Itinerari sportivi: Gressoney-Saint-Jean

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Palestra di arrampicata di Tschachtelaz

Arrampicata  -  Gressoney-Saint-Jean

Accesso alla parete: A piedi in direzione di uno chalet per imboccare in seguito il sentiero 4a, che dalla base del bosco sale in direzione della parete, una volta raggiunto un sentiero pianeggiante, seguirlo per raggiungere il settore basso e in pochi minuti si raggiunge la falesia. Mentre per il settore alto proseguire sul sentiero 4a.

La parete posta a monte del capoluogo è ben visibile sia dalla strada che dal parcheggio di accesso e la tipologia di itinerari è molto diversa tra i due settori, placche appoggiate per la parete ad est e vie verticali e leggermente strapiombanti per il settore alto. La chiodatura è molto recente con fittoni resinati per il settore alto e fix inox per le placche ad est.
L’attività richiede esperienza tecnica, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Discesa: Le soste presentano catene e moschettoni di calata e la discesa si effettua in moulinette con corda da 60m.

Difficoltà minima, massima e media delle vie dal 4b, al 7c, in media 6c.

Numero totale vie: 15+9

La lunghezza media è di 25 metri, come minimo 18metri e massimo 20 metri.

Altre falesie in zona: Santuario e Benedizione – Gressoney-La-Trinité.

Alpenzù

Cascate di ghiaccio  -  Gressoney-Saint-Jean

Classica cascata di iniziazione, di comodissimo accesso. Si trova a valle del caratteristico villaggio Walser da cui prende il nome. Molto frequentata.

Difficoltà: II/3
Lunghezza: 180 m
Prima salita: A. Jaccod primi anni ‘80
Quota: 1500 m
Esposizione: Est
Coordinate: Lon.: 7,82021 Lat.: 45,797598 - UTM (ED50) - X: 408396,04 Y: 5072435,07

L1: lunghezza piuttosto corta che supera il primo risalto ghiacciato, mai verticale. Sosta su roccia a sinistra (fix).
L2: stesse caratteristiche del primo tiro ma più lungo. Sosta a destra su albero (cordone).
Trasferimento lungo il corso d’acqua fino alla base del salto finale. Sosta su roccia a destra (fix).
L3: bel risalto alto una sessantina di metri che consente numerose linee di salita a seconda delle condizioni. Si può salire in due lunghezze sostando a metà su ghiaccio oppure, più elegantemente, in un’unico lungo tiro. Sosta in alto su albero (cordone).

Discesa: discesa possibile in doppia lungo la cascata. È preferibile però, per non intralciare altre cordate, scendere a piedi lungo un comodo sentiero sul fianco sinistro idrografico. In questo caso, al termine del terzo salto, occorre salire ancora un centinaio di metri fino a reperire il sentiero per Alpenzù.

Testo e foto tratti da Effimeri barbagli (M. Giglio, 2014), la guida completa delle cascate di ghiaccio in Valle d’Aosta.

Bonne année

Cascate di ghiaccio  -  Gressoney-Saint-Jean

Una delle perle della Valle di Gressoney. Comodo accesso, scalata divertente e atletica, assenza di pericoli oggettivi. Ancora una firma di prestigio nella valle per mano della premiata ditta Jaccod-Marlier. Molto frequentata.
La maggior parte delle cordate percorre solo i primi due tiri e scende in doppia. Una terza lunghezza facile consente di uscire dalla cascata e raggiungere facilmente il canale che fiancheggia a destra (faccia a monte) la cascata.

Difficoltà: II/5
Lunghezza: 110 m
Prima salita: A. Jaccod, E. Marlier 1990
Quota: 1550 m
Esposizione: Est
Coordinate: Lon.: 7,82031 Lat.: 45,800475 - UTM (ED50) - X: 408408,74 Y: 5072754,56

L1: prima parte facile poi verticale. Sosta su roccia in una nicchia a destra (fix).
L2: tornare a sinistra e affrontare un’altra bella sezione verticale poi progressivamente meno ripida. Sosta su roccia a destra (fix).
L3: due possibilità. A destra breve goulotte, a sinistra corto risalto. Sosta in alto su roccia (fix).

