Presentazione del libro - Il Pendio dei noci
Localidad: Châtillon
Sala Paolo Chasseur in via Emile Chanoux (cortile interno del municipio).
Ingresso libero
Moderatore il direttore editoriale della Edizioni Pedrini
Il Comune di Chatillon con il Gruppo Cultura, sono lieti di comunicarvi ed invitarvi alla presentazione dell'ultimo libro di Gianni Oliva, giornalista e storico, docente universitario, ed ex-assessore alla Cultura della Regione Piemonte.,
Dopo i saluti istituzionali dell'Amministrazione comunale, il programma prevede alcune letture del noto maestro Oreste Valente reduce da una tournée teatrale a Praga, moderatore della serata il direttore editoriale della Edizione Pedrini, Ennio Pedrini.
“Il Pendio dei Noci” edito da Mondadori a ottobre, è il primo romanzo che l'affermato autore piemontese, che per notorietà ha superato i confni nazionali con i saggi storici che riscrivono parte della storia italiana. Nel volume di oltre 200 pagine nell'esordio narrativo, l'autore innesta nel racconto degli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale una vicenda privata dolorosamente intensa. Un romanzo di amore e guerra, di montagne e neve, di uomini piccoli e grandi rimescolati dalla Storia.
Il racconto di Gianni Oliva, si apre nel 1918 con il Sergente Julien Vertou che osserva la neve che ancora ricopre il monte Grappa, in un aprile senza primavera. Lì dove si è spostata l’ultima linea di difesa italiana dopo Caporetto, gli alpini del battaglione Susa hanno allestito il loro campo. Ma Julien non è uno di loro, la cicatrice sulla mano destra racconta un’altra storia. Negli ultimi sedici anni, la Legione Straniera è stata il suo rifugio e la sua penitenza. Ciò che è stato prima non ha più importanza. Sono perduti i sogni, ed è perduto l’amore, che per una breve stagione gli ha fatto credere di poter inventare il futuro. La guerra che ha conosciuto sull’Atlante aveva una sola regola: uccidere per non farsi uccidere. Ma i ragazzi con cui ora condivide la trincea questa certezza non ce l’hanno, molti sanno a malapena imbracciare un fucile. Vengono da montagne in cui sperano di tornare presto, magari da una fidanzata che li aspetta. Come Gildo e Valdo, che insieme non fanno trentasei anni, o Domenico, che ne ha ventidue e da tre combatte e sopravvive. Tra i colpi di artiglieria, i loro sguardi impauriti iniziano a scalfire la corazza di Julien. Lui non ha nessuno che lo attende, nessun posto che può chiamare casa. Eppure, per quanto si ostini a rinnegarlo, il passato che si è lasciato alle spalle pian piano si riprende la scena. Una parlata familiare, il nome di un torrente, quello di un paese di montanari. E il volto di una donna che riaffiora tra i pensieri, riportandolo a un tempo in cui la felicità era ancora possibile.
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Iniziativa letteraria del Comune e del Gruppo Cultura in collaborazione con Edizioni Pedrini.