Bivacco Jean Antoine Carrel - CHIUSO
Località: Breuil-Cervinia
Chiuso per lavori di ristrutturazione estate 2024.
Contatti
Descrizione del percorso
Altitudine: 3830 m
Ubicazione: Cresta del Leone del Cervino
Posti letto: 40
Apertura: sempre aperto
Difficoltà: D
Segnavia: no
Tempo di percorrenza: 4h dal Rifugio Duca degli Abruzzi
Coordinata UTM-WGS84: EST 395311
Coordinata UTM- WGS84: NORD 5092142
La capanna, inaugurata nel 1969, è dedicata a Jean-Antoine Carrel, il primo scalatore del Cervino lungo la cresta Sud-Ovest (1865).
L’ultima parte del tracciato, nonostante la presenza di corde fisse, è riservata ad alpinisti esperti.
Accesso:
A monte del rifugio Duca degli Abruzzi-Oriondé si passa a fianco della vecchia teleferica. Il sentiero si inerpica tra le rocce con alcuni tornanti fino a giungere in poco meno di mezz’ora alla croce Carrel.
Fino al Colle del Leone si seguono le frecce rosse e i numerosi ometti che indicano il percorso.
Si prosegue per una trentina di minuti fino ad arrivare alla base di un canalino dove inizia il tratto riservato agli escursionisti esperti. Si superano alcune rocce con l’aiuto di uno spezzone di corda lungo pochi metri e poi si prosegue risalendo un pendio di circa 45 gradi su roccia e tracce di sentiero. Si passa davanti a due targhe commemorative, si riprende il sentiero e, passando alla destra del ghiacciaio, si raggiunge quota 3400 metri dove il sentiero è interrotto per una decina di metri da una fascia di roccia. La si supera, poi si riprende a salire seguendo la traccia e gli ometti fin sotto la Testa del Leone e, dopo aver raggiunto la base della parete rocciosa, ci si dirige quasi in piano verso il Colle del Leone a 3581 metri.
Il tratto più impegnativo della salita alla Capanna J.A. Carrel inizia poco dopo il Colle del Leone.
Si superano alcune rocce rosse e si sale in cresta sul versante meridionale su un evidente canalino diagonale giungendo in un tratto di terreno detritico. Lasciando sulla destra una parete più verticale si prosegue, sulla sinistra, sulla traccia fino alla base delle placche inclinate della cresta, si risale un breve tratto ripido (II) sul quale è possibile trovare alcuni chiodi ai quali assicurarsi se si decide di procedere in cordata. Superato tale tratto si giunge su un’ampia placca inclinata (Placca Seiler) oltre un piccolo diedrino (III). Ancora un breve tratto di placca (II) e, sempre sul versante meridionale, con le corde fisse si supera un breve passaggio abbastanza esposto ed inclinato per giungere alla base di una modesta parete verticale ove sale l’utile corda fissa.
Superato il leggero strapiombo non resta che una placca molto coricata e facile e un breve tratto di sentiero sul lato nord della cresta per giungere ai piedi del bivacco.
Dotazione: materassi, coperte, cuscini, gas.