Le vie ferrate della Valle d'Aosta, attraverso scalette, gradini e ponti tibetani, consentono di prendere confidenza con il territorio e l'ambiente di montagna. I percorsi aerei e suggestivi ti condurranno alla scoperta dei fantastici panorami della Valle d’Aosta!
Naviga
Previsioni Meteo
Meteo
sabato 15 febbraio


domenica 16 febbraio


lunedì 17 febbraio


Prenota la tua Vacanza
Via ferrata dei Bambini
Vie ferrate - Gressoney-Saint-JeanDal parcheggio si attraversa la strada entrando nel centro del paese. Si attraversa il borgo sino all’area verde di sinistra. Al centro di essa vi è il lago Gover. Si rimane sulla sponda destra incontrando un cartello in prossimità di una strada privata che punta verso la morena che scende dallo sperone sovrastante. Si segue tale strada di fianco agli steccati dei cavalli raggiungendo una mulattiera che sale verso sinistra fiancheggiata da uno steccato in legno. La si segue fino ad incrociare una traccia che sale nel bosco, (cartello in legno indicante la ferrata). Il sentiero si inerpica ripido nella vegetazione (segnavia 4a rosso o giallo e bolli gialli) sino ad incontrare un altro sentiero (segnavia 15) presso un grosso masso. Si continua quindi verso destra in falso piano raggiungendo in breve la grande morena. Su sentiero, a sinistra, è presente un cartello indicante la ferrata Jòsé Angster. Si risalgono quindi a sinistra, a partire dal cartello, i massi granitici puntando ad un’evidente mini chalet. Sono presenti alcuni bolli gialli ma il percorso non è obbligato. Dalla costruzione si punta a destra per 7-8 m e si raggiunge un sentiero che si segue verso destra che incrocia l’attacco della ferrata Jòsé Angster. Si continua in sentiero verso destra e raggiunto il margine della parete nuovamente in diagonale verso sinistra rintracciando i primi cavi. Si prosegue a sinistra, su traccia ripida sino a raggiungere le balze granitiche dello sperone e si continua inseguendo i cavi d’acciaio che raggiungono la cengia di metà parete. Si procede su di essa ancora su traccia e poi direttamente su risalti granitici. Si doppia un primo spigolo (passo con maniglie e scalini abbastanza distanti) e poi un secondo un poco esposti. Si continua a salire sino a raggiungere l’ultimo spigolo dove si concentrano le difficoltà della salita. Aggirata la prominenza rocciosa si giunge in un ampio canalone. Si continua su ripido sentiero attrezzato sino a raggiungere una traccia orizzontale che si raccorda con il sentiero 4a inseguito in salita. Si può scendere a sinistra oppure raggiungere la vetta inseguendo la traccia sulla destra in una decina di minuti.
Via ferrata Jòsé Angster
Vie ferrate - Gressoney-Saint-JeanDal parcheggio si attraversa la strada entrando nel centro del paese. Si attraversa il borgo sino all’area verde di sinistra. Al centro di essa vi è il lago Gover. Si rimane sulla sponda destra incontrando un cartello in prossimità di una strada privata che punta verso la morena che scende dallo sperone sovrastante. Si segue tale strada di fianco agli steccati dei cavalli raggiungendo una mulattiera che sale verso sinistra fiancheggiata da uno steccato in legno. La si segue fino ad incrociare una traccia che sale nel bosco, (cartello in legno indicante la ferrata). Il sentiero si inerpica ripido nella vegetazione (segnavia 4a rosso o giallo e bolli gialli) sino ad incontrare un altro sentiero (segnavia 15) presso un grosso masso. Si continua quindi verso destra in falso piano raggiungendo in breve la grande morena. Su sentiero, a sinistra, è presente un cartello indicante la ferrata Jòsé Angster. Si risalgono quindi a sinistra, a partire dal cartello, i massi granitici puntando ad un’evidente mini chalet. Sono presenti alcuni bolli gialli ma il percorso non è obbligato. Dalla costruzione si punta a destra per 7-8 m e si raggiunge un sentiero che si segue verso destra che incrocia l’attacco della ferrata Jòsé Angster. Si risalgono una serie di placche granitiche abbattute chiodate con scalini e maniglie ad “U”. La distanza tra gli ancoraggi richiede ottima tecnica oppure resistenza. Dopo la prima sequenza s’intercetta la cengia di metà parete ed i cavi della ferrata dei Bambini che salgono verso SX. Si continua invece sempre in verticale entrando in un vago diedro in vista di alcuni tetti sulla SX e si vince l’uscita strapiombante con mini traverso a sinistra. Si raggiunge una piccola alcova con madonnina sotto ad un triangolo trasparente. Vi è una passerella sospesa nel vuoto per chi desiderasse fermarsi per qualche minuto. Si continua sullo sperone con qualche tratto di terreno e si giunge all’ultima placca che esce sulla vetta erbosa a pochi m dalla bandiera italiana. Dalla cima si prosegue oltrepassando la retrostante baita caratteristica incrociando una traccia che si porta nel bosco. Si supera in pochi passi l’uscita di un canale e si continua in discesa per evidenti tracce un poco sconnesse. Si procede inseguendo brevi tornanti sino ad incrociare una traccia a sinistra che prima in falso piano e poi in discesa intercetta dei cavi sotto allo sperone. Si tratta della ferrata dei Bambini. È possibile scendere con attenzione dalla stessa o continuare lungo il sentiero a destra. Entrambi portano alla base della parete.
