Anello tra La Salle e Morgex
Escursioni in giornata - La SalleL’itinerario circolare percorre in parte il tracciato della tappa n. 14 del Camino Balteo (segnato con un 3 all’interno di un triangolo rovesciato) e presenta brevi tratti su strada asfaltata.
Partendo dal cimitero di La Salle, si entra nel capoluogo da via Cesare Ollietti che porta alla piazza San Cassiano. Dopo aver fiancheggiato la chiesa parrocchiale, si raggiunge in un attimo piazza Cavalieri di Vittorio Veneto: la vista sul Monte Bianco è sempre emozionante.
Si torna indietro di qualche metro e si procede su via Chanoux e, seguendo il segnavia del Cammino Balteo, si esce dal capoluogo. Attraversata la strada che conduce in collina, la passeggiata continua in piano, su strada asfaltata.
A Croix des Pres, in corrispondenza della cappella di Notre Dame de La Guerison, si segue la stradina a sinistra che in pochi metri porta all’imbocco del sentiero “Tsanta Merla”, seguendo il segnavia del Cammino Balteo (tappa 14 – La Salle-Avise).
La passeggiata prosegue piacevolmente in piano con una bella sorpresa per i più piccoli: tanti funghetti in legno opera di un artigiano del posto.
In corrispondenza di una panchina sulla destra, guardando in alto si vede la torre del castello di Châtelard. Poco più avanti, in corrispondenza dell’incrocio con una strada poderale e l’attraversamento del Ru du Moulin, il bosco lascia spazio a prati frequentati dai caprioli. In periodi di basso afflusso turistico, al mattino presto o alla sera all’imbrunire, non sarà difficile avvistarli.
Arrivati ad un quadrivio, si abbandona il Cammino Balteo e si prosegue dritto. Qui tra i funghi colorati fanno la loro comparsa elfi, gufi e cuori.
Al primo incrocio, si prende a destra il sentiero indicato con il segnavia giallo numero 5A verso Château de Chatelard. Si passa in mezzo a dei terrazzamenti che oggi ospitano orti e vigneti. I vigneti di Morgex e La Salle sono tra i più alti d’Europa. Il vitigno coltivato è il Prié Blanc che viene detto “franco di piede” in quanto, grazie alle quote a cui riesce a vivere, alla fine del XIX secolo non è stato innestato su vite americana in seguito alla piaga della fillossera. Tale vitigno viene utilizzato nella produzione del vino DOC Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle.
Si sale per buona parte fuori dal bosco; all’incrocio con la poderale si procede dritto fino al tornante successivo dove si riprende il sentiero a destra. Ultimi passi in salita e il castello appare. Attraversato l’abitato di Château, si prende la strada asfaltata che scende a destra. Pochi metri dopo il bivio, inglobato nelle mura del castello c’è il vecchio granaio in legno, antecedente il secolo XIX. Il suo tetto in lose è sorretto dalla struttura del “blockbau”, un tipo di costruzione nel quale travi o assi di legno vengono sovrapposte orizzontalmente per formare le pareti. Il granaio era utilizzato da tutta la comunità per riporre i cereali che in parte venivano usati per fare la farina e in parte conservati per la semina dell’anno successivo.
Si procede sulla strada asfaltata e all’incrocio si va a destra. Si entra poi a Châtelard, il primo abitato che si trova sulla sinistra, e nell’attraversarlo, si possono ammirare il forno del villaggio e le case ristrutturate con cura. Finita la pavimentazione in pietra, girare a destra nel vicolo e percorrerlo fino a raggiungere di nuovo la strada asfaltata: un’altra bella veduta sul centro abitato di La Salle capoluogo con la Grivola che fa da sfondo.
Al primo tornante, si prende il sentierino sulla sinistra che entra nel bosco. Alla fine del sentiero, si attraversa il parco giochi di La Salle fino ad arrivare alle spalle della Maison Gerbollier, sede del Comune.
Si scende quindi verso il centro del capoluogo e, prima di imboccare nuovamente via Ollietti e tornare al punto di partenza, si può fare un’altra sosta a Maison Plassier, sede di una casa museo.
Guarda i video: