Itinerari sportivi: Pont-Saint-Martin

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Ivéry - Riserva naturale Stagno di Holay – Fabiole

Escursioni in giornata  -  Pont-Saint-Martin

Percorrere il primo tratto di strada regionale SR44 per Gressoney e dopo circa 4 km svoltare a destra e prendere la direzione per Ivéry. Lasciare l’auto nei pressi dell’abitato e prendere la mulattiera nella piazzetta con fontana, che si inoltra in una zona di pascoli e balze che convergono nella Riserva naturale dello Stagno di Holay. In questa piccola zona umida si trovano la Cannuccia di palude e della Lisca maggiore; è inoltre l’unica stazione valdostana nota di Isolepis setacea e Lythrum portula.
Fauna: interessante, viste le piccole dimensioni della riserva, la presenza, unica in Valle d’Aosta, di due rari esemplari di anfibi, il Tritone punteggiato e il Tritone crestato. Oltrepassato lo stagno e attraversata la strada, di fronte si trova il poggio con i ruderi del castello di Suzey. Si prosegue fino alla località Fabiole.

La strada dei vigneti tra Pont-Saint-Martin e Donnas

Escursioni in giornata  -  Pont-Saint-Martin

Lasciare l’auto nel parcheggio della Piazza 1° Maggio e prendere il sentiero a piedi che conduce nei pressi del castello Baraing. Da qui prendere il sentiero con numerazione 103 A (Chemin des Vignobles) e percorrere tutta la strada dei vigneti fino a raggiungere il borgo di Donnas e l’ arco romano.

La costa è attraversata da una strada suggestiva che percorre i vigneti fino all’abitato di Donnas. Durante il percorso si possono notare le topie (pergole) che sorreggono le viti e i barmet (cantine ricavate sotto un grosso masso).

L’itinerario ricalca in gran parte il tracciato della tappa 3 (Fontainemore-Donnas) del Cammino Balteo .

Ponte romano - Castello Baraing - Chiesa di Fontaney - 'L Castel

Escursioni in giornata  -  Pont-Saint-Martin

Si parte dalla piazza principale, Piazza IV Novembre, e dopo aver visitato il Museo del ponte romano (ingresso libero) si percorre il ponte e il centro storico fino a prendere la stradina che porta al Castello Baraing (visitabile solo esternamente- sede della Comunità Montanta Mont Rose) si prosegue per un tratto di strada asfaltata e ci si immette nella mulattiera che porta in pochi minuti davanti alla Chiesa di Fontaney. Il sentiero prosegue fino in Piazza 1° Maggio e proseguendo per Via Chanoux (via centrale del paese). Lungo il percorso, incontriamo la *Chiesa parrocchiale di San Lorenz*o (Patrono del paese) fino a raggiungere ‘L Castel (casa Forte del XV secolo dei signori di Pont-Saint-Martin) aperta al pubblico nei mesi di luglio e agosto. Da qui, percorrendo una piccola stradina laterale, raggiungiamo il nuovo ponte pedonale che attraversa il Lys e arriviamo ai giardini pubblici, dove possiamo ammirare alcuni alberi monumentali e fare una sosta relax nel verde del parco, attrezzato con tavoli, fontane e bagni pubblici, da qui in 5 minuti si raggiunge nuovamente la piazza principale.