Per percorrere la ferrata in maggior sicurezza è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.
Sentiero attrezzato Lago di Pietra Rossa
Vie ferrate - MorgexDal parcheggio si accede ad un’evidente sterrata presso la fontana. Si segue tale carrareccia verso sinistra, segnata talvolta da bolli gialli (segnavia 15). La strada risale il bel bosco dove sono presenti anche numerosi larici. Si giunge quindi ad un bivio e si prende a sinistra (segnavia giallo e cartello intarsiato in legno). Si procede sino ad incontrare un secondo bivio. La sterrata prosegue a mezza costa incontrando panche e poi una bella fonte e, dopo un’ultima rampetta verso sinistra, giunge al lago d’Arpy.
Si prosegue su sentiero sulla sponda destra (sinistra idrografica) incontrando in pochi passi un altro laghetto, una captazione naturale del primo. Si procede su bella traccia a sinistra sempre più ripida (tralasciando la lontana sterrata di destra) costeggiando una barra rocciosa a sinistra. Si raggiunge una radura detritica a sinistra del torrente d’Arpy e si prosegue in direzione di svariate cascate incontrando i segnavia su masso (15, 19). Si continua quindi in accennato canale scalinato che porta ad un primo ripiano. Lasciare sulla destra il sentiero escursionistico e si prosegue lungo la traccia che sale dritta verso la barriera rocciosa. Su terreno più ripido, in alcuni tratti attrezzato con vetusto materiale metallico si raggiunge il lago. La discesa avviene comodamente dalla via di salita oppure per il sentiero escursionistico.
Via ferrata Hans Marguettaz
Vie ferrate - MorgexDal cartello indicante “palestra di roccia Hans Marguettaz” si prende una sterrata che entra nel bosco. Si procede sulla strada che esegue due tornanti sino ad incontrare un bivio. Si prende a destra, in falso piano, raggiungendo un ponticello di legno. La carrareccia diventa un sentiero e continua contornando tutti i settori della falesia con tratti anche piuttosto ripidi. Dopo aver circumnavigato l’area in senso antiorario si raggiunge quindi un cartello che indica a sinistra la zona creata per rocciatori bambini ed a destra l’attacco della ferrata. Si procede quindi fino ad incontrare i primi cavi a ridosso delle balze di sinistra a quota 1300 m. Si effettua un traversino a sinistra e poi si sale su una scala rossa con protezione circolare per la schiena (in assenza di cavo). Si tralascia la seconda scala rossa di destra e si procede a sinistra. Si superano quindi alcune rampe granitiche ed un risalto di una diecina di metri. Si prosegue a destra con una cengia inclinata ascendente di una quarantina di metri. Si attacca quindi un diedro di circa 3 m con scalini e si traversa a sinistra su gradino metallico. (ATTENZIONE: non andare a destra sulle maniglie che sono fuorvianti e devono essere tralasciate). Si giunge quindi ad una radura con bella vista che apparentemente non conduce da nessuna parte. Per scendere è possibile effettuare il percorso al contrario (consigliato). È anche possibile percorrere la radura finale a sinistra. Con attenzione, è possibile traversare al di là della piccola placca. Si accede ad un bosco che va seguito in assenza di traccia verso destra in salita. Si potranno notare alcuni cavi che servono ad imbracare dei massi instabili. Si continua sino al termine della salita spuntando su alcune radure. Si costeggiano le stesse verso sinistra in vista di un’abitazione (frazione Kirriaz 1402 m). Si incontra quindi una sterrata che si segue in falso piano verso sinistra sino ad incontrare la SR39 che in 2 km in discesa riporta al parcheggio.