Discesa: in doppia lungo la cascata (fix) oppure a piedi lungo il canale che si trova sul fianco sinistro idrografico della cascata.

Testo e foto tratti da Effimeri barbagli (M. Giglio, 2014), la guida completa delle cascate di ghiaccio in Valle d’Aosta.

Cascata della Ciampa

Cascate di ghiaccio  -  Gressoney-Saint-Jean

La super classica della Valle di Gressoney. È la cascata che meglio rappresenta il passaggio dalla media all’alta difficoltà. Si trova tra due possenti bastionate rocciose che ospitano due belle falesie di arrampicata. È presente praticamente tutti gli anni ed è piuttosto frequentata. Viene descritta qui la linea di salita più seguita, sulla destra (faccia a monte) ma è possibile salire anche in centro e a sinistra con difficoltà più sostenute.

Difficoltà: II/4
Lunghezza: 140 m
Prima salita: A. Jaccod, E. Tarchini 1983
Quota: 1700 m
Esposizione: Ovest
Coordinate: Lon.: 7,82992 Lat.: 45,812001 - UTM (ED50) - X: 409174,18 Y: 5074024,16

L1: rampa ghiacciata progressivamente più ripida ma mai verticale. 60 m. Sosta su roccia a destra (fix).
L2: si tratta della lunghezza più sostenuta con alcune interessanti sezioni verticali. 50 m. Sosta su roccia a destra (fix) oppure su albero (cordoni). La maggior parte delle cordate si cala da qui.
L3: facile lunghezza per uscire dalla cascata. Rarissimamente percorsa. 30 m. Sosta su albero.

Discesa: se si percorre l’ultima facile lunghezza, occorre scendere a piedi lungo il lato destro idrografico fino alla S2, da dove ci si cala in doppia lungo la cascata.

Testo e foto tratti da Effimeri barbagli (M. Giglio, 2014), la guida completa delle cascate di ghiaccio in Valle d’Aosta.

Anello Andro Tschalvrinò - Col Ranzola - Andro Tschalvrinò

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Il punto di partenza dell’itinerario si raggiunge imboccando la strada carrozzabile che passa dal Castel Savoia e sale in direzione Tschalvrinò. Una volta arrivati in fondo alla carrozzabile si deve cercare un parcheggio nel poco spazio disponibile. Al bivio per Andro Tschavrinò inizia il percorso escursionistico che prosegue lungo la stessa strada oltre al cartello di divieto tra pascoli a valle e boschi di larici a monte. Raggiunta la prima casa, la strada sterrata diventa pianeggiante e la si segue fino ad un tornante all’altezza del quale si imbocca un sentiero che arriva dopo poco ad un incrocio tra vari percorsi. Si deve prendere quello indicato con la lettera W che prosegue in piano, attraversando due volte le piste da sci, dopodiché entra nel bosco prima salendo e poi rimanendo abbastanza pianeggiante fino ad incontrare il sentiero nº 3. A questo punto, l’itinerario prosegue in salita, prima attraverso la foresta e poi tra pascoli, passa alcune baite per arrivare finalmente al Colle della Ranzola, punto più alto del percorso che regala un meraviglioso paesaggio sulla media Valle d’Ayas fino al Monte Bianco. Per completare l’anello prendere, dal colle, il sentiero 3b che permette di raggiungere l’arrivo della seggiovia di Weissmatten con un panoramico e piacevole percorso prima piuttosto pianeggiante e poi in discesa. Da Weissmatten seguire il sentiero nº 2 che porta velocemente all’incrocio con il percorso W visto all’inizio della gita. Da lì, è sufficiente riprendere il tratto di strada sterrata percorso in precedenza che riporta al punto di partenza verso Andro Tschalvrinò.

Anello Regina Margherita

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio situato di fronte all’Ufficio del Turismo imboccare la via Monterosa Weg situata di fronte al ponte della strada regionale, all’angolo col cimitero. Da lì, raggiungere la suggestiva Obre Platz dalla quale è possibile visitare la bella e imponente parrocchiale intitolata a San Giovanni e la Piazza Umberto I che rappresentano il cuore del piccolo centro storico di Gressoney-St-Jean.

