Natura: Aosta, Saint-Pierre, Sarre

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Riserva naturale Lo Tsatelet

Aree protette  -  Aosta

Un sito di interesse archeologico e naturalistico.

Luogo di valore archeologico e paesaggistico, la Riserva naturale Tsatelet o “Quota BP”, come viene localmente chiamata (da Baden-Powell, fondatore dello scoutismo), domina su una collina la piana di Aosta, alla confluenza delle valli del torrente Buthier e della Dora Baltea, fino a 10 mila anni fa percorse dai ghiacciai.

Dalla sommità della Riserva Tsatelet, collina dai fianchi scoscesi ma dalla sommità pianeggiante, osservando in direzione sud si può individuare un tumulo che, per forma e dimensioni, si ipotizza possa essere una tomba di epoca salassa (età del ferro, VII - V secolo a.c.); è noto infatti che nel tardo neolitico, intorno al 3000 a.C., un insediamento umano occupava la sommità della collina.

La riserva offre aspetti paesaggistici tipici dei versanti di bassa montagna a esposizione meridionale.
La zona è un ottimo punto di osservazione del volo di uccelli durante i periodi migratori, in particolare di alcuni rapaci e corvidi come la Poiana, l’Astore, il Nibbio bruno e il Falco pellegrino. La riserva ospita inoltre alcuni mammiferi, rettili e diverse specie di invertebrati.

Le caratteristiche climatiche della zona favoriscono lo sviluppo di una vegetazione tipica degli ambienti aridi caratterizzata, in prevalenza, da bosco di roverella e piante di origine steppica.

La bassa quota e la buona esposizione permettono la visita della Riserva Naturale Tsatelet tutto l’anno, con preferenza per la primavera e l’autunno che offrono un clima mite e splendidi colori.

Come arrivare
All’uscita del casello autostradale A5 di Aosta Est si imbocca la SS26 e si prosegue in direzione del capoluogo. Alla seconda rotonda si prende a destra la SR 17 per Porossan e si sale fino alla frazione Serod. Una volta superato l’abitato di Serod, proseguendo in direzione Saint-Christophe, si raggiunge un piccolo parcheggio con l’ingresso alla Riserva.

Antico alveo del Torrente Buthier

Geositi e miniere  -  Aosta

In un ambiente molto urbanizzato, le vestigia di un ponte romano di 2000 anni fa sono le preziose e uniche testimoni visibili dell’antico alveo del torrente Buthier. Il torrente, importante affluente della Dora Baltea cui ha dato il suo nome, oggi fluisce nei pressi dell’Arco di Augusto, ma fino all’XI secolo scorreva con alveo unico sotto il Ponte di Pietra. La città di Aosta si sviluppa sulla parte distale del grande conoide del torrente Buthier alla confluenza con la Dora Baltea. Dalla presenza romana fino all’alto Medioevo il torrente scorreva, con alveo unico, sotto il “Ponte di Pietra” . In data non definita, pare prima dell’anno 1000, a seguito di una grave inondazione, una diversione del torrente provocò la suddivisione dell’alveo in due rami. Documenti dei secoli XI - XIII attestano l’esistenza di due torrenti separati, ognuno dei quali possedeva un ponte: “lapideus” quello romano e “ligneus” il più recente, posto un centinaio di metri più ad ovest, in prossimità dell’Arco di Augusto.
In una stampa del 1682, raffigurante la città di Aosta, si osserva che il canale con maggior portata scorreva sotto il ponte ligneo (oggi sostituito da un ponte moderno), mentre sotto il Ponte di Pietra fluiva soltanto più un modesto rivo. Attorno al 1850 lo storico Aubert rileva che la sezione d’alveo sotto il ponte romano risultava per 3/4 ingombra da detriti alluvionali. L’acqua cessò definitivamente di scorrere sotto il ponte intorno ai primi decenni del sec. XX. Il Ponte Romano, cessata la sua funzione propria di collegamento, rimane a testimonianza della straordinaria arte ingegneristica dei Romani e di un momento evolutivo del percorso del torrente Buthier. L’antico alveo, in corrispondenza del ponte, è stato trasformato in un’area verde adibita a giardino pubblico, dove sono visibili ciottoli e massi arrotondati e levigati, forse di pertinenza del vecchio torrente. La luce del ponte risulta parzialmente occlusa da un muro che sorregge un terrazzo in muratura. Alle spalle del ponte l’area è completamente edificata e non si riconosce alcuna traccia dello storico ramo del torrente Buthier.

Come arrivare

Aosta città è raggiungibile sia attraverso la S.S. 26 sia tramite l’autostrada. Arrivando da Torino, una volta oltrepassata la zona commerciale, seguire le indicazioni per il centro. Dopo aver oltrepassato, tramite un sottopassaggio, la strada statale si giunge direttamente in Corso Ivrea. Possibilità di parcheggio in Via Monte Emilius.

NOTE TECNICHE:
Quota: 500 m s.l.m.
Durata totale della visita: 20 minuti
Periodo consigliato: tutto l’anno

Percorso

Il geosito si trova in Aosta città; provenendo dal centro di Aosta dirigersi all’Arco di Augusto e portarsi in corso Ivrea, il corso immediatamente a valle dell’Arco; il ponte e l’alveo relitto si trovano 100 m dopo il primo semaforo a sinistra.