Per percorrere la ferrata in maggior sicurezza è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.
Sentiero “Panorama” Punta Vallettaz
Vie ferrate - PilaDal parcheggio alto si prende la carrareccia verso sinistra che porta agli impianti invernali. Si passa davanti alla scuola di sci sino allo “Chalet du Soleil” . Si continua a destra per pochi metri incontrando un sentiero che sale a sinistra presso un paletto con cartelli indicatori (Rifugio Arbolle). Si segue la traccia che interseca una poderale che sale a sinistra, verso le piste, che si tagliano ancora a sinistra, sino ad un’evidente casetta. Dalla costruzione parte un sentiero a sinistra che si segue nei boschi intersecando con attenzione la pista per Down Hill. Il sentiero si ricongiunge alla traccia che parte dal parcheggio basso. Si continua ancora verso sinistra in salita giungendo all’alpeggio di Chamolé. Si procede quindi verso destra secondo indicazioni, (segnavia 102) superando l’ultima rampa in mezzo al bosco che porta nei pressi del lago omonimo. Si continua secondo il sentiero in falso piano a destra che raggiunge gli impianti. Si prosegue a destra oltre il Cristo di Mario Stüffer (copia bronzea), su sterrata in discesa oltrepassando una fontana. Si continua sino a raggiungere un bivio sulla sinistra per il colle Tsa Sètse, (segnavia 22 su una pietra). Si prende la nuova diramazione a sinistra, in salita, si superano alcuni alpeggi e si continua rintracciando un sentiero che piega prima a sinistra poi a destra. Si attraversa un plateau erboso e poi su traccia sino al colle Tsa Sètse (2815 m) segnato da un cartello inchiodato su una pietra. Si prosegue verso sinistra (cartello indicatore “Punta Valletta”), superando una cresta erbosa tondeggiante. Si seguono alcuni paletti in legno che indicano la via evitando di stare troppo sulla sinistra. Guadagnata la vetta del primo gendarme erboso si giunge al tratto attrezzato. Si procede sulla sinistra con percorso agevolato da maniglia e cavo di sicurezza in discesa. Segue un tratto in falso piano e dei passaggi di I con un solo isolato passaggio di II, a sinistra di un gendarme, un poco più aereo. Si continua alternativamente o sul filo di cresta od in sentiero, su terreno più elementare. L’ultimo tratto è costituito da grossi blocchi morenici con un unico passaggio su gendarme più atletico sino ad arrivare alla croce di vetta. Per la discesa si prende il sentiero morenico che insegue il crinale sud verso la Cresta Nera (a sinistra in direzione di Aosta). Si supera un contrafforte e si arriva all’erboso pianoro presso la croce metallica. Si scende a sinistra nel canalone morenico incontrando alcune tracce che diventano presto un sentiero che riporta presso la croce di Mario Stüffer e gli impianti. Da questo punto si segue il sentiero dell’andata.
Via ferrata Casimiro
Vie ferrate - Rhêmes-Notre-DameSentiero di accesso (10/15 minuti a piedi): Partenza dalla frazione Chanavey. Prendere il sentiero per il Col Cussunaz. Dopo 300 metri, deviazione sulla sinistra e dopo 200 metri si raggiuge l'inizio della via ferrata.
Seguendo il sentiero di accesso si arriva a un primo muro verticale (80 m.) con qualche passaggio strapiombante. Dopo il primo sentiero si raggiunge una ferrata articolata e facile. A seguire un ponte tibetano, altri cinque minuti di sentiero e una via di fuga. Sul percorso si trova un secondo muro di altri 100 metri, facile con esposizione, e un’uscita in traverso con un piccolo tratto di ferrata a scendere. Infine una ferrata in piano panoramica e il sentiero finale in piano.
Sentiero attrezzato Grande Chenalette
Vie ferrate - Saint-Rhémy-En-BossesDai parcheggi al passo si sale sulla strada asfaltata a sinistra, prima di raggiungere il vero e proprio colle, sino a raggiungere il museo e lo storico allevamento dei cani. Una mulattiera si stacca verso sinistra, dalla struttura, e raggiunge in una cinquantina di metri il vetusto impianto della cabinovia. Una traccia prosegue sulla destra evidente, e segnata con strisce bianche. Si sale in un ambiente molto severo, superando alcuni prati sulla sinistra e poi aggirando delle guglie rocciose sulla destra. Si punta quindi a raggiungere l’aerea stazione di arrivo dell’Ospizio a 2770 m.