Ritornati sulla via Monterosa Weg proseguire sempre dritti per poi imboccare la prima stradina sulla sinistra che permette di raggiungere facilmente il romantico laghetto di Gover immerso tra abeti e impreziosito da uno splendido panorama sul massiccio del Monte Rosa e i suoi ghiacciai.

Attraversare il laghetto grazie al ponticello in legno e prendere subito le tracce sulla destra e poi a sinistra per raggiungere, dopo una breve salita, il sentiero 15. Questo tratto del percorso chiamato anche Sentiero della Regina permette di raggiungere il suggestivo e romantico Castel Savoia, residenza di Margherita di Savoia durante i suoi soggiorni a Gressoney.

La mulattiera supera una rinfrescante cascata e finisce per raggiungere un parcheggio all’entrata del parco del castello (la cui visita è interessantissima). Da qui, il nostro itinerario prosegue invece in leggera salita sulla strada asfaltata per imboccare in seguito, all’altezza della prima mezza curva, il sentiero che scende sotto la strada. Raggiunto dopo breve tempo un secondo bivio con una nuova strada asfaltata prendere questa girando a sinistra e seguirla fino a raggiungere un altro bivio oltre la piccola cappella di Greschmatto. Lì, girare a destra e seguire il lungo rettilineo della strada, attraversare il ponte sul torrente Lys e infine attraversare la strada regionale per imboccare il sentiero che sale in mezzo alle case in direzione del col Valdobbia.

Arrivati in cima alla frazione, prima dell’ultima casa imboccare il sentiero pianeggiante sulla sinistra chiamato dei Lombardi e seguirlo passando vicino a begli esempi di architettura gressonara, attraversare un torrentello e seguire il sentiero in direzione nord fino ad arrivare nei pressi di Villa Margherita (sede del municipio) e dell’ Alpenfaunamuseum “Beck-Peccoz” (di cui raccomandiamo la visita). A questo punto si attraversa nuovamente il torrente Lys, dopo il ponte si gira a destra e si segue la stessa strada fino a ritornare al punto di partenza dell’anello.

Col Ranzola

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Senza raggiungere Gressoney-Saint-Jean, arrivati alla frazione Valdobbia, svoltare a sinistra e proseguire in direzione del castello Savoia; imboccare la strada che conduce alle baite della Cialvrina asciando l’auto dove la strada incrocia la pista di sci di Weissmatten.
Sulla destra inizia il sentiero per il col Ranzola.
Il sentiero si inerpica lungo il bosco con stretti tornanti per poi dirigersi a destra e raggiungere i pendii superiori. Da qui, dopo aver superato alcuni alpeggi, si raggiunge facilmente il colle, dove si trova un vecchio ricovero militare.

Gressoney-Saint-Jean - Gressoney-La-Trinité - i villaggi Walser

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio situato di fronte all’Ufficio del Turismo di Gressoney-St-Jean attraversare il torrente Lys e prendere la larga mulattiera sulla sinistra subito dopo il ponte. Seguirla per circa 1,5 km, costeggiando il torrente, fino ad arrivare poco oltre una centrale idroelettrica all’altezza di un altro ponte. Lì, non attraversare il torrente ma seguire le indicazioni del sentiero 14 o 15 che risale il versante erboso in direzione nord fino a raggiungere le case dell’abitato di Rong.
A questo punto il percorso continua tra pascoli e boschi fino Òndrò Biela per poi raggiungere il bellissimo villaggio storico di Norvesch caratterizzato da importanti edifici storici e da un ponte in pietra che unisce il villaggio dal 1540. Da quest’ultimo, proseguire sulla sinistra orografica tra i prati fino ad arrivare in pochi minuti a Òndrò Eckò altro interessantissimo esempio di architettura locale costituito da una cappella e alcuni edifici che formano una corte interna con un pozzo.
Si risale in seguito verso le case di Ôbrò Eckò e si prosegue in piano su strada sterrata fino a Léschelbalmò.
Rimanendo sempre sulla destra del torrente si continua in piano, tra pascoli in direzione di Gressoney-La-Trinité e, arrivati alle prime case, si imbocca la prima strada verso sinistra, si attraversa la strada regionale si prende il primo ponte sul torrente Lys e, seguendo la strada che si ha di fronte, si raggiunge la chiesa parrocchiale del villaggio e Piazza Tache, cuore del comune e sede dell’Ufficio del Turismo oltre che del Museo Walser di cui si raccomanda la visita.

Lommattò - Obre Lòò

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal piccolo villaggio di Lommattò imboccare il sentiero nº 12. Questo inizia subito a salire, prima tra pascoli e, dopo breve tempo, in mezzo ad un piacevole bosco di alto fusto. Il sentiero raggiunge dopo circa 1 km un ponte che attraversa il bel torrente Lòòbach, lo stesso che forma le caratteristiche cascate che si possono ammirare dal fondo valle salendo a Gressoney. Da lì, il percorso si mantiene in costante e regolare salita e si addentra nel selvaggio vallone di Lòò fino a raggiungere le baite dell’alpeggio di Ondre Lòò. In seguito il sentiero attraversa una serie di pascoli intramezzati da tratti boschivi raggiungendo infine i numerosi edifici che caratterizzano l’alpeggio di Obre Lòò, meta finale dell’itinerario in un contesto di assoluta bellezza e solitudine.

Ondre Perletoa - Albezò - Léschelbalmò

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio situato lungo la strada regionale 44 in località Ondre Perletoa (alcune centinaia di metri dopo il villaggio di Tschemenoal salendo) si incontra la partenza di questo percorso segnalato come sentiero nº 6. Fin da subito, la larga mulattiera si presenta ripida e manterrà una pendenza sostenuta fino ad Alpenzu Grande – Gròssalbezò (1779 m) permettendo di superare velocemente quasi tutto il dislivello dell’intera escursione. Questa prima parte procede all’ombra di un bosco d’alto fusto stando a destra delle cascate e percorrendo una lunga serie di tornanti fina ad arrivare al villaggio. Nella salita si incontrano alcuni bellissimi esemplari di larici secolari. Giunti al bellissimo villaggio di Alpenzu Grande, dove troviamo il Rifugio Alpenzu e dov’è possibile fare una sosta, si prosegue su percorso gradevole e relativamente pianeggiante lungo il versante orografico destro della Valle di Gressoney in direzione del Massiccio del Monte Rosa. Fare attenzione all’uscita del villaggio a non sbagliare di percorso. Si deve imboccare il sentiero GSW al bivio appena sopra l’acero monumentale nei pressi di un grande masso. Il sentiero percorre il fianco della montagna passando nelle vicinanze degli alpeggi di *Schérfò** (1780 m), Schérfòròng* (1814 m) dopo il quale raggiunge la quota più alta dell’itinerario per iniziare poi a scendere e superare, tra ampie praterie di versante, le case di Hòbelté (1800 m) e arrivare subito dopo ad Alpenzu Piccolo – Léckalbezò (1806 m), altro splendido esempio di abitato tradizionale della valle di Gressoney. Lasciato l’abitato, il sentiero prosegue in piano, entra in un bosco di larici e in un ultimo tratto caratterizzato da ripidi tornanti raggiunge la strada regionale nº 44 all’altezza del bivio per Léschelbalmò che segna la fine dell’itinerario.

Ondrò Verdebio - Bronne Valle dei Principi

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

All’altezza del bivio per il castello Savoia dirigersi a destra, passare accanto alle abitazioni e prendere il sentiero che sale ed entra poi nel bosco. Salendo ripido, dopo alcuni tornanti, il sentiero conduce ad un crocevia. Ora, imboccare sulla destra l’itinerario n. 11b tralasciando il ramo di sinistra, n.11, che conduce al Col Valdobbia. Il sentiero sempre ripido risale il versante sino a pervenire ad un altro bivio. Proseguendo questa volta sulla sinistra si giunge in poco tempo all’alpe Pozie. Continuando quindi lungo un costone si raggiungono gli alpeggi Skearpie di Sotto e, poco a monte in corrispondenza di una vallecola, Skearpie di Sopra. Dopo aver superato un dosso, ci si ritrova nell’incantevole radura della valle dei Principi, dove la segnaletica finisce.