Ponte Romano - Riserva Naturale di Holay - Castello di Suzey

Escursioni in giornata  -  Pont-Saint-Martin

Dalla piazza IV Novembre, a Pont-Saint-Martin, attraversare il torrente Lys e salire lungo la mulattiera che, piegando verso destra, passa sotto un porticato e sale, con alcuni tornanti, al caseggiato con ripetitore. Raggiunta la strada regionale della valle di Gressoney e percorsi pochi metri sulla stessa verso sinistra, imboccare una pista sulla destra che confluisce nella strada per la frazione di Ivery, da percorrere per pochi minuti. Ripresa la mulattiera, che si stacca sulla sinistra, si raggiunge, percorrendo la vecchia via, la frazione precedentemente richiamata. Proseguire ora sulla strada e, dopo un tornante verso sinistra, procedere sulla mulattiera che, con percorso pianeggiante, raggiunge una costruzione dell’acquedotto. l’itinerario riprende a salire per guadagnare il pianoro ove è situata la riserva naturale dello stagno di Holey. In prossimità delle case si segue la stradina a destra che sfocia sulla carrozzabile ai piedi del promontorio su cui sono situati i resti del castello di Suzey. Continuare sulla strada, verso sinistra, fino ad un gruppetto di case, quindi imboccare una pista agricola sulla destra per abbandonarla alla volta di un tracciolino sulla sinistra che sale ai ruderi.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Champorcher

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

SAN MARTINO E IL PATTO CON IL DIAVOLO
Quella notte il Lys si ingrossò e portò via il fragile ponticello in legno. E così San Martino di Tours, che aveva fatto tappa in paese durante il viaggio verso Roma, diede prova della sua celebre astuzia: chiese al diavolo di costruire un nuovo grande ponte, promettendogli in cambio la prima anima che lo avrebbe attraversato. Il diavolo accettò, costruì il ponte in una sola notte e si mise ad attendere la sua ricompensa; ma San Martino lo ingannò, facendo attraversare il ponte da un cane. Da allora il paese fu chiamato Pont-Saint-Martin. Così nella leggenda. Nella realtà, invece, il famoso ponte - che potete ammirare dalla Piazza IV Novembre, punto di partenza di questo itinerario – è una grandiosa testimonianza romana: costruito nel primo secolo a.C., con una sola campata, misura 22 metri di altezza e 32 di corda; il suo arco è fra i più ampi costruiti dai Romani.

DONNAS, IL VINO PIU’ ANTICO DELLA VALLE D'AOSTA
Un motociclista che si rispetti ama la birra…ma anche il vino. E allora, poco oltre Pont-Saint-Martin, occhio al cartello che indica Donnas. Questo piccolo borgo, ai piedi dei vigneti che si arrampicano sulla montagna, dà il nome a un celebre vino. Colore rosso brillante, sapore morbido, leggermente mandorlato e amarognolo, il Donnas, oltre ad essere il vino più antico della Valle d’Aosta, è anche il primo ad aver ottenuto, nel 1971, la Denominazione di Origine Controllata.

LA VALLE DI CHAMPORCHER
La strada sale ripida attraverso una vallata dal fascino quasi selvaggio, tra fitti boschi di larici. Un percorso da gustare fermandovi di tanto in tanto in qualche villaggio caratteristico, come Pontboset con i suoi famosi ponti in pietra, oppure da percorrere tutto d’un fiato concentrandovi sui tornanti fino a Chardonney, l’ultimo borgo della valle. E prima di rientrare non perdetevi, sempre a Chardonney, la mostra permanente dei tessuti in canapa tipici della zona.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Col di Joux - Verrès

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

IL “LARD” D’ARNAD
Un consiglio per i buongustai: passato il Forte di Bard, fate tappa ad Arnad e chiedete del famoso lardo. Speziato e insaporito con erbe di montagna, il “Lard d’Arnad” aggiunge ad ogni piatto un gusto autentico, il gusto della Valle d’Aosta. Nel 1996 ha ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta. Ogni anno, nell’ultima domenica di agosto, si svolge la tradizionale sagra “Féhta dou Lard”, che richiama migliaia di turisti.

BRUSSON 
La salita da Verrès, lungo la parte bassa della Val d'Ayas, vi porta a Challand-Saint-Victor dove potete fare una deviazione per il lago di Villa, riserva naturale. Proseguendo oltre, passerete Challand-Saint-Ansèlme, scorgerete il castello di Graines, costruito nell’XI secolo su di uno sperone roccioso, e raggiungerete Brusson, a 1338 metri di altitudine, dove potrete visitare le miniere d’oro di Chamousira e il caseificio La Fromagerie Haut Val d’Ayas.
Da Brusson parte la strada che porta al Col di Joux, che collega la Val d’Ayas con Saint-Vincent.

