Chemin de liberté
Resorts: Saint-Vincent
sala Gran Paradiso del Grand Hotel Billia
entrata libera
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Le Corps Philharmonique di Châtillon presenta uno spettacolo tra musica e storia, nato per raccontare. anche attraverso racconti ed immagini, il lungo cammino nella storia che ci ha portato alla libertà di cui godiamo oggi.
L'iniziativa rientra tra le celebrazioni per l'ottantesimo anniversario della Liberazione e vuole ricordare il Senatore Cesare Dujany, che oltre ad essere stato uno dei principali esponenti politici del dopoguerra valdostano è stato anche presidente della banda del paese per oltre 50 anni.
Il programma musicale proposto sotto la direzione del Maestro Davide Enrietti prevede un repertorio selezionato per celebrare la memoria della Resistenza e per far riflettere sul valore della libertà.
Dopo l’apertura ufficiale sulle note dell’inno della Valle d’Aosta Montagnes Valdôtaines, la serata proseguirà con l’esecuzione di uno dei principali simboli musicali dell’Italia unita, l’Inno di Garibaldi che, insieme all’Inno di Mameli, si contese nel 1946 l’assunzione ad Inno della Repubblica.
Tra i brani in programma vi sono poi Le sanguinose giornate di Milano di Padre Davide da Bergamo, evocazione sonora dei moti risorgimentali, Terra di libertà di Marco Somadossi, ispirata alla poco nota storia della Repubblica Partigiana dell’Ossola e In attesa dell’alba di Fulvio Creux, una pagina costruita su lettere di condannati a morte della Resistenza nelle quali, come fu per Emile Chanoux, non troveremo mai parole di rancore e di odio, ma solo auspici che il loro sacrificio servisse a costruire un mondo migliore.
Sarà poi la volta di Rapsodia democratico italiana di Arturo Sacchetti, un affresco musicale dell’Italia post-bellica, che ci riporta alle situazioni immortalate dai film di Peppone e Don Camillo, e della fantasia musicale tratta dal film La vita è bella, capace di sottolineare il potere della musica nel raccontare la storia e sensibilizzare contro ogni forma di odio e sopraffazione. All’esecuzione di quest’ultimo brano parteciperà anche il coro di voci bianche della Scuola di Musica,
A concludere questo percorso tra vita e libertà, vi sarà l’esecuzione dell’Inno di Mameli, reinterpretato in chiave sinfonica per orchestra di fiati.
Il compito di guidare il pubblico in questo viaggio è affidato al prof. Michele D’Andrea, esperto di storia contemporanea e profondo conoscitore delle vicende legate alla Resistenza in Valle d’Aosta.