Ondrò Verdebio - Colle Valdobbia

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

All’altezza del bivio per il castello Savoia dirigersi a destra, passare accanto alle abitazioni e prendere il sentiero che sale ed entra poi nel bosco. Con numerosi tornanti superare il ripido gradino che conduce su un promontorio panoramico. Proseguire ora ancora nel bosco ed entrare nel Vallone di Valdobbia. Passare accanto alle baite di Cialfrezzo di sotto, volgere a sinistra, attraversare il torrente e risalire il fondo del vallone per raggiungere il colle e l’ospizio Sottile.

Passeggiata della regina

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Il primo tratto di sentiero porta al Lago Gover, a pochi passi dal centro storico di Gressoney-Saint-Jean. Seguendo invece il segnavia n° 15 il sentiero prosegue fino a raggiungere la frazione Tschemenoal che si trova a due chilometri circa oltre Gressoney-Saint-Jean.

Accessibile ai disabili in sedia a rotelle se accompagnati.

Steina - Col del Loo

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dalla fraz. di Steina imboccare la mulattiera segnalata con il n° 12.
Il tracciato si sposta gradatamente verso destra superando il torrente sopra alla bella cascata del Loo ben visibile dal fondo valle.
Il sentiero si fa più ripido e raggiunge, attraversando nuovamente il torrente, l’alpeggio di Loo inferiore (1854 m s.l.m.).
A questo punto il vallone si fa pianeggiante e, con moderata salita, si raggiungono le baite di Loo superiore (2076 m s.l.m.).
Ci si sposta a destra e si procede superando brevi salite ed ampie spianate sino alla conca sottostante il col del Loo; giunti ad un importante crocevia, tralasciando gli itinerari per il col Lazoney e per il p.sso Macagno, si prosegue sull’itinerario n. 12 che raggiunge facilmente il colle.

Walser Réng

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio situato di fronte all’Ufficio del Turismo attraversare il torrente Lys grazie al caratteristico ponte in legno e girare subito a sinistra imboccando una strada sterrata in direzione nord. Questa segue il corso del torrente offrendo una serie di begli scorci paesaggistici.

Dopo 1,5 km circa si arriva davanti ad una centrale idroelettrica dopo la quale sarà necessario riattraversare il torrente Lys imboccando la strada sulla sinistra.
Si prosegue sempre dritto, si attraversa la strada regionale 44 passando davanti alla caratteristica cappella di Tschemenoal, si entra tra le case del villaggio fino ad uscirne seguendo un sentiero ben marcato verso sinistra. Da lì, il percorso sale in un bel bosco di alto fusto per poi uscire su una serie di praterie in vista dell’abitato di Gressoney-Saint-Jean e scendere per arrivare nei pressi del bellissimo e romantico Lago Gover.

A questo punto, l’itinerario inizia nuovamente a salire, passando nei pressi di una bella cascata e raggiungendo in seguito l’entrata di Castel Savoia, residenza estiva di Margherita di Savoia, prima regina d’Italia. Davanti al cancello della dimora, proseguire brevemente in salita sulla strada asfaltata fino ad incontrare l’imbocco del sentiero sotto la strada all’altezza della mezza curva. Da lì, il sentiero scende tra larici secolari, praterie e alcuni edifici fino a raggiungere l’ampio parcheggio in località Bielciuken.

A questo punto seguire la strada regionale 44 verso sinistra, in direzione del capoluogo. Passare il centro sportivo Sporthaus e, alla fine dell’edificio, imboccare la rampa asfaltata per poi girare a sinistra e seguire il sentiero che prosegue in direzione del capoluogo stando leggermente sopra il piano di fondovalle. Si passa quindi tra le belle case di Verdebio e dopo aver attraversato un ponticello si prosegue in direzione di Villa Margherita, sede del comune, e dell’interessante Alpenfaunamuseum “Beck-Peccoz”.