SAINT-VINCENT
Una suggestiva strada panoramica scende dai 1640 metri del Col di Joux a Saint-Vincent, esclusiva cittadina affacciata sulla valle centrale, nota come la “Riviera delle Alpi” per le sue particolari condizioni climatiche. Il luogo ideale per trascorrere qualche giorno di vacanza in assoluto relax, ma anche soltanto per una piacevole sosta prima di immettervi sulla statale di fondovalle: giusto il tempo per una pizza, un gelato, una passeggiata nelle eleganti vie del centro e perché no? una puntata alle slot-machines del famoso Casino de La Vallée.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Courmayeur

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

Il primo comune valdostano è Pont-Saint-Martin. Passati i comuni di Donnas, il forte di Bard, Hône, Arnad, Verrès e Montjovet, inizia la breve salita della "Mongiovetta" che vi porta a Saint-Vincent e poi a Châtillon. Attraversando poi Chambave, Champagne (Verrayes) e Nus, arrivate alle porte di Aosta, dove la strada statale diventa a due corsie per senso di marcia nei comuni di Quart e Saint-Christophe (zona commerciale).

Dopo un'eventuale sosta ad Aosta, superato il capoluogo valdostano (corso Ivrea, via Roma e via Parigi con numerose rotonde) e dopo il bivio che dà origine alla strada statale N. 27 del Gran San Bernardo, la SS26 prosegue verso ovest e attraversa Sarre (bivio per Cogne), Saint-Pierre, Villeneuve (bivio per Introd e le valli di Rhêmes e Valsavarenche), Arvier, Léverogne (bivio per la Valgrisenche), passa vicino a Derby (frazione di La Salle), attraversa  La Salle e poi Morgex fino ad arrivare a Pré-Saint-Didier (bivio per La Thuile e, in estate, per il valico del Piccolo San Bernardo). Da qui proseguite fino a Courmayeur.

Per rientrare potete optare per il percorso di trasferimento lungo l’autostrada A5, che attraversa tutta la valle centrale, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin. Troverete indicati tutti i caselli e le uscite che possono servirvi per raggiungere i punti di partenza degli itinerari in moto o per tornare a casa al termine delle vostre escursioni.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Gressoney-La-Trinité

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

CUORE WALSER
Larghe balconate in legno, ampio avantetto…e poi fiori, tanti, alle finestre e sui balconi. Se vedete case con queste caratteristiche ai lati della strada, siete entrati in “territorio” Walser. Ma la struttura delle abitazioni non è l’unica particolarità dell’alta Valle di Gressoney. C’è anche una parlata inconsueta, diversa dal patois usato dalla maggior parte dei Valdostani: è il titsch, un idioma di radice germanica. La popolazione Walser è infatti originaria del Vallese, da dove migrò, tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo, insediandosi qiu e nell’adiacente Val d’Ayas. La prima isola Walser che si incontra risalendo la vallata è Issime, borgo di origini antichissime, con una interessante chiesa affrescata.

IL CASTELLO SAVOIA 
Doppia tappa a Gressoney-Saint-Jean. La prima è al Castel Savoia, che vedete nella pineta alla vostra sinistra. Fatto costruire alla fine dell’800 dalla Regina Margherita, appassionata alpinista, sorge su una terrazza panoramica da dove potete godervi una splendida vista sull’intera vallata fino al ghiacciaio del Lyskam. La seconda tappa potete farla al Lago Gover per una sosta rilassante.

IL MONTE ROSA
Proseguite verso Gressoney-La-Trinité attraversando villaggi Walser, pascoli e boschi. Il Monte Rosa vi attende maestoso alla fine dell'itinerario.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Plout - Les Druges

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

Tra le tappe consigliate, non perdetevi il castello di Fénis: parcheggiate comodamente la moto e visitate questo splendido maniero de XIV-XV secolo, straordinario esempio di architettura medievale valdostana.

