signori di Pont-Saint-Martin a partire dalla fine del secolo XV. Più volte rimaneggiata, mantenendo tuttavia ancora vari aspetti significativi, nelle sue forme primitive la struttura poteva essere identificata come una fortificazione rurale (da cui la denominazione di casaforte), ma la sua funzione, oltreché difensiva, era anche ostentativa, venendo incontro all’esigenza di sottolineare il prestigio di cui godevano i proprietari.
L’edificio si sviluppa su quattro piani: un vano seminterrato, con funzione di magazzino o locale per la lavorazione di prodotti agricoli, due piani che rappresentano i piani nobili ed un terzo, con finestre a sedile, dalle caratteristiche abitative più modeste.
Sul lato sud-ovest si nota un corpo aggettante che poggia su mensole sovrapposte di pietra squadrata. A nord-ovest, verso via Castello, è ben visibile la struttura muraria originaria, in pietrame e malta di calce; in alto spicca un caratteristico camino. Sul lato nord-est si trovano l’ingresso ed il vano scale da cui si accede al piano rialzato ed ai due sopraelevati. Vari elementi interessanti presenta anche il lato sud-est, che si affaccia sul cortile interno: tre finestre con inferriata, un balcone in legno poggiante su un sistema di mensole, travi e saette ed infine la piccionaia.
Il restauro realizzato nel 2012 ha permesso di recuperare il fabbricato sottraendolo all’incuria e ai segni del tempo e permettendone la restituzione alla popolazione e a tutti coloro che sono interessati alla storia del paese.

La visita
Dopo la ristrutturazione, la casaforte dei signori di Pont-Saint-Martin è divenuta dimora non più di nobili famiglie, bensì di talenti e cultura, un museo e polo culturale che riconsegnano degnamente alla collettività questo edificio storico in tutto il suo splendore.

Oltre ad alcuni disegni del maestro Francesco Corni, la struttura ospita diversi arredi d’epoca appartenuti alle collezioni dell’Amministrazione regionale, allestiti al piano nobile insieme alla mostra “Presenze”, abiti e biancheria antichi interpretati da Daniela Evangelisti.
Il terzo piano è dedicato alle opere dello scultore Cristiano Nicoletta, messe a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, nonché all’esposizione “Il bombardamento di Pont Saint Martin – 1944”. Salendo all’ultimo livello si trova infine la mostra fotografica “Vignobles” a cura di Enrico Peyrot.