Raggiunta la strada regionale proprio tra i due suddetti edifici si attraversa un’ultima volta il torrente Lys per poi proseguire sulla destra e seguire quindi la strada che costeggia il torrente fino a raggiungere, dopo poche centinaia di metri, il punto di partenza del percorso.

Zer Schmettò - Bivacco Lateltin

Escursioni in giornata  -  Gressoney-Saint-Jean

Il bivacco è ubicato sotto la Testa Grigia .

Dal parcheggio principale di Gressoney-Saint-Jean, si attraversa il torrente Lys verso destra, su di un grande ponte carrabile in legno e si percorre verso monte la strada sterrata che conduce all’abitato di Tschemenoal. Attraversato il torrente verso sinistra su di un altro ponte, si risale lungo la strada asfaltata per circa 300 m fino all’imbocco del sentiero sulla sinistra. Si prende quota tra boschi di conifere passando a fianco di due cascate per guadagnare il rifugio Alpenzù Grande. Dopo una lunga diagonale sui prati, si perviene all’alpeggio Òndermòntel, all’alpe Loasche e da qui, su ripidi pendii, si guadagna il Col Pinter. Imboccato l’itinerario n.6 , salendo con una serie di svolte tra zolle erbose, che portano ad un breve ma insidioso traverso ed un friabile canalino,si raggiunge la cresta, da dove, in pochi minuti, si perviene al bivacco.
possibile anche l’itinerario con partenza da Gressoney-la-Trinité.

Via ferrata dei Bambini

Vie ferrate  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio si attraversa la strada entrando nel centro del paese. Si attraversa il borgo sino all’area verde di sinistra. Al centro di essa vi è il lago Gover. Si rimane sulla sponda destra incontrando un cartello in prossimità di una strada privata che punta verso la morena che scende dallo sperone sovrastante. Si segue tale strada di fianco agli steccati dei cavalli raggiungendo una mulattiera che sale verso sinistra fiancheggiata da uno steccato in legno. La si segue fino ad incrociare una traccia che sale nel bosco, (cartello in legno indicante la ferrata). Il sentiero si inerpica ripido nella vegetazione (segnavia 4a rosso o giallo e bolli gialli) sino ad incontrare un altro sentiero (segnavia 15) presso un grosso masso. Si continua quindi verso destra in falso piano raggiungendo in breve la grande morena. Su sentiero, a sinistra, è presente un cartello indicante la ferrata Jòsé Angster. Si risalgono quindi a sinistra, a partire dal cartello, i massi granitici puntando ad un’evidente mini chalet. Sono presenti alcuni bolli gialli ma il percorso non è obbligato. Dalla costruzione si punta a destra per 7-8 m e si raggiunge un sentiero che si segue verso destra che incrocia l’attacco della ferrata Jòsé Angster. Si continua in sentiero verso destra e raggiunto il margine della parete nuovamente in diagonale verso sinistra rintracciando i primi cavi. Si prosegue a sinistra, su traccia ripida sino a raggiungere le balze granitiche dello sperone e si continua inseguendo i cavi d’acciaio che raggiungono la cengia di metà parete. Si procede su di essa ancora su traccia e poi direttamente su risalti granitici. Si doppia un primo spigolo (passo con maniglie e scalini abbastanza distanti) e poi un secondo un poco esposti. Si continua a salire sino a raggiungere l’ultimo spigolo dove si concentrano le difficoltà della salita. Aggirata la prominenza rocciosa si giunge in un ampio canalone. Si continua su ripido sentiero attrezzato sino a raggiungere una traccia orizzontale che si raccorda con il sentiero 4a inseguito in salita. Si può scendere a sinistra oppure raggiungere la vetta inseguendo la traccia sulla destra in una decina di minuti.

