Descrizione del percorso

Dal casello autostradale di Aosta si prosegue sulla statale verso la città sino al bivio per Pila a sinistra. Si procede sino alla rotonda di Pollein poi a destra per Charvensod. A Pont Suaz si svolta a sinistra e subito a destra. Si prosegue in salita sino al parcheggio alto di Pila dove finisce la strada ed ha inizio l’escursione.

Ferrata storica (Col Carrel):
Dal parcheggio alto di Pila si passa davanti alla scuola di sci e poi allo “Chalet du Soleil”. Si procede verso destra intercettando il sentiero 19a che conduce verso sinistra all’Alpe di Chamolé.
Giunti alle baite, presso la fontana, si continua a sinistra su una sterrata. Si raggiunge presto un sentierino che si stacca sulla destra (segnavia 20a). Si procede prima in salita e poi in piano fino a Plan Fenetre in vista di una croce. Si procede a sinistra in discesa per Comboé.
Si giunge al valloncello e, dopo le baite, si guada il torrente verso sinistra e si prosegue sino ad un bivio.

Si continua a destra verso il Col Carrel (segnavia 16a). Il sentiero diventa una traccia tra gli sfasciumi e sale sino al colle dov’è posto il bivacco Federigo. Si procede a destra sulla cresta alle spalle della costruzione. Si superano i primi detriti, seguendo alcuni bolli che portano all’attacco, leggermente sulla sinistra. Si procede per blocchi sino in cima al primo torrione roccioso che precede il ponte tibetano. La passerella attrezzata piuttosto aerea collega al picco successivo. Il tracciato procede con passi leggermente più faticosi e verticali sino al Mont Ros de Comboé (3285 m).
Valicata la sommità si continua su falso piano, su terreno più semplice. Vi è una prima via di fuga, segnalata con cartello verso destra, che collega al lago Gelato.
Si procede salendo fino al Petit Emilius (3342 m) e si continua sulla cresta il cui filo viene aggirato sulla destra, dapprima su gradoni rossastri, poi affrontando un tratto più verticale di roccia più chiara e friabile. La ferrata termina all’ultimo contrafforte. Si continua per una decina di minuti su morena raggiungendo la vetta.
La discesa avviene per la cresta sud, a destra, seguendo l’itinerario che conduce al passo dei Tre Cappuccini e di lì a destra scendendo al lago Gelato. Le tracce portano al rifugio Arbolle e dalla costruzione, per un sentiero in salita, al colle di Chamolé, poi in discesa all’omonimo lago e verso sinistra agli impianti per Pila (o verso destra al sentiero che riporta alla località di partenza).

Tempo di percorrenza: 5 ore per affrontare la ferrata, alle quali bisogna sommare 3 ore di avvicinamento al Bivacco Federigo (inizio via ferrata) e ulteriori 4 ore per il rientro a valle, percorrendo la via normale.

Nuova ferrata (Col Ros):
Percorso ad anello. Il sentiero di avvicinamento parte del rifugio Arbolle e si dirige al Lago dell’Echo. Da qui si sale al Col Ros (3.071 m slm) e poi al Mont Ros (3.250 m). A questo punto il nuovo percorso della ferrata confluisce nel vecchio e conduce alla vetta del Mont Emilius. La discesa avviene dalla via normale.

Tempo di percorrenza: 2 ore e mezza per raggiungere il Colle e altre 4 ore per completare la ferrata. Nel complesso, andata e ritorno richiedono nove ore di cammino.