Si svolge in febbraio, tra sabato e martedì grasso. Consiste nella rievocazione di un fatto accaduto nel lontano 1449, che ha come protagonisti Caterina di Challant, signora del Contado, ed il popolo di Verrès. Scenario delle varie manifestazioni è lo splendido castello di Verrès.Si svolge in febbraio, tra sabato e martedì grasso. Consiste nella rievocazione di un fatto accaduto nel lontano 1450, che ha come protagonisti Caterina di Challant, signora del Contado, ed il popolo di Verrès. Scenario delle varie manifestazioni è lo splendido castello di Verrès.

Alla morte di Francesco di Challant, tutti i suoi averi andarono in eredità alle figlie Caterina e Margherita. Mentre quest’ultima, debole e irrisoluta, aveva ceduto i suoi domini alla sorella, quella teneva testa a tutti coloro che desideravano la sua ricchezza, aiutata dal marito Pierre Sarriod, Signore d’Introd.

Nel 1450 accadde un fatto tanto insolito quanto sensazionale data l’epoca: il 31 maggio, di buona mattina, Caterina di Challant ed il consorte, scortati da alcuni uomini armati, scendono a Verrès. Dopo aver pranzato presso il Reverendo Pietro de Chissé, prevosto della collegiata di Saint Gilles, scendono nella pubblica piazza sottostante la chiesa. Al suono del piffero e del tamburo tutti si mettono a ballare e Caterina, lasciato il consorte, danza con la balda gioventù del paese. L’entusiasmo è al massimo, un solo grido echeggia: “Vive Introd et Madame de Challant”.
Il ricordo di quel gesto altamente democratico viene tramandato negli anni e nei secoli. Nonostante la casata degli Challant sia scomparsa, quel fatto rimane nella memoria del popolo, al punto che alcuni Verrezziesi decidono di rievocarlo nel periodo di Carnevale. Come simbolo di continuità tra passato e presente, ancora oggi, dopo più di 50 anni, il sabato di Carnevale, Caterina di Challant accompagnata dal consorte Pierre d’Introd, scende in piazza Chanoux per incontrare il popolo. La vicenda si svolge in mezzo allo sfolgorio delle fiaccole, alle note delle trombe ed ai rulli dei tamburi. Dopo la presentazione del seguito di nobili, finalmente giunge Caterina che, al grido di “Vive Introd et Madame de Challant”, balla con un popolano.