Via ferrata Jòsé Angster

Vie ferrate  -  Gressoney-Saint-Jean

Dal parcheggio si attraversa la strada entrando nel centro del paese. Si attraversa il borgo sino all’area verde di sinistra. Al centro di essa vi è il lago Gover. Si rimane sulla sponda destra incontrando un cartello in prossimità di una strada privata che punta verso la morena che scende dallo sperone sovrastante. Si segue tale strada di fianco agli steccati dei cavalli raggiungendo una mulattiera che sale verso sinistra fiancheggiata da uno steccato in legno. La si segue fino ad incrociare una traccia che sale nel bosco, (cartello in legno indicante la ferrata). Il sentiero si inerpica ripido nella vegetazione (segnavia 4a rosso o giallo e bolli gialli) sino ad incontrare un altro sentiero (segnavia 15) presso un grosso masso. Si continua quindi verso destra in falso piano raggiungendo in breve la grande morena. Su sentiero, a sinistra, è presente un cartello indicante la ferrata Jòsé Angster. Si risalgono quindi a sinistra, a partire dal cartello, i massi granitici puntando ad un’evidente mini chalet. Sono presenti alcuni bolli gialli ma il percorso non è obbligato. Dalla costruzione si punta a destra per 7-8 m e si raggiunge un sentiero che si segue verso destra che incrocia l’attacco della ferrata Jòsé Angster. Si risalgono una serie di placche granitiche abbattute chiodate con scalini e maniglie ad “U”. La distanza tra gli ancoraggi richiede ottima tecnica oppure resistenza. Dopo la prima sequenza s’intercetta la cengia di metà parete ed i cavi della ferrata dei Bambini che salgono verso SX. Si continua invece sempre in verticale entrando in un vago diedro in vista di alcuni tetti sulla SX e si vince l’uscita strapiombante con mini traverso a sinistra. Si raggiunge una piccola alcova con madonnina sotto ad un triangolo trasparente. Vi è una passerella sospesa nel vuoto per chi desiderasse fermarsi per qualche minuto. Si continua sullo sperone con qualche tratto di terreno e si giunge all’ultima placca che esce sulla vetta erbosa a pochi m dalla bandiera italiana. Dalla cima si prosegue oltrepassando la retrostante baita caratteristica incrociando una traccia che si porta nel bosco. Si supera in pochi passi l’uscita di un canale e si continua in discesa per evidenti tracce un poco sconnesse. Si procede inseguendo brevi tornanti sino ad incrociare una traccia a sinistra che prima in falso piano e poi in discesa intercetta dei cavi sotto allo sperone. Si tratta della ferrata dei Bambini. È possibile scendere con attenzione dalla stessa o continuare lungo il sentiero a destra. Entrambi portano alla base della parete.
Per percorrere la ferrata in maggior sicurezza è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Gressoney-La-Trinité

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

CUORE WALSER
Larghe balconate in legno, ampio avantetto…e poi fiori, tanti, alle finestre e sui balconi. Se vedete case con queste caratteristiche ai lati della strada, siete entrati in “territorio” Walser. Ma la struttura delle abitazioni non è l’unica particolarità dell’alta Valle di Gressoney. C’è anche una parlata inconsueta, diversa dal patois usato dalla maggior parte dei Valdostani: è il titsch, un idioma di radice germanica. La popolazione Walser è infatti originaria del Vallese, da dove migrò, tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo, insediandosi qiu e nell’adiacente Val d’Ayas. La prima isola Walser che si incontra risalendo la vallata è Issime, borgo di origini antichissime, con una interessante chiesa affrescata.

IL CASTELLO SAVOIA 
Doppia tappa a Gressoney-Saint-Jean. La prima è al Castel Savoia, che vedete nella pineta alla vostra sinistra. Fatto costruire alla fine dell’800 dalla Regina Margherita, appassionata alpinista, sorge su una terrazza panoramica da dove potete godervi una splendida vista sull’intera vallata fino al ghiacciaio del Lyskam. La seconda tappa potete farla al Lago Gover per una sosta rilassante.

IL MONTE ROSA
Proseguite verso Gressoney-La-Trinité attraversando villaggi Walser, pascoli e boschi. Il Monte Rosa vi attende maestoso alla fine dell'itinerario.