In racchette al Col de Joux
Località: Saint-Vincent
Facile itinerario attraverso i boschi che ricoprono i dolci pendii dello spartiacque tra Val d’Ayas e valle centrale.
Informazioni tecniche
Come Arrivare
Casello autostradale di Châtillon si svolta a destra per Saint-Vincent. Poco prima del Casinò si incontrano le indicazioni per il Col de Joux. Si superano diversi villaggi, dopo Amay, si incontra la Cappella dei Partigiani e, dopo un tornante a destra, un ampio parcheggio ove lasciare l’auto.
Descrizione del percorso
Di fronte al parcheggio parte una pista innevata che passa sopra il piccolo parco che circonda la Cappella dei Partigiani. Superato il cartello di divieto di transito, si segue un breve tratto praticamente pianeggiante sino a raggiungere, dopo pochi minuti, un bivio: si trascura la deviazione a sinistra e si procede in leggera salita in direzione del Mont Zerbion. Lungo questo tratto si possono apprezzare interessanti scorci panoramici sulla valle centrale ed in particolare sull’inconfondibile sagoma del Mont Emilius. Ci si addentra lentamente nel bosco di larice che gradatamente lascia posto a bellissimi esemplari di abete rosso sino ad incontrare un secondo bivio, meno evidente del precedente: si trascura la deviazione sulla destra e si prosegue sempre diritto in leggera salita. Il percorso procede piacevole sotto le particolari cime che fanno da corollario alla cresta sud dello Zerbion, sino ad incontrare l’innesto con il sentiero 107: qui si svolta decisamente a destra invertendo praticamente il senso di marcia. Si risale un breve tratto per poi ridiscendere nuovamente sino ad incontrare nuovamente una palina, qui si svolta a sinistra passando nei pressi di una vasca coperta e risalendo un nuovo breve tratto. Lungo il cammino nel bosco si aprono degli squarci, tra la fitta vegetazione, che permettono di assaporare interessanti vedute sulla valle centrale. Si ridiscende nuovamente un po’ e ci si avvicina a Fromy, piccolo villaggio disposto su una bella radura. Si riprende la salita e si rientra nuovamente nel fitto bosco di abete rosso dove la luce del sole crea interessanti effetti di chiaroscuro, la meta si avvicina come in pratica terminano i saliscendi; sempre seguendo l’ampia pista, spesso battuta, si procede attraverso il bosco sino ad incontrare prima una nuova palina segnaletica e, poco dopo, le vasche di carico delle acque del Ru Courtaud: da qui si svolta leggermente a destra imboccando una pista che, in discesa, ci conduce infine al Col de Joux.