E poi su, nel vallone di Saint-Marcel. Se fin qui siete arrivati in totale relax, ora vi attende una spettacolare strada immersa nei boschi, affascinante in estate e suggestiva in autunno per i mille colori della natura, fino al santuario di Plout, a 958 metri di altitudine.
A questo punto, a voi la scelta: potete fermarvi al santuario e godervi la vista che si apre sulla valle centrale o proseguire ancora per una decina di chilometri fino a Les Druges, dove la strada termina in un’ampia area picnic attrezzata. Dal parcheggio una piacevole passeggiata di circa 20-30 minuti conduce al sito minerario di Servette.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Torgnon - Saint-Barthélemy - Nus

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

Da Pont-Saint-Martin, dopo aver ammirato il suo antico ponte romano, percorrete il fondovalle fino a Châtillon da dove salirete poi lungo la Valle del Cervino. All'altezza di Antey-Saint-André trovate il bivio per Torgnon. Da Torgnon transiterete in seguito dal panoramico colle di San Pantaleone da cui potrete raggiungere Verrayes scegliendo tra due diversi percorsi: passando da Lozon (riserva naturale) oppure da Semon (comune di Saint-Denis). Da Verrayes raggiungete nuovamente il fondovalle ed arrivate a Nus da cui salite verso Saint-Barthélemy dove si apre un altro panorama eccezionale. Il percorso si conclude con la ridiscesa verso Nus.

TORGNON: ARCHITETTURA RURALE E PANORAMA
Torgnon rimane impressa nel cuore di chi la visita non solo per la sua posizione privilegiata, a metà della valle del Cervino, in quota (1489 m) ma anche per le sue numerose frazioni che conservano la loro caratteristica architettura alpina. Tra queste spiccano i villaggi di Etirol e Triatel, le cui case ospitano il museo etnografico Petit-Monde sulla storia, il sistema produttivo e l’organizzazione sociale di questo piccolo mondo antico.
La vista, dal vicino Colle di San Pantaleone, è incantevole e abbraccia sia la Valtournenche, circondata dalle Grandes Murailles e dal Cervino, sia la valle centrale.

SAINT-BARTHELEMY, VERSO LE STELLE
La Valle di Saint-Barthélemy, inizialmente tortuosa e molto ripida, in località Lignan a 1.633 metri di altitudine, si apre in un vasto pianoro da cuI potete ammirare uno splendido panorama. L’osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, base di importanti ricerche scientifiche, è uno dei luoghi più indicati per le osservazioni astronomiche, grazie a condizioni favorevoli, dovute principalmente allo scarso inquinamento luminoso.
Nel comune di Nus sono prodotti eccellenti vini locali: il Nus Rouge e la ricercata Malvoisie, preziosità enologica prodotta da uve appassite.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Verrès - Issogne (A/R)

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

IN MOTO VERSO I CASTELLI DELLA BASSA VALLE D'AOSTA

In sella alla moto partite da Pont-Saint-Martin: i vigneti terrazzati vi accompagnano fino a Donnas.
Vedrete poi stagliarsi la fiera sagoma del Forte di Bard, antico baluardo di difesa situato strategicamente nel punto più stretto della valle centrale. Nel corso dei secoli subì numerosi assalti, fino a quello, decisivo, dell’armata di Napoleone, che nel 1800 lo assediò e lo distrusse. Fu ricostruito dai Savoia nel 1827. Meritano una sosta i musei e le importanti mostre temporanee del Forte.

Proseguendo, dopo una decina di chilometri incontrate un’altra opera imponente: il quattrocentesco castello degli Challand a Verrès aperto alla visita.

E poi, sulla via del ritorno, non perdetevi il castello di Issogne, grandioso maniero rinascimentale.

Una sosta golosa è anche possibile ad Arnad, sede di produzione del Lardo di Arnad DOP e nelle cantine vinicole di Arnad e Donnas.