Si continua quindi verso destra, in salita, (scritta Ferret rossa) su sentiero e sfasciumi sempre su traccia segnata dalle strisce a cui si accompagnano tre triangoli di pericolo… Giunti al terzo s’incontra anche una scala metallica che vince un risalto e conduce ad un cavo. Una seconda scala porta a roccette inclinate che permettono l’uscita sul crinale. Procedendo verso sinistra per qualche metro si raggiunge la vetta della Grande Chenalette contraddistinta da un palo metallico. Ad inizio stagione la zona di sfasciumi risulta un grande nevaio su cui fare molta attenzione. La difficoltà della via si alza almeno al PD. La discesa si effettua lungo l’itinerario di salita.
Via ferrata "Bethaz Bovard"
Vie ferrate - ValgrisencheDai parcheggi si continua su asfalto sino al magazzino delle fontine e lo si oltrepassa per una decina di metri verso sinistra incontrando primi scalini. Si sale un muro in verticale, ci si sposta a destra e si continua per una serie di balze, alcune di esse abbastanza aeree ma quasi sempre appoggiate. Vi è solo un tratto di circa 2 m che richiede un po’ di resistenza in strapiombo. Si raggiunge a quota 1930 m il sentiero 17 che scende a destra verso Valgrisenche (1° via di fuga). Tale deviazione arriva proprio dietro il magazzino delle fontine. Si procede invece su sentiero in salita a sinistra incontrando il secondo settore della ferrata a quota 1950 m. Anche in questo tratto vi sono passaggi in parte esposti che rimontano le belle placche attrezzate con moltissimi scalini. A quota 2180 m si incontra nuovamente una via di fuga. Si tratta del sentiero alle Grandes Laures (grande ripiano panoramico). È possibile prendere la ripida traccia che congiunge al sentiero 17 che riporta a Valgrisenche. Si continua invece a DX su sentiero con tratti in leggera discesa, sino ad attaccare nuovamente le placche che affrontano il terzo settore della ferrata caratterizzato da tratti esposti e di difficoltà simile a quelli del primo. A quota 2350 s’incontra una nuova via di fuga, il raccordo con il sentiero 18 che porta a La Bethaz. Si continua invece dapprima in parete e poi su splendida cresta per arrivare all’anticima della Becca. Si prosegue poi a piedi ed in poco si raggiunge un ripetitore, la vera vetta. Per ritornare si continua in salita sino ad un colletto dal quale si scende agevolati da alcuni cavi incontrando il sentiero 18 che verso DX porta in 2h al villaggio di La Bethaz. Ritornando sulla strada statale verso destra, verso la diga, per 2,5 km si raggiunge lo spiazzo del magazzino delle fontine.
Per percorrere la ferrata in maggior sicurezza è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.
Via ferrata Gorbeillon
Vie ferrate - ValtournencheDal posteggio si attraversa la strada e si prende il sentiero per la ferrata ed il rif.Barmasse (cartelli indicatori). Si sale su sentiero incontrando dopo una quindicina di minuti un bivio presso una pietraia. Si prende una diramazione ripida (cartello indicatore “via ferrata”) che porta in breve all’attacco, a sinistra. (A destra è visibile il facile percorso attrezzato di discesa). Si traversa verso sinistra sino a raggiungere la bella parete dello sperone che si risale sino ad una serie di divertenti placche appoggiate, molto ben scalinate. Brevi muretti più duri si susseguono portando ad un diedro e successivamente ad un traverso verso destra che conduce ad un ponte tibetano, corto ma aereo.
Il passaggio di entrata nel ponte, di circa 2 m, è molto intenso. Per vincerlo serve semplicemente una buona tecnica di scalata oppure forza nelle braccia. Dopo il ponte si continua su una paretina che si risale agevolmente fino alla vetta dello sperone.
Si prosegue su sentiero incontrando qualche breve passaggio divertente nel bosco che conduce al bivio di discesa. Si prosegue quindi a destra per un sentiero a tornanti, quasi sempre attrezzato con cavi, molto utili in caso di pioggia. Vi è un ulteriore bivio in discesa. Il sentiero ferrato continua a destra mentre una variante più semplice a sinistra. Le due tracce si riuniscono e portano entrambe alla pietraia e di lì al sentiero già percorso all’andata.